GUIDA  San Carlo Canavese

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Foto San Carlo Canavese:
2012, 2009, 2008

San Carlo Canavese è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. La quarta domenica di agosto si festeggia il Patrono, Madonna d'Oropa. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale dell'Immacolata Concezione; Chiesa di Santa Maria di Spineraro; Chiesa di Sant'Ignazio (in località Sedime).

Confina con i comuni di: Vauda Canavese, Ciriè, Nole, San Francesco al Campo, San Maurizio Canavese e Rocca Canavese.

Storia

Queste zone sono antropizzate dall'età italica: sono stati trovati svariati reperti risalenti al V secolo a.C., opera dei Salassi, e diverse sono le tracce romane, soprattutto del II secolo d.C.

Il Comune è noto con l'odierno nome a partire dall'Ottocento, probabilmente per una devozione popolare verso San Carlo Borromeo. Il nome, prima del cambio, era Vauda di Ciriè.

San Carlo, insieme agli altri borghi di questo altopiano noto col nome di Grande Vauda, risalgono all'apice del processo insediativo altomedievale che in Piemonte si è registrato fra X e XI secolo. All'epoca la Vauda era possedimento arduinico e anche a seguito della sconfitta del primo re d'Italia continuerà a far parte della contea di Torino. Le tracce più importanti di questo periodo sono il castello di La Piè di Liramo del 1020 circa e la chiesa di Spinerano del 1118.

Nel 1229 i Marchesi del Monferrato occuparono la Grande Vauda. Ma il loro interregno dura poco. Nel 1296 Margherita, figlia di Amedeo V di Savoia , sposa Giovanni I del Monferrato e ottiene diritti perpetui per i Savoia su queste castellanie, regnando essa stessa sulla Grande Vauda a seguito della morte del marchese.

Vauda di Ciriè, all'epoca, era un semplice insieme di insediamenti sorto attorno a parrocchie o fortificazioni site nei boschi di proprietà di Ciriè che era il centro più importante. Già il nome Vauda, infatti, è probabilmente legato al celtico wald che significa foresta. Sembra che questi boschi, o meglio la parte priva di nuclei abitativi, fossero stati acquistati da Ciriè da un tal Lodovico Maineri, nel 1417.

La Grande Vauda subisce le incursioni francesi in occasione della guerra fra Francia e Spagna, nel 1536. Alla morte del duca di Milano Francesco II Sforza, infatti, Francesco I rivendica l'eredità del ducato di Milano e nel suo tentativo espansionistico invade anche il ducato di Savoia e la Vauda che subisce diverse devastazioni.

Nel 1576, i Savoia eleggono a Marchesato Ciriè e cedono tutta la castellania in permuta con alcuni feudi del Principato di Oneglia infeudando i D'Oria di Oneglia.

Dopo annose liti fra gli abitanti di Ciriè e della Valda, questi ultimi riscattarono al prezzo di seimila lire la piena proprietà delle terre e si costituirono comune autonomo, il 31 luglio del 1694.

Complessi Bandistici

  • I Filarmonici di San Carlo, Via delle Scuole, 27