GUIDA Poggio Mirteto/Storia
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*La località nasce alla confluenza della civiltà italica con quella romana. [[Roma]] ,aveva molti motivi per guardare con interesse queste terre ricche e generose,ben popolate ed economicamente autosufficienti.Nel corso degli anni si moltiplicarono gli incontri e gli scontri fra genti romane e genti sabine,come testimoniano le leggende che affiancano la storiografia ufficiale e che narrano di un intreccio profondo tra i due popoli,nel bene e nel male,fecondo e portatore di sviluppo. | *La località nasce alla confluenza della civiltà italica con quella romana. [[Roma]] ,aveva molti motivi per guardare con interesse queste terre ricche e generose,ben popolate ed economicamente autosufficienti.Nel corso degli anni si moltiplicarono gli incontri e gli scontri fra genti romane e genti sabine,come testimoniano le leggende che affiancano la storiografia ufficiale e che narrano di un intreccio profondo tra i due popoli,nel bene e nel male,fecondo e portatore di sviluppo. | ||
| − | *Gli abitanti dei diversi castra costruiti nell’area (tra i secoli IX e X) sotto l’incalzare di terribili eventi,abbandonarono le loro disagevoli e insicure sedi e conversero sul '''Poggio dei Mirti''' (anticamente '''Podium Myrtetum''' o '''Podium de Mirtetis''' ) ,da dove dominavano la vallata ed il territorio circostante,dando corso alla fondazione della città.Già possedimento dell' [[Fara in Sabina/Edifici Religiosi/Abbazia di Farfa Sabina]] ,nel XVI cadde nelle mani della potente '''Famiglia dei Farnese''' e poi di altre famiglie ( '''Orsini''' , '''Mattei''' , '''Bonaccorsi''' )finché non fu incorporata nello '''Stato Pontificio''' che ne fece un Capoluogo Distrettuale e sede di un | + | *Gli abitanti dei diversi castra costruiti nell’area (tra i secoli IX e X) sotto l’incalzare di terribili eventi,abbandonarono le loro disagevoli e insicure sedi e conversero sul '''Poggio dei Mirti''' (anticamente '''Podium Myrtetum''' o '''Podium de Mirtetis''' ) ,da dove dominavano la vallata ed il territorio circostante,dando corso alla fondazione della città.Già possedimento dell' [[Fara in Sabina/Edifici Religiosi/Abbazia di Farfa Sabina]] ,nel XVI cadde nelle mani della potente '''Famiglia dei Farnese''' e poi di altre famiglie ( '''Orsini''' , '''Mattei''' , '''Bonaccorsi''' )finché non fu incorporata nello '''Stato Pontificio''' che ne fece un '''Capoluogo Distrettuale''' e sede di un Giudice avente gli stessi poteri del Pretore nell’ordinamento giudiziario italiano.Nell XIX secolo si andò affermando come principale centro economico e culturale della zona ed ebbe parte ai moti per l'unità d'Italia. Il '''Papa Gregorio XVI''' ,nell’anno 1837,conferì alla località il titolo di città e nell’anno 1841 fu proclamata sede Vescovile immediatamente dipendente alla '''Santa Sede''' in [[Roma]] , titolo mantenuto anche in seguito alla soppressione della Diocesi (attuata nell’anno 1925 da '''Papa Pio XI''' ) .Il 24 febbraio 1861 nel cuore dei tumulti italici per l'unificazione nazionale,mentre '''Poggio Mirteto''' era ancora sotto la sovranità dello '''Stato Pontificio''' ,scoppiò una rivolta popolare originata dalla decapitazione di un suddito del Papa - Re. I rivoltosi inviarono una delegazione a [[Rieti]] dove il 27 febbraio 1861 il '''Marchese Gioacchino Napoleone Pepoli''' , '''Commissario Generale''' dell'[[Umbria]], decretò l'annessione di '''Poggio Mirteto''' al nascituro '''Regno d'Italia''' . |
| − | + | *Del periodo industriale del XIX secolo rimane la testimonianza,in '''Piazza della Vetreria''' ,della '''Ciminiera''' che assieme a altri edifici limitrofi rappresentò l'antica '''fabbrica di cristalli''' che ha richiesto manodopera e maestranze qualificate anche oltre confine sino a dopo il '''Secondo Conflitto Mondiale''' . | |
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Versione delle 15:41, 26 ott 2014
Storia di Poggio Mirteto
- La località nasce alla confluenza della civiltà italica con quella romana. Roma ,aveva molti motivi per guardare con interesse queste terre ricche e generose,ben popolate ed economicamente autosufficienti.Nel corso degli anni si moltiplicarono gli incontri e gli scontri fra genti romane e genti sabine,come testimoniano le leggende che affiancano la storiografia ufficiale e che narrano di un intreccio profondo tra i due popoli,nel bene e nel male,fecondo e portatore di sviluppo.
- Gli abitanti dei diversi castra costruiti nell’area (tra i secoli IX e X) sotto l’incalzare di terribili eventi,abbandonarono le loro disagevoli e insicure sedi e conversero sul Poggio dei Mirti (anticamente Podium Myrtetum o Podium de Mirtetis ) ,da dove dominavano la vallata ed il territorio circostante,dando corso alla fondazione della città.Già possedimento dell' Abbazia di Farfa Sabina ,nel XVI cadde nelle mani della potente Famiglia dei Farnese e poi di altre famiglie ( Orsini , Mattei , Bonaccorsi )finché non fu incorporata nello Stato Pontificio che ne fece un Capoluogo Distrettuale e sede di un Giudice avente gli stessi poteri del Pretore nell’ordinamento giudiziario italiano.Nell XIX secolo si andò affermando come principale centro economico e culturale della zona ed ebbe parte ai moti per l'unità d'Italia. Il Papa Gregorio XVI ,nell’anno 1837,conferì alla località il titolo di città e nell’anno 1841 fu proclamata sede Vescovile immediatamente dipendente alla Santa Sede in Roma , titolo mantenuto anche in seguito alla soppressione della Diocesi (attuata nell’anno 1925 da Papa Pio XI ) .Il 24 febbraio 1861 nel cuore dei tumulti italici per l'unificazione nazionale,mentre Poggio Mirteto era ancora sotto la sovranità dello Stato Pontificio ,scoppiò una rivolta popolare originata dalla decapitazione di un suddito del Papa - Re. I rivoltosi inviarono una delegazione a Rieti dove il 27 febbraio 1861 il Marchese Gioacchino Napoleone Pepoli , Commissario Generale dell'Umbria, decretò l'annessione di Poggio Mirteto al nascituro Regno d'Italia .
- Del periodo industriale del XIX secolo rimane la testimonianza,in Piazza della Vetreria ,della Ciminiera che assieme a altri edifici limitrofi rappresentò l'antica fabbrica di cristalli che ha richiesto manodopera e maestranze qualificate anche oltre confine sino a dopo il Secondo Conflitto Mondiale .






