GUIDA  Rovigo

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*Monumento a Giacomo Matteotti, statua posta sul Corso del Popolo di fronte ai giardini delle Due Torri
 
*Monumento a Giacomo Matteotti, statua posta sul Corso del Popolo di fronte ai giardini delle Due Torri
 
*Monumento ad Amos Bernini, statua posta nei giardini di via Umberto I
 
*Monumento ad Amos Bernini, statua posta nei giardini di via Umberto I
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==Manifestazioni==
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*La '''Fiera d'Ottobre'''
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:L'istituzione della Fiera risale al 12 agosto '''1482''', quando Rovigo passò sotto il dominio della [[Venezia|Serenissima]]. La data d'inizio fu più volte spostata permettendo ai contadini di raccogliere i frutti della vendemmia e nel '''1595''' fu fissata al 20 ottobre.
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:Le "'''Botteghe'''" erano in mezzo alla piazza e sotto i portici mentre il mercato dei bovini ed equini avveniva nel prato della Fiera fuori '''porta San Francesco'''. Dentro barche ferme in '''Adigetto''' (il cui alveo originale attraversava l'attuale Corso del Popolo) si esponevano i vitelli. Le manifestazioni musicali suscitavano una grande attrazione per le popolazioni polesane e venete, da sempre appasionate per l'opera lirica, che con l'occasione approfittavano del mercato.
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:Nel '''1669''', per favorire il commercio del bestiame fu istituito il '''''Martedì Franco''''', cioè un martedì senza dazi né gabelle. Attualmente il ''Martedì Franco'' normalmente cade il primo martedì dopo il 20 ottobre e segna la fine della Fiera con le bancarelle che per alcuni giorni occupano le vie e le piazze delle città.
  
 
==Musei==
 
==Musei==

Versione delle 12:43, 12 gen 2010

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2012, 2009, 2008

Rovigo è situato in Veneto ed è capoluogo della omonima provincia. Il 26 novembre si festeggia il Patrono, San Bellino.

Confina con i comuni di: Vescovana, Barbona, Anguillara Veneta, Boara Pisani, Arquà Polesine, Villanova del Ghebbo, Villadose, San Martino di Venezze, Pontecchio Polesine, Lusia, Bosaro, Ceregnano, Crespino e Costa di Rovigo.

Indice

Vie e Piazze

Da ricordare Corso del Popolo, Piazza Vittorio Emanuele II dove è situata la sede municipale, Piazza Garibaldi e Piazza XX Settembre dove si erge la Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, detta: "La Rotonda".

Da Vedere

Chiesa della Beata Vergine del Soccorso
Monumento a Giuseppe Garibaldi

Edifici Religiosi

  • Duomo
  • Santuario della Madonna Pellegrina
  • Chiesa della Beata Vergine del Soccorso (comunemente detta La Rotonda)
  • Chiesa di San Bartolomeo Apostolo (comunemente detta di San Bortolo)
  • Chiesa di San Francesco
  • Chiesa del Cristo

Monumenti

  • Corpo di Guardia (comunemente detta La Gran Guardia)
  • Monumento a Garibaldi, statua posta nel mezzo della piazza omonima
  • Monumento a Vittorio Emanuele II, statua posta nel mezzo della piazza omonima
  • Monumento a Giacomo Matteotti, statua posta sul Corso del Popolo di fronte ai giardini delle Due Torri
  • Monumento ad Amos Bernini, statua posta nei giardini di via Umberto I

Manifestazioni

  • La Fiera d'Ottobre
L'istituzione della Fiera risale al 12 agosto 1482, quando Rovigo passò sotto il dominio della Serenissima. La data d'inizio fu più volte spostata permettendo ai contadini di raccogliere i frutti della vendemmia e nel 1595 fu fissata al 20 ottobre.
Le "Botteghe" erano in mezzo alla piazza e sotto i portici mentre il mercato dei bovini ed equini avveniva nel prato della Fiera fuori porta San Francesco. Dentro barche ferme in Adigetto (il cui alveo originale attraversava l'attuale Corso del Popolo) si esponevano i vitelli. Le manifestazioni musicali suscitavano una grande attrazione per le popolazioni polesane e venete, da sempre appasionate per l'opera lirica, che con l'occasione approfittavano del mercato.
Nel 1669, per favorire il commercio del bestiame fu istituito il Martedì Franco, cioè un martedì senza dazi né gabelle. Attualmente il Martedì Franco normalmente cade il primo martedì dopo il 20 ottobre e segna la fine della Fiera con le bancarelle che per alcuni giorni occupano le vie e le piazze delle città.

