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Foto Trento:
2012, 2009, 2008
Trento innevata
Piazza Duomo
Piazza Duomo
Mura del castello

Trento è situato in Trentino-Alto Adige di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 26 giugno si festeggia il Patrono, San Vigilio di Trento.

Confina con i comuni di: Cavedine, Madruzzo, Lavis, Pergine Valsugana, Vallelaghi, Villa Lagarina, Altopiano della Vigolana, Albiano, Aldeno, Besenello, Garniga Terme, Giovo, Cimone e Civezzano.

Indice

Ritratto della Città

Il Palazzo Pretorio

Distesa sulla riva sinistra dell’Adige all’ombra del Monte Bondone (ambita meta per gli amanti dello sci) e della Paganella, Trento realizza una felice sintesi tra i caratteri della civiltà mitteleuropea e gli aspetti identitari dell'italianità. Un dato che deriva soprattutto dalla complessità della sua storia, intrecciata con quella di realtà lontane per mezzo di eventi di portata universale, prima ancora che dalla collocazione strategica, che ne fa un crocevia fondamentale nei collegamenti tra Italia ed Europa Centrale.

Uno è l'evento storico per la comunità locale: il Concilio ecumenico del 1542 (convocato da Paolo II per ricompattare il mondo cattolico e riformare la vita clericale), che oltre a proiettare la città sulla ribalta internazionale, ne ha segnato profondamente lo sviluppo politico e demografico e i mutamenti urbani. Intorno ai luoghi simbolo del sinodo si è definito quello che è l’assetto moderno(il boom edilizio è avvenuto a metà dell’800) del capoluogo altoatesino. Edifici monumentali come: il Duomo di San Vigilio,
Il Duomo di San Vigilio, con la fontana di Nettuno davanti
di gusto romanico, che insieme all’omonima piazza è stato il perno attorno al quale ha preso forma la Trento medievale; il Palazzo Pretorio (antica residenza delle più alte cariche cittadine) trasformato in Museo Diocesano Tridentino (dov’è custodito tra gli altri il Tesoro della Cattedrale); il cinquecentesco Palazzo delle Albere oggi sede del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e di Rovereto (tra le più importanti istituzioni culturali della Regione); il maestoso Castello del Buon Consiglio formato da una serie di edifici realizzati in epoche diverse.

Quella che prevale è l’impronta rinascimentale, splendidamente rappresentata nelle nuance bianco-rosa del Centro Storico, le cui costruzioni più significative si trovano lungo le due arterie principali: via Belenzani, la più importante ed elegante della città, dove affacciano tra gli altri i rinascimentali Palazzo Geremia e Palazzo Thun (rivisitato in chiave neoclassica, sede del Municipio) insieme con l’Università degli Studi di Trento e la Galleria Civica d’Arte Contemporanea; via Manci impreziosita da edifici come Palazzo Trentini (tra le massime espressioni del 700) e il cinquecentesco Palazzo Saracini (sede del Museo della Società degli Alpinisti Trentini). Nei meandri di questo corpo rinascimentale pulsa una civiltà sepolta di romana memoria: è lo Spazio Archeologico del Sass, dove attraverso una lunga opera di scavo sotto l’area del centro storico (conclusasi verso la fine del secolo scorso) si è riportata alla luce un’ampia sezione di quello splendido municipio (così la definì l’imperatore Claudio) che fu Tridentum.

Fuori del perimetro di quest’area si respira un clima di modernità. A incarnare il ruolo della city è Piazza Dante, dove tra una fitta vegetazione svettano il Palazzo della Regione, il neorinascimentale Palazzo della Provincia e la Stazione Ferroviaria. Centro di cultura e luogo simbolo di una comunità votata al futuro e alla ricerca scientifica è l’avveniristico Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica, rinomato a livello internazionale. Un aspetto cui fa da contraltare il forte radicamento negli abitanti dei costumi tradizionali, che si esprime soprattutto durante le Feste Vigiliane (parata rinascimentale, organizzata nel mese di giugno, i cui momenti clou sono il Palio dell’Oca e la Mascherada dei Ciusi e dei Gob) e le numerose fiere dal sapore medievale. C’è infine un posto fuori dalla città dove modernità e tradizione si fondono in una romantica atmosfera patriottica: il Doss Trento, un piccolo “parnaso” di roccia (un tempo usato come riparo contro le invasioni barbariche), dove un tempietto bianco santifica il proverbiale irredentismo del patriota Cesare Battisti, venerato dai suoi concittadini personificazione di un’italianità conquistata e difesa con i denti.

