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Foto Volvera:
2012, 2009, 2008

Volvera è situato in Piemonte in Provincia di Torino. Il 22 luglio si festeggia il Patrono, Santa Maria Maddalena. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale di Maria Assunta; Chiesa della Confraternita dello Spirito Santo; Chiesa di San Pancrazio.

Confina con i comuni di: Cumiana, Piossasco, Rivalta di Torino, None, Orbassano e Airasca.

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Via Roma, 3

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Gruppo Caritas Don Luigi Balbiano, Via Bossatis, 1

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1854) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Volvera (Volveria), com. nel mandamento di None, prov. di Pinerolo, dioc. e div. di Torino. Dipende dalla corte d'appello di Piemonte, intend., tribunale provinciale, ipot. di Pinerolo, insin. e posta di None. È situato non lungi dalla manca sponda del Chisola, in perfetta pianura, a libeccio da Torino e a greco da Pinerolo. È distante da None un miglio e mezzo; da Piossasco due miglia e mezzo; altrettanti da Airasca; tre miglia da Orbassano, da Piscina e da Candiolo; quattro dalla Pieve di Cumiana; sette da Pinerolo e otto miglia dalla capitale.

Cinque ne sono le vie comunali di Volvera; la prima verso scirocco mette a None; la seconda verso mezzodì scorge ad Airasca, accennando al capoluogo di provincia; la terza a ponente tende a Piossasco; la quarta verso mezzanotte conduce ad Orbassano, ed indi alla capitale; l'ultima verso levante si dirige a Candiolo, e quindi alla città di Moncalieri. Son tutte in buono stato e di sufficiente larghezza pel comodo carreggio; anzi due di esse in retta linea, cioè quelle che accennano alla capitale ed al capoluogo di provincia, furono aperte sulla dimensione delle strade provinciali.

Scorre su questo territorio il torrente Chisola, da cui si dirama un canale d'acqua, che serve per irrigare i prati di questo comune. Alla distanza d'un quarto di miglio dall'abitato, e sulla strada che tende ad Airasca e None, si valica il Chisola mediante un ponte di cotto; questo torrente non contiene che alcuni piccoli pesci d'inferior qualità. Il territorio, la cui superficie è di circa 5000 giornate, è in gran parte fecondo, e produce in abbondanza frumento, meliga, civaje e buon fieno pel mantenimento di numerose bestie bovine di cui si fa un attivo commercio colla capitale e con le città di Pinerolo e Moncalieri. Questo territorio era già compreso nella gran riserva della caccia.

La chiesa parrocchiale che sta nel centro del paese venne costrutta nell'anno 1617, e due secoli dopo rabbellita con diversi stucchi a guisa di marmo. Essa è dedicata a Maria Vergine Assunta in cielo. La patrona del paese è s. Maria Maddalena. Accanto alla parrocchiale sta una piazza. Vi esiste pure un'altra chiesa ad uso d'una confraternita sotto il titolo dello Spirito Santo. Il cimiterio giace nella prescritta distanza dalle abitazioni. Evvi una congregazione di carità che con rendite sufficienti provvede ai bisogni dei malati poveri del comune, e li soccorre anche nella loro convalescenza.

Fuori dell'abitato e a poca distanza da esso vedesi una manifattura da cotone propria del sig. Bonino, la quale occupa non meno di 100 lavoratori; un canale d'acqua derivato dal ridetto torrente serve ad attivare questa manifattura. Nell'interno del paese che è diviso da un'ampia contrada, si veggono diverse civili case, quasi tutte rimodernate in questi ultimi tempi.

Inferiormente alle contrade della Volvera vi sono varii canali che sboccano nella bealera del molino, e servono a mantenere sane le case e le vie. giacchè alla profondità di oncie 30 circa ed anche meno ritrovasi l'acqua che sgorga da tutte le parti della terra, motivo per cui l'aria è poco salubre.

Vi si fa un mercato nel lunedì di ogni settimana, e si tiene un'annua fiera nel primo lunedì del mese di novembre. Gli abitanti sono in generale di complessione mezzanamente robusta e di lodevol indole.

Cenni storici. Alcuni pretendono che anticamente questo luogo si chiamasse Laurera, e s'inducono a ciò credere perchè lo stemma ne presenta un lauro; ma egli è ben certo che da età rimotissima già chiamavasi Volveria, come risulta dalle donazioni fatte a favore del monastero di s. Giusto di Susa nel 1029 e nel 1057 (Vedi Adelaid. illust. part. 2).

Volvera faceva già parte del contado di Piossasco; ed era munito di un castello ora intieramente diroccato. La primitiva chiesa parrocchiale era stata fondata fuori della Volvera verso levante.

La positura geografica di questo paese fu cagione che esso in tempi di guerra fosse soggetto a gravi disagi; diffatto nel mese di maggio del 1690 una forte colonna dell'esercito francese condotta dal maresciallo Catinat, composta di 15 mila uomini, passò per questo distretto, che per lo spazio di ventitrè giorni vi distrussero le campagne. Gli austriaci che vi si condussero per battere quella colonna, prima di partirsi di là recarono a questa ed alle circonvicine terre notevolissimi danni: e lo stesso avvenne nel maggio del 1799, e nella primavera del 1814, nelle quali epoche vi passarono numerosi corpi di truppe francesi.

Questo villaggio nel corso delle età diede uomini che intrapresero con buon successo la carriera degli ottimi studi, e di presente si onora di due disiimi suoi figli, uno dei quali si rese chiaro nello studio delle divine cose, e l'altro in quello della giurisprudenza; il primo di essi è l'egregio teologo D. Vincenzo Ponsati, che in età di anni 26 vinse al concorso la torinese parrocchia detta di s. Agostino; ed è bello il notare che già vari suoi vicecurati continuando sotto la sua direzione gli studi teologici ottennero in seguito alla prova dei concorsi parrocchie ragguardevoli. Indicibile è lo zelo del Ponsati a vantaggio de' suoi parrocchiani, e massimamente dei poveri. La chiesa di s. Agostino quando egli ne prese il possesso era disadorna e di aspetto meschino anzi che no; ma mercè delle sue pastorali sollecitudini e dei notevoli suoi dispendii, cominciò a farla rabbellire di buoni dipinti, ed in quest'ultimo tempo riconoscendo ch'essa era troppo angusta per capire tutti quelli che intervengono ad ascoltare le sue eloquenti e fruttuose istruzioni, la fece ingrandire dal lato del coro spendendo a tal uopo la vistosa somma di lire 12,000. L'altro distinto volverese è l'avv. Tommaao Bainotti che percorse la carriera dell'alta magistratura, e presentemente cuopre la carica di presidente del tribunale provinciale d'Alba.

Popolazione 2000 circa.