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Foto Lodi Vecchio:
2012, 2009, 2008

Lodi Vecchio è situato in Lombardia in Provincia di Lodi. Il 19 gennaio si festeggia il Patrono, San Bassiano. Tra gli edifici religiosi: Basilica di San Bassiano.

Confina con i comuni di: San Zenone al Lambro, Lodi, Cornegliano Laudense, Tavazzano con Villavesco, Pieve Fissiraga, Salerano sul Lambro e Borgo San Giovanni.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante Laus, Viale Europa, 36

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Libertà, 74

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Oratorio San Luigi, Piazza V. Emanuele, 19

Memorie Storiche

La Guida Storico-Statistica Monumentale dell'Italia e delle Isole (1857) riporta:

Il viaggiatore non trascuri di portarsi a quattro miglia da questa città [ndr: Lodi], vale a dire a Lodi Vecchio, ora umile borgo, già città dei Galli Senoni, e conquistata dai Romani, che la chiamarono Laus Pompeja, distrutta dai Milanesi nell'anno 1111. Ancor vi si veggono buoni resti di antichità romane, e giornalmente nel suo territorio trovansi medaglie, iscrizioni, marmi, ec. Ma quello che rende celebre questo borgo si è la maestosa chiesa di S. Bassano, di mirabile architettura del rinascimento, e nell'interno coperta di stupendi a freschi.

Mentre nella Corografia dell'Italia (1833) così viene descritto:

LODI-VECCHIO, borgo di Lombardia, già antica città, poiché, portante l'illustre nome di Laus Pompeja, credesi edificata da Pompeo Strabone, padre del gran Pompeo. Nei tempi di mezzo fu una delle prime in Lombardia a governarsi a comune, e sempre seguì il partito ghibellino, per cui ebbe lunghe gare con Milano. Nell'anno 1112 fu presa, saccheggiata e poscia demolita dai Milanesi, i quali imposero durissime leggi a quel popolo sventuratamente troppo vicino a si possente città.

Il principio delle inimicizie tra Lodi e Milano fu una gara religiosa fra i Lodigiani ed il vescovo metropolita Milanese, Ariberto degli Intimiani, che nel 1025 voleva collocare nella chiesa di Lodi un vescovo da lui scelto, intendendo con ciò privare quel clero dell'antico privilegio di elezione. Le guerre successive furono diverse, gli assalti non pochi, ma la più terribile lotta fu quella qui sopra indicata nel 1112, nella quale occasione Lodi fu interamente distrutta, ed inabitata rimase per 46 anni.

L'imperadore Federico di Svevia avendo soggiogati i Milanesi, stabilì di raccogliere i dispersi Lodigiani, e di riedificare la loro città, ma con savio consiglio volle darle migliore situazione collocandola in riva all'Adda sopra un rialto, considerato come luogo più confacente a diventare una cospicua città, meglio che non lo fosse Milano. Col sorgere della nuova città, la vecchia divenne un trascurato borgo, per cui in oggi vi si contano tutt'al più 1,400 abitanti, compresi quelli di Gallinazzo e di Gualdana. Il Solaro o Silaro gli scorre ad ostro; è un canale artefatto, le di cui acque sono tolte dal Lambro, e mirabilmente servono a fertilizzare le sue campagne. Sta 5 miglia a libeccio dal nuovo Lodi e 7 a borea da Santangelo.