Da Vedere

Piazza Duomo
Piazza Duomo
Duomo
  • Duomo, dedicato a San Vigilio
  • Piazza Duomo
  • Santuario Santa Maria Maggiore
  • Badia di San Lorenzo
  • Castello del Buonconsiglio

Musei

  • Muse Museo delle Scienze, Corso del Lavoro e della Scienza n. 3

Teatri

  • Teatro Santa Chiara
  • Teatro Sociale, Via Oss Mazzurana, 19 (centro storico). Il teatro fu fondato nel 1819 da Felice Mazzurana.

Personalità Illustri

Dove Mangiare

  • Ristorante Scrigno del Duomo, Piazza Duomo, 29 Telefono 0461/220030 begin_of_the_skype_highlighting 0461/220030 end_of_the_skype_highlighting Fax 0461/235289. Vedi: intervista
  • Antica Trattoria Due Mori, via San Marco, 11. Tel. 0461-984251. Chiuso il lunedì.

Lapidi Commemorative

Muse - museo della scienza

Informazioni Utili

Rosone del Duomo

Icona train t.gif Come Arrivare Icona scuola t.gif Scuole Icona biblio t.gif Biblioteche Icona asso t.gif Associazioni

Bibliografia

Trento - ponte.jpg
  • Memorie storiche della città e del territorio di Trento, F. V. Barbacovi (1824)
  • Guida di Trento, B. Passamani (1965)
  • Piazze e strade di Trento, Cesarini Sforza L. (1896)
  • L'arte monumentale a Trento, L. Anzoletti (1896)
  • Trento nelle stampe d'arte, Aldo Chemelli, Ed. Provincia Autonoma di Trento (1990)
  • Il volto di Trento nel corso dei secoli, G. M. Rauzi (1973)
  • Guida illustrata del Duomo di Trento, M. Lessi (1934)
  • Trento, Ed. Mondadori Electa (2005)
  • Il principato di Trento (1004-1803)-Memorie storiche della città e del territorio di Trento, Francesco V. Barbacovi, Ed. Panorama (1990)

Memorie Storiche

La Guida Storico-Statistica Monumentale dell'Italia e delle Isole (1857) riporta:

Trento (Alberghi: l'Europa, la Rosa, la Corona). Quest'antica città, la più importante del Tirolo italiano, posta in una delle amene valli delle Alpi sulla sinistra riva dell'Adige, circondata da mura con merli, contiene 14000 abitanti; ha larghe strade, una bella piazza adorna d'una fontana, varj palazzi, un antico castello, ora caserma, un grande e bel Teatro, un Seminario con biblioteca e varj istituti di beneficenza. Tra le sue chiese la più ragguardevole è la Cattedrale dedícala a S. Vigilio, bell'edificio in marmo costruito al principio del XIII secolo con alcune porzioni dell'epoca lombarda. S. Maria Maggiore,eretta nel XVI secolo, nella quale dal 1545 al 1563 si tenne il rinomato Concilio che prese il nome di questa città. In essa vedesi un gran quadro che rappresenta i ritratti di tutti i membri che fecero parte del medesimo. Possiede Trento varie fabbriche di stoffe di seta, filature, fabbriche di tabacco, di rosolio. raffinerie di zuccaro, fonderie, stamperie, еc. Il principal prodotto del suo territorio è la seta ed il vino.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritta la località del comune:

CAMPARTA, villaggio del Tirolo, circ. di Trento, presso la sinistra riva dell'Avisio, volgarmente Lavisio, 9 miglia a greco da Trento e 4 a levante da Avisio, in sito in cui sono diligentemente coltivate le viti ed i gelsi. Conta quasi 500 abitanti.