GUIDA  Poggio Mirteto/Storia

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Storia di Poggio Mirteto

Piazza della Vetreria - Panoramica
Piazza della Vetreria - Panoramica

  • La località nasce alla confluenza della civiltà italica con quella romana. Roma ,aveva molti motivi per guardare con interesse queste terre ricche e generose,ben popolate ed economicamente autosufficienti.Nel corso degli anni si moltiplicarono gli incontri e gli scontri fra genti romane e genti sabine,come testimoniano le leggende che affiancano la storiografia ufficiale e che narrano di un intreccio profondo tra i due popoli,nel bene e nel male,fecondo e portatore di sviluppo.
  • Gli abitanti dei diversi castra costruiti nell’area (tra i secoli IX e X) sotto l’incalzare di terribili eventi,abbandonarono le loro disagevoli e insicure sedi e conversero sul Poggio dei Mirti (anticamente Podium Myrtetum o Podium de Mirtetis ) ,da dove dominavano la vallata ed il territorio circostante,dando corso alla fondazione della città.Già possedimento dell' Abbazia di Farfa Sabina ,nel XVI cadde nelle mani della potente Famiglia dei Farnese e poi di altre famiglie ( Orsini , Mattei , Bonaccorsi )finché non fu incorporata nello Stato Pontificio che ne fece un Capoluogo Distrettuale e sede di un Giudice avente gli stessi poteri del Pretore nell’ordinamento giudiziario italiano.Nell XIX secolo si andò affermando come principale centro economico e culturale della zona ed ebbe parte ai moti per l'unità d'Italia. Il Papa Gregorio XVI ,nell’anno 1837,conferì alla località il titolo di città e nell’anno 1841 fu proclamata sede Vescovile immediatamente dipendente alla Santa Sede in Roma , titolo mantenuto anche in seguito alla soppressione della Diocesi (attuata nell’anno 1925 da Papa Pio XI ) .Il 24 febbraio 1861 nel cuore dei tumulti italici per l'unificazione nazionale,mentre Poggio Mirteto era ancora sotto la sovranità dello Stato Pontificio ,scoppiò una rivolta popolare originata dalla decapitazione di un suddito del Papa - Re. I rivoltosi inviarono una delegazione a Rieti dove il 27 febbraio 1861 il Marchese Gioacchino Napoleone Pepoli , Commissario Generale dell'Umbria, decretò l'annessione di Poggio Mirteto al nascituro Regno d'Italia .
  • La storia più recente annovera i seguenti fatti:
- le formazioni partigiane :subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si costituisce nella Bassa Sabina la formazione partigiana denominata Banda d’Ercole e nell’area di Poggio Mirteto si costituisce una Squadra di Sabotaggio che opera compiendo attentati lungo la linea ferroviaria RomaFirenze .La prima importante operazione viene messa in atto il 14 settembre 1943,con la distruzione di un treno carico di munizioni (che si trovava allo scalo ferroviario della Frazione Poggio Mirteto Scalo )ed,in seguito all’incendio che ne deriva anche la distruzione del Treno Presidenziale (usato dal Duce Benito Mussolini per i suoi spostamenti) che lì era stato portato per sottrarlo ai bombardamenti fatti dagli Alleati su Roma .In seguito a questa operazione,nel gennaio 1944,furono catturati il Sottufficiale del Genio Giorgio Labò e l’ artificiere Gianfranco Mattei e portati nel carcere nazista di Via Tasso a Roma ,dove furono sottoposti a tortura per farli "parlare".Successivamente Gianfranco Mattei si suicida in carcere (impiccandosi con le bretelle) mentre Giorgio Labò viene fucilato al Forte Bravetta il 7 marzo 1944.In seguito si costituì la Brigata autonoma Stalin della quale fecero parte antifascisti,soldati sbandati ed anche alcuni prigionieri di guerra jugoslavi,fuggiti dai campi di prigionia della zona.Questa Brigata compì numerose azioni di sabotaggio,attaccando convogli e pattuglie tedesche che transitavano nei paesi della zona e sulla Via Salaria .
- la Battaglia del Monte Tancia (q.1.292) ,nel Comune di Monte San Giovanni in Sabina : nel marzo 1944,poiché le operazioni delle formazioni partigiane diventavano sempre più frequenti,il Capo della Provincia di Rieti , Ermanno Di Marsciano ,già Federale Fascista della città ,chiese l’intervento dei tedeschi per "ripulire" la zona dai partigiani.Così, all’alba del 7 aprile 1944 ( Venerdì Santo di Pasqua) un numeroso reparto di tedeschi della Divisione Paracadutisti SS Hermann Goering ,con il supporto di un battaglione di Militi Fascisti ,scalano il Monte Tancia da tutte le vie di accesso per intrappolare i partigiani.Le sentinelle della Brigata Stalin ,dettero immediatamente l’allarme per bloccare le varie vie di accesso al monte e la Squadra di Poggio Mirteto si piazzò in località Crocetta .Lo scontro a fuoco iniziò presto,durò molte ore e la situazione si fece molto delicata per i partigiani che erano accerchiati ed a corto di munizioni.Venne decisa la ritirata per rompere l’accerchiamento e l’operazione di sganciamento avvenne attraverso uno stretto canalone che tutti conoscevano bene.Ma durante questa fase furono circondati dai nazisti,che concentrarono il fuoco sulla loro posizione e fecero i primi martiri:i fratelli Bruno e Franco Bruni (studenti di 21 e 18 anni), Giordano Sangalli (di 16 anni) , Nello Donnini (di 18 anni) , Domenico Del Bufalo(di 20 anni), Alberto Di Battista(di 22 anni) e Giacomo Donati (di 36 anni). Il loro sacrificio consentì agli altri settanta partigiani di mettersi in salvo mentre,nelle ore successive,altri due partigiani vennero presi e fucilati dai tedeschi nella Frazione Castel San Pietro ed all’Osteria del Tancia.
La vittoria nella Battaglia del Monte Tancia fu pagata a caro prezzo dai nazifascisti che ebbero oltre quattrocento tra morti e feriti e,per il valoroso episodio,venne concessa la Medaglia d’Argento al Valore Militare alla Brigata Stalin e la Medaglia d’Oro al Valor Militare ,alla memoria, a Bruno Bruni .
Il 7 aprile 1944,vennero catturati dai nazisti a Poggio Mirteto (e portati via) il Podestà De Vito ( accusato di avere rapporti con gli antifascisti) ed i partigiani Giuseppe Felici (che era stato ferito nella Battaglia del Monte Tancia) e Diego Eusebi ( tradito da una spia).
Giuseppe Felici venne decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare ,alla memoria, e Diego Eusebi venne decorato con la Medaglia d’Argento al Valore Militare ,alla memoria.
Due giorni dopo,il 9 aprile 1944 (Domenica di Pasqua) vennero fucilati dai nazisti a Rieti altri quindici patrioti,tra i quali i tre catturati a Poggio Mirteto due giorni prima.
  • Del periodo industriale del XIX secolo rimane la testimonianza,in Piazza della Vetreria ,della Ciminiera che assieme a altri edifici limitrofi rappresentò l'antica fabbrica di cristalli che ha richiesto manodopera e maestranze qualificate anche oltre confine sino a dopo il Secondo Conflitto Mondiale .

Piazza della Vetreria