GUIDA Grotteria
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'''Grotteria''' è situato nella [[Calabria]] nella [[Provincia di Reggio Calabria]]. La seconda domenica di settembre si festeggia il Patrono, SS. Crocefisso. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Arcipretale dell'Assunta; Chiesa di San Giorgio Martire; Chiesa del Crocefisso. | '''Grotteria''' è situato nella [[Calabria]] nella [[Provincia di Reggio Calabria]]. La seconda domenica di settembre si festeggia il Patrono, SS. Crocefisso. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Arcipretale dell'Assunta; Chiesa di San Giorgio Martire; Chiesa del Crocefisso. | ||
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| + | Grotteria è statacentro amministrativo e feudale di notevole importanza geografica e storica: la sua contea comprendeva molti centri della [[Locride]] tra [[Gerace]] e [[Monasterace]]: gli attuali comuni di [[Martone]], [[San Giovanni di Gerace]], [[Mammola]], [[Siderno]] e buona parte di [[Gioiosa Jonica]] | ||
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| + | I feudatari di Grotteria nel XIV secolo furono i [[De Luna d'Aragona]], e in seguito i Carafa. | ||
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| + | La massiccia emigrazione degli anni '50 ha svuotato quasi completamente il paese (xon 3600 abitanti oggi, contro i 9242 del censimento del 1951), caratteristica comune a tutti i paesi dell'entroterra calabrese. | ||
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| + | == Luoghi di interesse storico e artistico== | ||
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| + | === Le Chiese === | ||
| + | Nella sua storia, Grotteria giunse a possedere ben 23 luoghi di culto. Oggi restano la chiesa del SS. Crocefisso; San Domenico; S. Maria Assunta (Matrice); S. Nicola; Cappella della Concezione; S. Antonio. Tra quelle scomparse si annoverano la parrocchia di San Nicola de' Protonotaris; la chiesa del Carmine; la chiesa di S. Giorgio; la chiesetta di Valverde; la chiesa del Soccorso; la chiesa della SS. Annunziata; la chiesetta detta dell’Oratorio e la chiesetta/cappelleta della Bofia | ||
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| + | ===Palazzi privati=== | ||
| + | Tra i caratteristici vicoli medievali svettano i portali che adornano le facciate dei principali Palazzi nobiliari, elemento distintivo e di prestigio delle famiglie locali. Tra questi sono degni di attenzione: | ||
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| + | ====Palazzo Macedonio==== | ||
| + | Dimora dei duchi Macedonio, di origine napoletana, il palazzo ha un magnifico portale in pietra lavorata. Fa parte del palazzo la Cappella di San Domenico, antica chiesa gentilizia della famiglia. All’interno, con archi e colonne in pietra, si trova un’ampia nicchia dive viene allestita la stalla del tradizionale preepe vivente che si tiene a Grotteria ogni Natale. | ||
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| + | Sorge nella ex Piazza di San Domenico, oggi intestata al patriota risorgimentale Nicola Palermo, della famiglia dei fondatori, i baroni Palermo di Santa Margherita, originari di Messina. | ||
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| + | Costruito dall'antica famiglia feudataria, i de Luna d'Aragona, nel XVI secolo, passò ai marchesi Manso e nel corso del XVII secolo ai marchesi Lupis-Macedonio: Occupa l'intero isolato prospiciente l'attuale via Malgeri (già Belvedere) ad angolo con l'antica Piazza del Tocco, già Piazza m.se Domenico Lupis, oggi Piazza Matteotti. Il protale monumentale è il più imponente tra quelli superstiti, opera del XVII secolo della celebre scuola di scultura di Serra San Bruno. All'interno conserva una ricca biblioteca formata da più di 7.000 volumi, tra i quali molte edizioni antiche o rare ed alcune collezioni d'arte, busti e ritratti, opera tra gli altri dello scultore Giuseppe Cavaleri. | ||
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| + | Dimora della nobile famiglia de Arena (oggi estinta) si trova su quello che era l'antico asse viario del paese, in Via Vittorio Emanuele III. Il palazzo si rova in ondizioni di estremo degrado, ma mostra ancora uno dei più bei portali monumentali del Paese, la cui costruzione risale al 1773. | ||
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| + | ====Villa Falletti==== | ||
| + | Grande costruzione edificata dalla famiglia Falletti nel XVII secolo, come "villa di delizie" nella contrada Bombaconi. Su due livelli, conserva un bel portale lapideo ed un interessante balcone con ringhiere a ferro battuto settecentesche. | ||
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| + | ===Feste e tradizioni locali=== | ||
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| + | ====La Cunfruntata==== | ||
| + | La domenica di Pasqua, dopo la messa, alcuni fedeli danno vita ad una suggestiva rappresentazione della Passione di Cristo durante la quale portano sulle spalle le statue dell’Addolorata, di San Giovanni e del Cristo risorto. San Giovanni si reca dalla Madonna per annunciarle che il figlio è risorto. Inizialmente lei non crede, ma poi decide di seguire l’apostolo. Percorrendo le strade del centro storico le statue di Gesù e della Vergine si incontrano in piazza San Domenico e, improvvisamente, alla Madonna viene tolto il velo nero che le copre il capo per far posto a un drappo azzurro. | ||
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| + | ==Grotteresi celebri== | ||
| + | *[[Giuseppe Cavaleri]] | ||
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| + | ==Collegamenti esterni== | ||
| + | * [http://www.grotteriacomune.com/Territorio.asp Sito del Comune] | ||
| + | * [http://www.comune.grotteria.rc.it Sito Asmenet] | ||
==Bibliografia== | ==Bibliografia== | ||
Versione delle 15:10, 14 set 2008
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Grotteria è situato nella Calabria nella Provincia di Reggio Calabria. La seconda domenica di settembre si festeggia il Patrono, SS. Crocefisso. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Arcipretale dell'Assunta; Chiesa di San Giorgio Martire; Chiesa del Crocefisso.
