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Foto Quiliano:
2012, 2009, 2008

Quiliano è situato in Liguria in Provincia di Savona. Il 2 agosto si festeggia il Patrono, Madonna degli Angeli. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo.

Confina con i comuni di: Mallare, Orco Feglino, Savona, Vado Ligure, Vezzi Portio e Altare.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante Da Tina Bar, Via Caduti Partigiani, 3
  • Ristorante La Churrascaria, Via Burrè, 27 (Cadibona)
  • Ristorante Pizzeria Lo Sciabecco, Via Don Peluffo, 14

Edifici Religiosi

  • Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo

Biblioteche

  • Biblioteca Civica Andrea Aonzo, Via Brandini, 14

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • All About Apple, Via Valletta Di Vadone, snc
  • Asilo Infantile Carlotta Garroni, Via San Pietro, 31 (Frazione Valleggia)
  • Asilo Infantile G.B. Vadone, Via Asilo, 1
  • Associazione Musicale Giacchino Rossini, Via Briano, 3 2
  • Associazione Volontari di Protezione Civile, Via Don Peluffo, 1
  • S.M.S. Aurora, Piazza Della Chiesa, 6r

Bibliografia

  • La Castellania savonese di Quiliano, F. Noberasco (1920)

Memorie Storiche

In Corografia fisica, storica e statistica (1836) così viene descritto il comune:

Quiliano o Quigliano, già capo-luogo di Cantone sotto il regime francese, ha ora il solo Ufizio municipale del comune che da esso prende nome. È costruito al confluente dei torrentelli che formano poi quello di Zinola. Meschini assai sono gli edifizj di questa borgata, e le sue vie incomodissime e anguste. Oltre la Chiesa parrocchiale, insignita del titolo di prepositura, è in Quiliano un Convento di Cappuccini, ripristinato dopo il 1815. Verso il X secolo incominciasi a trovarne notizia, come di un Castello dipendente dai Signori del Carretto; il suo territorio fu poi riunito a quel di Savona e ne seguì la sorte.

I suoi alpestri dintorni furon teatro sul cominciare di questo secolo a due sanguinose pugne: nella prima un piccolo corpo di truppe francesi, comandato dal generale La-Harpe, diè lo scacco ad una intiera divisione d Austriaci; nella seconda, che ebbe luogo a Cadibona, oppressi i francesi da contraria fortuna furon costretti a rifugiarsi nel Forte di Savona.

Mentre nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1847) Goffredo Casalis così riporta:

Quigliano (Quilianum), com. nel mand. prov. e dioc. di Savona, div. di Genova. Dipende dal senato di Genova, intend. prefett. ipot. insin, e posta di Savona. Giace al confluente dei due torrenti Roverossa e Cadibona. Il comune è composto di cinque parrocchie, cioè di quelle del borgo principale, di Vallegia, di Cadibona, di Montagna, e di Roverossa. La prima sotto il governo francese aveva una rendita fissa di lire 800; la seconda di lire 700; la terza di lire 500; la quarta di lire 600; l'ultima di sole lire 400.

Il borgo di Quigliano è mal fabbricato; le contrade ne sono anguste ed incomode; lo circondano colline piantate di olivi.

La più gran porzione del suo territorio è montuosa. I terreni più fertili giacciono in una ridente pianura, la quale per altro è soggetta ai guasti sovente cagionati dalle inondazioni dei torrenti. I principali prodotti sono i cereali, le civaje, le uve, le castagne, l'olio, e la legna, che in questo paese formano ad un tempo un oggetto d'industria e di commercio. La quantità d'acqua che irriga il territorio persuase agli abitanti di stabilirvi diciassette molini, una cartiera, un martinetto, e infine alcune biancherie di tele a vele che si fabbricano nei dintorni. Il modo con cui i terrazzani godevano dei loro boschi procurava ad essi un facile guadagno: ciascuno abitante aveva il diritto di farvi de' tagli a suo profitto senza alcuna regola; ma questo abuso fu tolto. Eravi già una miniera di piombo misto ad una leggiera quantità d'argento: ciò apparisce da atti pubblici del 1449, e del 1456.

Il clima vi è molto variabile; la parte piana è generalmente temperata; il gelo non vi si fa quasi mai sentire, perchè le montagne ond'è circondato, lo riparano dai venti boreali. Le pioggie vi sono abbondanti in primavera ed in autunno; e fanno sì che i torrenti staripano. I venti che per l'ordinario vi soffiano, son quelli di levante e di ostro, i quali occasionano varie malattie, e massime le febbri intermittenti nella primavera e nell'inverno.

Il comune fa 570 fuochi, e novera più di 2600 anime.

Sotto il governo francese, il borgo di Quigliano era capo di un cantone, appoggiantesi alla cresta degli appennini, da Montealto sino al di là del collo di Altare: racchiudeva le terre bagnate dai torrentelli di Zinola, e di Vado, e costeggiava il mare nella parte più riparata della rada.

Cenni storici. Anticamente questo borgo formava una delle castellanie della nobile famiglia del Carretto. L'imperatore Federico con diploma del 1162 lo confermava al marchese di Savona Enrico il Guercio. Addì 26 maggio 1227 Raimondo, Sismondo, Manfredo, ed Anselmo signori di Quigliano giurarono la fedeltà alla repubblica di Genova, e promisero di tenere il loro castello alla devozione di lei. Fece poi parte del territorio di Savona.

Un Anselmo de Quiliano nel 1277 era podestà di Alba, ed il 9 marzo di quell'anno, a nome di questo comune, conchiudeva la pace con Asti, Cherasco, Chieri, e con varii potenti signori: erano testimonii a quest'atto insieme con parecchi altri un Guglielmo ed un Gioanni di Quigliano.

Mentre questo borgo facea parte del territorio di Savona veniva eretto in comune separato; ma fu poi diviso in due parti, di cui una spettante a Savona, e l'altra sotto lo speciale potere di Genova. Un terzo della popolazione veniva governato secondo gli statuti di Genova; e gli altri due terzi secondo quelli della città di Savona. All'epoca della rivoluzione ligure, quelle due porzioni di comune furono riunite, ma il quartiere di Vado venne eretto in comune separato.

Quigliano fu il teatro di due combattimenti durante l'ultima guerra. Nel primo, che si ingaggiò presso di Viola 1200 francesi, sotto il comando del generale La Harpe, resistettero, per lo spazio di quattro giorni, a numerose truppe austriache. La seconda zuffa si appiccò nel 1800 a Cadibona; i francesi vi furono sconfitti, e dovettero ritirarsi nel forte di Savona. Vi si vedono ancora gli avanzi delle ridotte che si costrussero a quell'epoca dai due eserciti nemici.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritta la frazione del comune:

CADIBONA, picciol vill. degli Stati del re di Sardegna, div. di Genova, prov. di Savona, presso il passaggio, che da quest'ultima città conduce alle rive del Bormida e nell'Alessandrino. Nella vicina miniera di carbon fossile, in mezzo alla lignite, trovaronsi varii fossili di ossa d'animali ferini, fra i quali molti denti del gran mastodonte, per cui, secondo il sentimento dell'illustre Cuviero, resta stabilito che questo animale, del quale finora non eransi trovate vestigia che nell'America settentrionale, abbia vissuto nell'alta Italia, unitamente alla specie del mastodonte a denti stretti. Di questo animale ne tiene lungo discorso il vol. XXVIII degli Atti dell'Accademia di Torino.