GUIDA  Ottaviano/Storia

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La storia di Ottaviano è strettamente connessa al Vesuvio e alla sua forza distruttrice. Infatti, l'eruzione del 79 d.C., oltre a sotterrare le città di Pompei, Ercolano e Castellammare di Stabia, sommerse di lapilli e cenere anche Ottaviano.

La città non fu risparmiata dalle invasioni dei barbari, che la devastarono nel 410 dopo aver conquistato Nola. Tuttavia è solo in un documento del 970 che si parla di un vero e proprio nucleo abitativo.

In un documento del 979 c'è un accenno a Octaianum, riferito a un feudo. Diversi furono i feudatari della città, tra cui Tommaso de Aquino, nonno del noto filosofo. Tuttavia questi perse il suo feudo in seguito alla lotta tra guelfi e ghibellini e gli subentrarono Guglielmo de Capua, Pietro Orilia, Giacomo Aloja e Nicola Orsini.

Nel 1304 Carlo II d'Angiò punì, con una strage, gli abitanti della città che avevano ucciso un soldato e colpito un magistrato.

Nel 1331 la città fu chiamata in causa, per volere di Roberto d'Angiò, a sedare una rivolta scoppiata a Nola.

Dopo il Quattrocento il comune passò nelle mani di Fabrizio Maramaldo che, dopo il sacco di Roma, ebbe in dono da Carlo V una somma di denaro che utilizzò per l'acquisto delle terre dell'allora Ottajano.

Tuttavia le spese erano troppe e fu costretto a vendere il feudo alla famiglia dei Molfetta che, a loro volta, nel 1567, lo vendettero a Bernardetto dei Medici di Toscana. Iniziò, da qui, la signoria della famiglia dei Medici.

Molti eventi tragici si susseguirono nella città: una nuova eruzione del Vesuvio, la rivolta di Masaniello e la peste nel 1656.

Nel 1690 la signoria passò a Giuseppe Maria dei Medici che divenne Principe e annesse Ottaviano alla città di Sarno.

Con il decennio francese i territori della famiglia furono smembrati e Sarno divenne comune autonomo, mentre Ottaviano entrò a far parte della provincia di Napoli. Tuttavia era sempre di dominio dei Medici.

Tra il 1830 e il 1837 la città fu teatro di svariati avvenimenti: i moti carbonari, una nuova eruzione del Vesuvio e il colera. Con la spedizione dei Mille i Medici persero la loro autorità sul comune continuando, però, a riscuotere i tributi.

Solo il 2 giugno 1861 Ottaviano proclamò il nuovo regno e fu eletto sindaco Raffaele Mazza. Iniziò, però, a diffondersi il brigantaggio dovuto ad una banda, capeggiata da Vincenzo Barone, che fu sgominata nel 1863. A questa successe la banda di Antonio Cozzolino, meglio conosciuto come Pilone.

La dinastia dei Medici si concluse definitivamente nel 1894 con Giuseppe figlio di Michele, amante della pittura.

In seguito la città divenne luogo di villeggiatura e tra le figure che vi pernottarono ricordiamo Gabriele D'Annunzio.

Nel 1906 la cittadina subì un'ulteriore distruzione a causa del Vesuvio, ma subito gli abitanti si attivarono per ricostruirla.