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Foto Bosia:
2012, 2009, 2008

Bosia è situato nel Piemonte in Provincia di Cuneo. L'ultimo sabato di luglio si festeggia il Patrono, San Nazario.

Confina con i comuni di: Cortemilia, Castino, Torre Bormida, Lequio Berria e Borgomale.

Impianti Sportivi

  • Campo Di Bocce, Via Baraida, 1

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1834) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Bosia ( Boxa ), com. nel mand., di Cortemiglia, prov. e dioc. d'Alba, div. di Cuneo. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett. ipot. d'Alba, insin. e posta di Cortemiglia.

Fu detto Bozeda nei tempi di mezzo. Del suo castello posto sulla stessa collina, ove torreggiava quel di Castino, fu confermato il possedimento con le altre terre dell'albese contado ad Olderico, marchese di Susa, da Ottone III nel 1OO1. Dopo la morte di Adelaide figliuola di lui, Bosia venne occupato da Bonifacio marchese di Savona e del Vasto, a danno della Casa di Savoja, per essersi egli unito in matrimonio con Alice, od Adelasia, seconda figlia di Pietro, di questa casa. Passò da Bonifacio a Guglielmo I marchese di Ceva e Cortemiglia. Lo sommisero quei marchesi al comune d'Asti nel 1209, e ad Amedeo di Savoja nel 1313.

Vi ebbero signoria i Falletti di Canalunga, i Verri d'Alba, i Falletti, duchi di Saviano, e prima di costoro i Robbi, che nel 1714 avevano alienata ai Verri la loro parte.

Questo comune è distante miglia 8 dal capo di provincia. Il Belbo, che vi si tragitta su acconci pedali, ne interseca il territorio.

Da esso partono quattro strade, che tutte si dirigono verso ponente: una, della lunghezza di miglia due, conduce per sito montuoso al capo di mandamento; un'altra, di pari lunghezza, scorge a Castino; una terza mette a Cravanzana, luogo pure discosto miglia due; una quarta guida al ponte di Belbo, distante un quarto di miglio, dove incontrasi la via provinciale.

I prodotti sono grano in copia, meliga, ogni sorta di marzuoli, castagne ed uve, che danno vini di mediocre qualità.

Oltre la parrocchiale, sotto l'invocazione di s. Nazario, evvi un pubblico oratorio dedicato a s. Maurizio. Il cimitero sta tuttora nel centro dell'abitato.

Gli abitanti sono di robusta complessione, e molto addetti all'agricoltura. Popolazione 400.