GUIDA  Alessandria

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'''Alessandria''' è situato in [[Piemonte]] ed è capoluogo della [[Provincia di Alessandria|omonima provincia]]. Il 10 novembre si festeggia il Patrono, San Baudolino. Tra gli edifici religiosi: Cattedrale; Chiesa dei Santi Alessandro e Carlo; Chiesa dei Santi Stefano e Martino.
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'''Alessandria''' è situato in [[Piemonte]] nella pianura compresa tra i fiumi Tanaro e Bormida e delimitata a sud dall’Appennino Ligure e a nord dalle colline del Monferrato ed è capoluogo della [[Provincia di Alessandria|omonima provincia]].  
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Alessandria è stata per secoli un importante centro agricolo e commerciale della regione, oltre che strategico avamposto militare.  
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Il 10 novembre si festeggia il Patrono, San Baudolino.
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Tra gli edifici religiosi: Cattedrale; Chiesa dei Santi Alessandro e Carlo; Chiesa dei Santi Stefano e Martino;Chiesa di Santa Maria di Castello.
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==Storia==
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Fu fondata intorno alla metà del  XII  secolo per opera di Guglielmo il Vecchio, marchese del Monferrato, e prese il nome di ''Civitas Nova''.
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Assunse il nome attuale nel 1168 in onore al '''papa Alessandro III'''. Presto diventò un potente comune ed iniziò ad espandersi nel territorio circostante.
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Nel 1348 fu sottomessa ai Visconti e seguì le sorti del ducato di Milano fino al 1524 quando fu occupata dalle truppe dell’imperatore Carlo V. 
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[[Immagine:Alessandria - Palazzo Borsalino - Insegna.jpg|thumb|right|Palazzo Borsalino]]
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Rimasta a lungo sotto il dominio spagnolo, passò ai '''Savoia''' nel 1707 che vollero rafforzare il ruolo militare della città. Costruirono la '''Cittadella''', tutt’ora esistente, avanguardia fortificata sulla sinistra del fiume Tanaro e collegata alla città con un ponte.
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Durante il Risorgimento la città ebbe un ruolo molto attivo nei moti liberali e d’indipendenza.
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I primi decenni del Novecento sono il periodo di grande espansione urbanistica della città.
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In questi anni Alessandria diventa famosa per la sua industria di cappelli, conosciuti  in tutto il mondo, la '''Borsalino'''.
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La città conserva alcune architetture medievali e rinascimentali, ma sono gli edifici civili e religiosi barocchi realizzati nel Settecento a conferire organicità al centro storico.
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==Da Vedere==
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*[[/Palazzo Cuttica di Cassine]]
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*[[/Palazzo del Municipio]]
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*[[/Palazzo Ghilini]]
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*[[/Chiesa della Beata Vergine di Monserrato]]
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*[[/Arco di trionfo]].
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[[Immagine:Alessandria - monumento ai caduti delle guerre ai giardini pubblici di Alessandria - monumento con cavallo e lapide.jpg|thumb|right|Monumento ai caduti ai giardini pubblici]]
 
==Dove Mangiare==
 
==Dove Mangiare==
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*Ristorante Le Cicale, Via Pineroli, 32. Tel. 0131-216130. Chiuso domenica.
 
*Osteria Buena Vista, Via Milano, 30
 
*Osteria Buena Vista, Via Milano, 30
*Ristorante Il Grappolo, Via Casale, 28
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*Ristorante Il Grappolo, Via Casale, 28. Tel. 0131-253217. Chiuso il martedì.
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*Ristorante L'Arcimboldo, Via Legnano, 2. Tel. 0131-52022. Chiuso domenica.
  