Musei

  • Museo dei Grandi Fiumi all'antico Monastero degli Olivetani
  • Pinacoteca dell'Accademia dei Concordi a Palazzo Roverella

Teatri

  • Teatro Sociale
  • Teatro Don Bosco
  • Teatro Studio
  • Teatro Duomo
  • Teatro San Bortolo

Impianti Sportivi

  • Polisportiva San Bortolo, Via Enrico Fermi
  • Circolo Tennis Rovigo, Viale Tre Martiri, 24
  • Circolo Tennis Don Bosco, Viale Guglielmo Marconi, 5
  • Stadio Francesco Gabrielli, Viale Tre Martiri, 28
  • Stadio rugbistico comunale Mario Battaglini, Via Alfieri

Giardini e Parchi

  • Giardini delle Due Torri

Lapidi Commemorative

Cesare Battisti

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona Eventi.gif Eventi Icona musei t.gif Musei Icona biblio t.gif Biblioteche Icona asso t.gif Associazioni

Bibliografia

  • Storia di Rovigo e il suo territorio (rist. anast.), Francesco A. Bocchi, Ed. Sardini (1979)
  • Il polesine di Rovigo (rist. anast. Milano, 1861), Francesco A. Bocchi, Ed. Forni
  • Guida di Rovigo, C. Semenzato (1966)
  • Historia dell'origine et antichità di Rovigo (rist. anast. Brescia, 1582), Andrea Nicolio, Ed. Forni
  • Rovigo nella storia e nell'arte, A. Cappellini (1983)

Memorie Storiche

La Guida Storico-Statistica Monumentale dell'Italia e delle Isole (1857) riporta:

Rovigo (Albergo della Posta), città di 10000 abitanti, con mura fiancheggiate da torri, e un forte castello ora volgente a ruina. Si entra in città da sei porte, ed ha una vasta piazza circondata da portici, la quale è ornata da una colonna su cui stava anticamente il leone di S. Marco. Fra le sue chiese degne di osservazione sono: la Сattedrale ed una vasta cappella di forma rotonda esternamente circondata da un portico sostenuto da colonne, ove si venera una imagine della Vergine; l'interno è tappezzato di quadri votivi, che sono la maggior parte della scuola veneziana.

Conta Rovigo varj ragguardevoli edifizj; ha un bel Teatro, detto della Società, costruito da non molto, un Seminario con biblioteca, un Ospedale, diversi istituti di beneficenza, scuole pubbliche ec.; è pure centro di gran commercio di grani.

In Corografia dell'Italia (1834) così viene descritto il comune:

ROVIGO, città principale della prov. del Polesine, traversata dal fiume Adigetto, che è un ramo dell'Adige e che si valica sopra quattro ponti di pietra. È fortificata secondo il metodo antico con mura, torri, bastioni, fosse ed un vecchio castello. Ha nullapiù di un miglio e meno di circonferenza, ma ha de' borghi molto considerevoli, per cui entro e fuori vi si annoverano circa 7,000 abitanti. La fondazione di questa città è incerta, benché da molti s'attribuisca agli Etruschi. Si sa positivamente che anticamente era un borgo chiamato Buonvico, poscia Rodigio, indi Rovigo. Era in allora cinto di paludi, a cui non potevasi arrivare che mediante una diga dalla parte di borea. È alla caduta di Adria, seguita a motivo delle inondazioni, che Rovigo deve il suo ingrandimento, benché altri assicurino, esser ciò avvenuto nell'anno 924 per isfuggire alle barbarie degli Ungheri che appunto in quel epoca presero ed incendiarono Adria. In fatti le più antiche memorie di Rovigo cominciano dal X secolo, poiché nel 970 ne venne fatta menzione di essa come di luogo molto forte, e dall'imperatore Ottone I fu data al marchese Albertazzo d'Este per dote di una sua figliuola. Mentre Rovigo fu dominata dagli Estensi avea un governatore col titolo di vicecomite: sotto ai Veneziani la reggeva un podestà. Al tempo del regno d'Italia fu residenza di un viceprefetto e capoluogo di un distretto di 61,850 abitanti. In allora la città ebbe titolo di ducato, essendone da Napoleone investito il generale Savari.

In oggi è capoluogo della prov. del Polesine, e in tale qualità ottenne il titolo di città regia. Vi risiede un delegato governativo, un tribunale di prima istanza, un'intendenza di finanze ed un ingegnere in capo per le acque: è pure l'ordinaria residenza del vescovo d'Adria. È assai bene fabbricata: ha 6 porte, 12 chiese, un seminario, un ospedale, due orfanotrofii, un monte di pietà, una casa di ricoveri, due teatri ed un'accademia di lettere e scienze. Produsse in fatti molti uomini illustri, come sarebbero Celio Rodigino ed Antonio Riccoboni celebri nella letteratura latina, Gianmaria Avanzi amico del Guarini e del Tasso, ed il marchese Manfredini che fu precettore dei figliuoli del granduca di Toscana Leopoldo di Lorena, e nel 1796 primo ministro del granducato, per cui operò in modo che la Toscana in quell'epoca fosse la sola potenza italiana non in guerra con la repubblica francese. I conti Silvestri hanno una fiorita biblioteca di oltre 36,000 volumi, ed a proprie spese la tengono aperta al pubblico. Rovigo è centro di grosso commercio di cereali, ed il prezzo dei suoi mercati formano ragguaglio nelle estranee contrattazioni. Il territorio, quantunque sabbionoso ed umido, è nulladimeno ubertosissimo di cereali. Nel mese di ottobre, dal 20 al 28, si tiene una fiera alla quale vi concorrono in particolare molti venditori di buoni cavalli del Polesine. Vi è mercato al martedì, giovedì e sabato d'ogni settimana. Sta 24 miglia a borea da Ferrara, 20 ad ostro da Padova e 12 a ponente da Adria, al 9° 27' di long. ed al 45° 3' di lat.. Il distretto di Rovigo è formato da 13 comunità e da circa 32,000 abitanti.