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Foto Castelseprio:
2012, 2009, 2008

Castelseprio è situato nella Lombardia nella Provincia di Varese. Il 15 settembre si festeggia il Patrono, Santa Maria Addolorata. Tra gli edifici religiosi: Basilica di San Paolo (XI secolo); Basilica di San Giovanni Battista (V secolo); Chiesa parrocchiale dei SS. Nazaro e Celso.

Confina con i comuni di: Lonate Ceppino, Gornate Olona, Carnago e Cairate.

I monumenti longobardi sono Patrimonio dell'Umanità iscritto nella prestigiosa lista dei Siti UNESCO.

Indice

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale don Lorenzo Milani, Via N. Sauro

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Asilo Infantile di Castelseprio, Via Castelvecchio 7
  • La Finestra Libera Associazione Didattico Culturale, Via Milano 10

Bibliografia

  • Castelseprio: guida storico-artistica, G.P. Bognetti (1967)

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

CASTELSEPRIO, luogo di Lombardia, del quale in oggi non veggonsi che alcune rovine. Questa forte città, della quale parla Polibio, celebre per antichissima tradizione, che quivi avessero collocata la prima loro sede gli Insubri, poiché vuolsi che altre volte chiamata fosse Insubrium, indi Subrium! e poscia Seprium, fu sempre nei tempi di mezzo il centro dei partiti che desolarono Milano. Faceva quindi troppo timore a chi voleva dominare in quella libera città. L' arciv. Ottone Visconti, vincitore nel 1277 alla battaglia di Desio, e fatto avendo prigione Napoleone della Torre, che in una gabbia di travi confinò nel castello Baradello, potè nel 1284 impadronirsi a tradimento, e distruggere Castelseprio, facendovi pur anche spianare le case, costringendo gli abitanti ad altrove trasferirsi, ed obbligando poscia i futuri magistrati di Milano, prima d'entrare in carica, a giurare di non mai permetterne la riedificazione. Il vicario giusdicente nel contado del Seprio, residente in Gallarate, prestava sempre tale giuramento, siccome specialmente incaricato dell'osservanza del decreto. Soltanto nel 1786, regnando l'imperadore Giuseppe II, tolto venne quel vieto e tirannico obbligo, promulgato da un vescovo e principe, il quale, che che ne dicasi, sino agli 88 anni di sua vita, sempre mostrassi un uomo, che nulla avea di grande, nulla di generoso, e che forse nessun altro talento avea per diventar principe nella sua patria, che la smania di comandare. Difficile sarebbe poi lo stabilire l'epoca dell'origine di questa città,la quale al principio del VII secolo reggevasi col governo dei proprii conti, ed ebbe non poche querele nell'XI e XII con i Milanesi. In oggi altro non presenta, che un bosco con diroccati edificii, fra i quali scorgonsi tuttora molti vetusti monumenti, e che, secondo narra Bonaventura Castiglione a' suoi tempi presentavano le rovine di un estesissimo abitato. Questo luogo poi era forte per natura ed arte, siccome posto in silo eminente, sopra un colle che fiancheggia la destra valle dell'Olona; avea ai lati boreale ed australe due profondi burroni, e soltanto univasi alle vicine campagne dalla parte di ponente, e quivi a difesa sorgeva la forte rocca con triplicate mura, delle quali, scavando poca terra, se ne conoscono i ruderi. Il masso di quel colle è tutto di breccia o ghiaia indurita; esternamente però presenta strati di granito e di scisto. Castelseprio fruiva poi di amena ed estesa vista, sopra la valle dell'Olona, e sino ai colli di Tradate e del superiore Venegonno, dai quali sta circa 4 miglia verso maestro, e 6 a greco da Gallarate.