 
==Pasticcerie e Gelaterie==
 
==Pasticcerie e Gelaterie==
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*Pasticceria Rolando, Via Plana, 3; telefono: 0131-443538
 
*Pasticceria Rolando, Via Plana, 3; telefono: 0131-443538
 
*Pasticceria Zoccola, Corso Lamarmora, 61; telefono: 0131-254767
 
*Pasticceria Zoccola, Corso Lamarmora, 61; telefono: 0131-254767
 
 
==Teatri==
 
==Teatri==
 
Teatro Comunale di Alessandria
 
Teatro Comunale di Alessandria
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==Informazioni Utili==
 
==Informazioni Utili==
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==Bibliografia==
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*''Alessandria'', Roberto Livraghi, Ed. Electa (2003)
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*''Guida ritratto città di Alessandria'', Lorenzo Lavriani, Ed. Editris 2000 (2007)
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*''Alessandria e provincia'', Ed. Touring (2000)
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*''Alessandria, storia della cittadella'', Dario Gariglio, Ed. Omega (2000)
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*''Palazzo Ghilini di Alessandria'', Amedeo Bellini, Edizioni dell'Orso (1983)
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*''Alessandria. Itinerari storico-artistici'', Roberto Livraghi, Ed. Electa Mondadori (2002)
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==Memorie Storiche==
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Nel [[Libri/Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]] ('''1840''') così viene descritto il comune:
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'''Alessandria della Paglia''' (''Alexandrin.''). Città del [[Piemonte]] con residenza vescovile. Alessandria, ''Alexandria Statiellorum'', è bella e forte, situata in una contrada paludosa al confluente della Bormida e del Tanaro. Essa è una delle più moderne città d'Italia. Deve la sua origine alle dissensioni, colle quali Federico I Barbarossa avea posta a soqquadro l'Italia, perchè dal Pontefice Adriano IV era stato dato il titolo di re delle due Sicilie al normanno Guglielmo.
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Successo nel Pontificato Alessandro III, non si spensero le guerre, chè anzi i popoli si divisero in due partiti, da cui non furono sbandite le stragi ed il sangue. Porzione di milanesi sfuggiti dalla distruzione della patria loro, fatta lega coi tortonesi ed altri guelfi, che l'imperatore avea scacciati di [[Parma]], [[Piacenza]], [[Cremona]] ed altre città, si ridussero nella villa di Roveretta, ove pensarono costruirsi un asilo contro a Federico. Circondato perciò quel luogo di mura celeramente costrutte di loto e di paglia, intitolato venne ''Alessandria'', dal Pontefice di cui seguiva le parti, e ''della paglia'', dalla condizione delle mura, con cui i suoi abitanti l'avevano difeso. In onta però alla debolezza delle sue mura fu tale da resistere contro ai replicati assalti dei ghibellini, e da far prigione uno dei principi che attentar voleva alla sua indipendenza, Guglielmo, cioè, di Lungaspada marchese di Monferrato.
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Alessandria, nell'anno appresso della sua edificazione (1169), fu ricevuta in feudo della Chiesa Romana dal Pontefice Alessandro III, che nel 1175 la eresse in vescovato, unendo ad esso quello di [[Acqui Terme|Acqui]] nel 1180. Tale unione, confermata anche da Innocenzo III, fu divisa nel 1405 da Innocenzo VII, che diede a ciascuna delle due chiese un vescovo particolare.
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Nel 1657 Alessandria, siccome munita di fortezza, resistette alle armate francesi di Luigi XIV; fece indi parte del ducato milanese, nella dominazione spagnuola; e disputata da' francesi e dagli austriaci, nella pace di [[Torino]] del 1703, la città fu ceduta a Vittorio Amadeo II, duca di Savoia, poi re di Sardegna. Ma presa nel 1706 dopo tre giorni di assedio, dal principe Eugenio per l'Imperatore Giuseppe, nella pace generale d'Utrecht del 1713, fu restituita alla sovranità di Vittorio Amadeo II. Poscia nel 1745 fu invasa dagli eserciti francesi di Luigi XV, e ricuperata nell'anno seguente dal re di Sardegna Carlo Emmanuele III, dovè arrendersi nel 1796 alle armate della repubblica francese. Nel 1799 passò agli Austro-Russi; indi nel 1800, in forza della memoranda battaglia di Marengo, fu restituita alla Francia, e ritornò nel 1814 sotto il re di Sardegna.
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La cattedrale era già dedicata a s. Marco evangelista; ma essendo stata riedificata, è sotto l'invocazione di s. Pietro apostolo. Il vescovato è suffraganeo della metropoli di [[Vercelli]]. Il capitolo si compone di quattro dignità, di cui la maggiore è l'arcidiacono, ha dieci canonici, diversi mansionari, sacerdoti e chierici. L'arciprete, altra dignità, ha la cura delle anime, della parrocchia annessa alla cattedrale, in cui si venerano i corpi de' ss. Bandolino vescovo e patrono della città, e di s. Valerio martire. Inoltre ha due collegiate, tre conventi di religiosi, due conservatorii, confraternite, ospedale, monte di pietà, e seminario. La tassa è 344 fiorini.
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==Galleria Foto==
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2012, 2009, 2008
Campanile Chiesa di Santa Maria di Castello

