GUIDA Gottasecca
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Foto Gottasecca: 2012, 2009, 2008 |
Gottasecca è situato in Piemonte, ai confini con la Liguria, in Provincia di Cuneo. Il 16 agosto si festeggia il Patrono, San Rocco. Tra gli edifici religiosi: Santuario dell'Assunta (in località Bric della Croce).
Confina con i comuni di: Castelletto Uzzone, Camerana, Prunetto, Saliceto, Monesiglio, Dego e Cairo Montenotte.
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Manifestazioni
- Antica Fiera di San Pietro in Vincoli, si tiene nella prima domenica di agosto
Dove Mangiare
- Ristorante Goccia, Via Trento Trieste, 5
Impianti Sportivi
- Campi Comunali, Località Olmi
- Sferisterio Comunale, Località Costa
Bibliografia
- Il distaccamento partigiano della Stella Rossa a Santa Giulia e a Gottasecca, Guido Malandra; Associazione nazionale partigiani d'Italia (2006)
Memorie Storiche
Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1841) Goffredo Casalis così descrive il comune:
Gottasecca (Gautasicca o Guttasicca), com. nel mand. di Monesiglio, prov. di Mondovì, dioc. d'Alba, div. di Cuneo. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett, ipot. di Mondovì, insin. di Ceva, posta di Monesiglio. Sta sopra una collina tra il fiume Bormida, e il torrente Uzzone, a greco d'Alba. E' discosto tre miglia dal capoluogo di mandamento, e sedici da quello di provincia. Lo compongono diverse borgate, che sono: la Costa capoluogo, la Villa, il Piano, la Ponta, la Cosana, e la Valle.
Quattro ne sono le vie comunali: tutte si dipartono dal capoluogo: la prima che chiamasi di Galletto, scorge a Camerano, ed indi a Monesiglio; la seconda è denominata della Pieve, e tende a Saliceto; la terza dicesi della Villa, scorge alla borgata della Valle, ed indi comunica verso levante col comune di Scaletta, e verso mezzodì accenna a Brovida, ed al Covetto per al Cairo; l'ultima chiamata della Colma dirigesi al luogo di Prunetto. Cotali vie sono disastrose anzi che no: la loro lunghezza è di un miglio circa.
Due sono i monti che si innalzano in questo territorio, cioè, quello della Colma e l'altro dell'Orso; il primo sta in faccia al capoluogo di Prunetto; il secondo confina con Saliceto: sono entrambi in parte coltivati a campi, e in parte imboschiti: il pino vi è l'albero d'alto fusto, che meglio vi alligna. La sola corrente d'acqua che passa per questo territorio si è quella dell'Urzone: contiene pochi pesci d'inferior qualità: si valica per mezzo di pedali.
ll suolo di Gottasecca è naturalmente poco fecondo; ciò non di meno per la solerzia dei villici produce in discreta quantità frumento, uve e castagne. Il soprappiù delle derrate si smercia nel comune di Cairo; se non che il vino che riesce assai generoso vendesi nei paesi della Valle del Tanaro e in Mondovì.
Vi hanno due chiese parrocchiali: una nel capoluogo, di moderna costruzione d'ordine toscano, con le cappelle d'ordine composito, e sotto il titolo di s. Pietro in Vincoli; l'altra, più antica, d'ordine jonico è dedicata a nostra Donna Assunta, e chiamasi la Madonna della Pieve. Il cimitero si trova sopra un'altura nella prescritta distanza dall'abitato. L'antico castello di questa terra è rovinato.
Gli abitanti sono robusti, e d'indole molto risoluta.
Cenni storici. Gottasecca prima del secolo X era detto Lavaniola. In un diploma del 967 si legge poi Lavagniola quae dicitur Gottasicca. In un altro diploma di Arrigo il Santo, del 1014, è denominato per errore dei copisti Guasasicca. Nella divisione degli Stati di Bonifacio del Vasto (1142) questo luogo venne compreso nel marchesato di Cravesana, e toccò ad Ugone terzogenito dell'anzidetto Bonifacio marchese, del Vasto e di Savona. Allorchè nel 1268 i tre figliuoli di Jacopo Del Carretto si divisero la paterna eredità, Corrado che era il primogenito ebbe con altri possedimenti anche quello di Gottasecca.
Nell'anno 1431 Francesco Sforza trovandosi alla testa delle truppe di Filippo duca di Milano, si condusse in Monferrato contro il marchese Gian Giacomo, e gli occupò questo paese insieme con molti altri all'intorno. In virtù della pace di Cherasco del 1631, Gottasecca unitamente a parecchi altri villaggi fu ceduto all'augusta Casa di Savoja in soddisfazione di debiti che verso la medesima erano stati contratti.
Nativo di questo paese è il teologo Filippo Ravina, cavaliere dell'ordine de' ss. Maurizio e Lazzaro, canonico tesoriere della metropolitana e vicario generale della diocesi di Torino. Popolazione 620.