Indice |
Geografia
Confina con i comuni di: Galatro, Martone, Marina di Gioiosa Ionica, Mammola, Gioiosa Ionica, San Giovanni di Gerace, Siderno e Fabrizia.
Storia
Grotteria è statacentro amministrativo e feudale di notevole importanza geografica e storica: la sua contea comprendeva molti centri della Locride tra Gerace e Monasterace: gli attuali comuni di Martone, San Giovanni di Gerace, Mammola, Siderno e buona parte di Gioiosa Jonica
I feudatari di Grotteria nel XIV secolo furono i De Luna d'Aragona, e in seguito i Carafa.
La massiccia emigrazione degli anni '50 ha svuotato quasi completamente il paese (xon 3600 abitanti oggi, contro i 9242 del censimento del 1951), caratteristica comune a tutti i paesi dell'entroterra calabrese.
Luoghi di interesse storico e artistico
Le Chiese
Nella sua storia, Grotteria giunse a possedere ben 23 luoghi di culto. Oggi restano la chiesa del SS. Crocefisso; San Domenico; S. Maria Assunta (Matrice); S. Nicola; Cappella della Concezione; S. Antonio. Tra quelle scomparse si annoverano la parrocchia di San Nicola de' Protonotaris; la chiesa del Carmine; la chiesa di S. Giorgio; la chiesetta di Valverde; la chiesa del Soccorso; la chiesa della SS. Annunziata; la chiesetta detta dell’Oratorio e la chiesetta/cappelleta della Bofia
Palazzi privati
Tra i caratteristici vicoli medievali svettano i portali che adornano le facciate dei principali Palazzi nobiliari, elemento distintivo e di prestigio delle famiglie locali. Tra questi sono degni di attenzione:
Palazzo Macedonio
Dimora dei duchi Macedonio, di origine napoletana, il palazzo ha un magnifico portale in pietra lavorata. Fa parte del palazzo la Cappella di San Domenico, antica chiesa gentilizia della famiglia. All’interno, con archi e colonne in pietra, si trova un’ampia nicchia dive viene allestita la stalla del tradizionale preepe vivente che si tiene a Grotteria ogni Natale.
Palazzo Palermo
Sorge nella ex Piazza di San Domenico, oggi intestata al patriota risorgimentale Nicola Palermo, della famiglia dei fondatori, i baroni Palermo di Santa Margherita, originari di Messina.
Palazzo Lupis de Luna d'Aragona
Costruito dall'antica famiglia feudataria, i de Luna d'Aragona, nel XVI secolo, passò ai marchesi Manso e nel corso del XVII secolo ai marchesi Lupis-Macedonio: Occupa l'intero isolato prospiciente l'attuale via Malgeri (già Belvedere) ad angolo con l'antica Piazza del Tocco, già Piazza m.se Domenico Lupis, oggi Piazza Matteotti. Il protale monumentale è il più imponente tra quelli superstiti, opera del XVII secolo della celebre scuola di scultura di Serra San Bruno. All'interno conserva una ricca biblioteca formata da più di 7.000 volumi, tra i quali molte edizioni antiche o rare ed alcune collezioni d'arte, busti e ritratti, opera tra gli altri dello scultore Giuseppe Cavaleri.
Palazzo Arena
Dimora della nobile famiglia de Arena (oggi estinta) si trova su quello che era l'antico asse viario del paese, in Via Vittorio Emanuele III. Il palazzo si rova in ondizioni di estremo degrado, ma mostra ancora uno dei più bei portali monumentali del Paese, la cui costruzione risale al 1773.
Villa Falletti
Grande costruzione edificata dalla famiglia Falletti nel XVII secolo, come "villa di delizie" nella contrada Bombaconi. Su due livelli, conserva un bel portale lapideo ed un interessante balcone con ringhiere a ferro battuto settecentesche.
Feste e tradizioni locali
La Cunfruntata
La domenica di Pasqua, dopo la messa, alcuni fedeli danno vita ad una suggestiva rappresentazione della Passione di Cristo durante la quale portano sulle spalle le statue dell’Addolorata, di San Giovanni e del Cristo risorto. San Giovanni si reca dalla Madonna per annunciarle che il figlio è risorto. Inizialmente lei non crede, ma poi decide di seguire l’apostolo. Percorrendo le strade del centro storico le statue di Gesù e della Vergine si incontrano in piazza San Domenico e, improvvisamente, alla Madonna viene tolto il velo nero che le copre il capo per far posto a un drappo azzurro.
Grotteresi celebri
Collegamenti esterni
Bibliografia
- Grotteria - storia, tradizione, leggenda, Camillo Mazzone (1996)
- Cronaca di Grotteria, Domenico Lupis Crisafi (1887)