Alessandria è situato in Piemonte nella pianura compresa tra i fiumi Tanaro e Bormida e delimitata a sud dall’Appennino Ligure e a nord dalle colline del Monferrato ed è capoluogo della omonima provincia.

Alessandria è stata per secoli un importante centro agricolo e commerciale della regione, oltre che strategico avamposto militare.


Confina con i comuni di: Montecastello, Quargnento, Sale, San Salvatore Monferrato, Piovera, Oviglio, Pietra Marazzi, Pecetto di Valenza, Bosco Marengo, Frugarolo, Castelletto Monferrato, Castellazzo Bormida, Tortona, Valenza e Solero.

Il 10 novembre si festeggia il Patrono, San Baudolino.

Tra gli edifici religiosi: Cattedrale; Chiesa dei Santi Alessandro e Carlo; Chiesa dei Santi Stefano e Martino;Chiesa di Santa Maria di Castello.

Indice

Storia

Fu fondata intorno alla metà del XII secolo per opera di Guglielmo il Vecchio, marchese del Monferrato, e prese il nome di Civitas Nova.

Assunse il nome attuale nel 1168 in onore al papa Alessandro III. Presto diventò un potente comune ed iniziò ad espandersi nel territorio circostante.

Nel 1348 fu sottomessa ai Visconti e seguì le sorti del ducato di Milano fino al 1524 quando fu occupata dalle truppe dell’imperatore Carlo V.

Palazzo Borsalino

Rimasta a lungo sotto il dominio spagnolo, passò ai Savoia nel 1707 che vollero rafforzare il ruolo militare della città. Costruirono la Cittadella, tutt’ora esistente, avanguardia fortificata sulla sinistra del fiume Tanaro e collegata alla città con un ponte.

Durante il Risorgimento la città ebbe un ruolo molto attivo nei moti liberali e d’indipendenza.

I primi decenni del Novecento sono il periodo di grande espansione urbanistica della città.

In questi anni Alessandria diventa famosa per la sua industria di cappelli, conosciuti in tutto il mondo, la Borsalino.

La città conserva alcune architetture medievali e rinascimentali, ma sono gli edifici civili e religiosi barocchi realizzati nel Settecento a conferire organicità al centro storico.

Da Vedere

Monumento ai caduti ai giardini pubblici

Dove Mangiare

  • Ristorante Le Cicale, Via Pineroli, 32. Tel. 0131-216130. Chiuso domenica.
  • Osteria Buena Vista, Via Milano, 30
  • Ristorante Il Grappolo, Via Casale, 28. Tel. 0131-253217. Chiuso il martedì.
  • Ristorante L'Arcimboldo, Via Legnano, 2. Tel. 0131-52022. Chiuso domenica.

Pasticcerie e Gelaterie

  • Gelateria Marti, Via Tortona, 62; telefono: 0131-235752
  • Pasticceria F.lli Mezzaro, Via Cavour, 43/45; telefono: 0131-68815
  • Pasticceria Gallina Lorenzo, Via Vochieri, 46; telefono: 0131-52791
  • Pasticceria Rolando, Via Plana, 3; telefono: 0131-443538
  • Pasticceria Zoccola, Corso Lamarmora, 61; telefono: 0131-254767

Teatri

Teatro Comunale di Alessandria

Alberi Monumentali

Vi è un platano orientale, al km 96 della S.S. n. 10 "Ponte Bormida". E' alto 37 metri ed ha una circonferenza di 7,4 metri.

Complessi e Corali

  • Banda Civica orchestra a fiati G. Cantone, Via San Giovanni Bosco, 63
  • Coro Montenero, Via Lanza, 2
  • Gruppo Tre Martelli di Trata Birata, Viale Michel, 26/13

Informazioni Utili

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