GUIDA Acireale
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| − | '''Acireale''' è situato | + | '''Acireale''' è situato in [[Sicilia]] in [[Provincia di Catania]]. Il 26 luglio si festeggia il Patrono, Santa Venera. Tra gli edifici religiosi: Cattedrale; Basilica dei SS. Pietro e Paolo; Basilica di San Sebastiano. Da Vedere: Palazzo Musmeci; Palazzo Scudero; Palazzo Mauro Riggio. |
Confina con i comuni di: [[Riposto]], [[Zafferana Etnea]], [[Aci Castello]], [[Aci Sant'Antonio]], [[Aci Catena]], [[Santa Venerina]] e [[Giarre]]. E' a circa quindici chilometri da [[Catania]]. | Confina con i comuni di: [[Riposto]], [[Zafferana Etnea]], [[Aci Castello]], [[Aci Sant'Antonio]], [[Aci Catena]], [[Santa Venerina]] e [[Giarre]]. E' a circa quindici chilometri da [[Catania]]. | ||
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| + | *Ristorante Al Ficodindia, Piazza San Domenico, 1 | ||
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| + | *Ristorante Bellavista, Viale De Gasperi, 129 | ||
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| + | *Ristorante Sole Mare, Viale Jonio, 25 | ||
| + | *Trattoria La Curva, Via Nissoria, sn | ||
==Teatri== | ==Teatri== | ||
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==Bibliografia== | ==Bibliografia== | ||
| − | *G. Rizza, Acireale, in "Enciclopedia dell'Arte Antica", vol. I, 1958 | + | *G. Rizza, Acireale, in "Enciclopedia dell'Arte Antica", vol. I, (1958) |
| − | *S. Rizzo, Acireale: guida storica, monumentale e turistica, Acireale 1977 | + | *S. Rizzo, Acireale: guida storica, monumentale e turistica, Acireale (1977) |
| − | *AA. VV., La vegetazione. Acireale:ambiente, cultura e società, Catania 1979 | + | *AA. VV., La vegetazione. Acireale:ambiente, cultura e società, Catania (1979) |
==Memorie Storiche== | ==Memorie Storiche== | ||
Versione delle 14:47, 16 feb 2008
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Acireale è situato in Sicilia in Provincia di Catania. Il 26 luglio si festeggia il Patrono, Santa Venera. Tra gli edifici religiosi: Cattedrale; Basilica dei SS. Pietro e Paolo; Basilica di San Sebastiano. Da Vedere: Palazzo Musmeci; Palazzo Scudero; Palazzo Mauro Riggio.
Confina con i comuni di: Riposto, Zafferana Etnea, Aci Castello, Aci Sant'Antonio, Aci Catena, Santa Venerina e Giarre. E' a circa quindici chilometri da Catania.
Indice |
Vie e Piazze
La Piazza principale di Acireale è Piazza Duomo, su cui si affaccia il Duomo, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, ed il Municipio. Piazza Vigo è abbellita dalla presenza della chiesa di San Sebastiano e del palazzo Pennisi di Fioristella.
Da Piazza San Domenico percorrendo via Marchese di San Giuliano ci si ritrova nei pressi della Biblioteca - Pinacoteca Zelantea, in via Alessi sorge il famoso teatro del Folclore.
Dove Mangiare
- Ristorante La Stiva, Via Nissoria, 71
- Ristorante Al Ficodindia, Piazza San Domenico, 1
- Ristorante All'Antica Osteria, Via Carpinati, 34
- Ristorante Bellavista, Viale De Gasperi, 129
- Ristorante Dal Barone, Via Argenta, 8
- Ristorante I Cavaddari, Piazza Bellavista, 5
- Ristorante Il Cavalluccio Marino, Via Argenta, 38
- Ristorante Sole Mare, Viale Jonio, 25
- Trattoria La Curva, Via Nissoria, sn
Teatri
- Teatro Turi Ferro
- Teatro del Folclore
Complessi Bandistici
- Generoso Risi - Città di Acireale
Informazioni Utili
Bibliografia
- G. Rizza, Acireale, in "Enciclopedia dell'Arte Antica", vol. I, (1958)
- S. Rizzo, Acireale: guida storica, monumentale e turistica, Acireale (1977)
- AA. VV., La vegetazione. Acireale:ambiente, cultura e società, Catania (1979)
Memorie Storiche
Il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così descrive il comune:
Acireale, con 22 mila abitanti, capoluogo di distretto, posta alle falde dell'Etna e presso alla riva del mare, in mezzo a fertile territorio, città industriosa e commerciante.
Mentre nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:
Aci Reale - Città marittima nel val Noto. Dista da Catania 10 miglia, da Palermo 130; è al grado 57, 42 di latit. long. 33 22. Popol. 23750, esten. 2490 sal. Si vuole sorta dalle antiche rovine di Xifonia. Il castello si crede fabbricato dal Console romano Aquilio, in tempo che in Sicilia ardeva la guerra servile, onde in onore del console la città fu detta pure Aquila; dall'anno 1521 è stata riconosciuta come città demaniale. Oggi è nell'Intendenza diocesi di Catania. Ha nel suo distretto amenissimo ed abbondante il fiume detto delle Acque Grandi, detto ancora fiume di Aci dal nome del pastorello amante della vezzosa Galatea, il quale sendo ucciso da Polifemo in sua presenza fu cambiato in fiumicello, che si scarica al Capo Xiphonim, ed è oggi detto dei Molini. Vi sono nella città molte fabbriche di forbici e coltelli. Il circuito della città è circa tre miglia. Ha nella sua spiaggia un caricatolo di frumento. Lungo la strada che conduce a Catania si trovano avanzi di un antico bagno con acque termali sulfuree calde: quest'acqua nel tratto del suo cammino per dove passa, lascia il colore dello zolfo nelle pietre e nei fiori. V. Riolo, acque termali pag. 77. Da Biscari viag. ediz. 1816 pag. 25, ci è, che è stata la patria dell'istorico D Anastasio di Aci Cassinese, del Dr. Benedetto Barbagallo commentatore del rito di Sicilia, di Erasmo Sciacca, di Pietro Paolo Platania, di Vincenzo Geremia, di Anselmo Grasso, e di altri letterati.






