GUIDA Provincia di Torino/Edifici Religiosi
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*I luoghi della fede in [[Provincia di Torino]] sono molteplici e per la loro storia,arte e spiritualità hanno costituito,nel corso dei secoli,sicuri punti di riferimento per poter ritemprare l’anima.Nel particolare si annoverano le : | *I luoghi della fede in [[Provincia di Torino]] sono molteplici e per la loro storia,arte e spiritualità hanno costituito,nel corso dei secoli,sicuri punti di riferimento per poter ritemprare l’anima.Nel particolare si annoverano le : | ||
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Versione delle 16:01, 12 gen 2014
Edifici Religiosi nella Provincia di Torino
- I luoghi della fede in Provincia di Torino sono molteplici e per la loro storia,arte e spiritualità hanno costituito,nel corso dei secoli,sicuri punti di riferimento per poter ritemprare l’anima.Nel particolare si annoverano le :
- 1. Certose : Certosa di Banda ed ex Certosa di Monte Benedetto di Villar Focchiardo ,Certosa Reale di Collegno e Certosa della Losa in Gravere ,tutte ubicate in Valle di Susa .In questa vallata il primo insediamento dei Certosini (risalente alla fine del XII secolo) avvenne in Località Losa (attuale Frazione del Comune di Gravere ) , sulla strada che conduce al Pian del Frais .In questo luogo i monaci non si fermarono a lungo(anche a causa dell’ingerenza della chiesa segusina) e si trasferirono nella zona di Monte Benedetto, a monte di Villar Focchiardo una conca che non si intuisce dal fondo valle e protetta dagli stretti valloni del Torrente Gravio e del Rio Buggia . Questo spostamento segna l’inizio di un decollo economico dell’ente che non conosce tregua per tutto il XIII secolo (grazie anche al privilegio di cui l’Ordine beneficiò sempre da parte di Casa Savoia ed altri Signori del luogo quali i Baratonia di Villar Focchiardo ed i Reano ) :da un tipo di economia quasi elusivamente basata sulla pastorizia si passa ad una economia più agricola con diverse colture,organizzata intorno alle grange.Per quasi trecento anni i monaci abitarono questa Certosa e,successivamente,quando cambiarono gli interessi economici di gestione del territorio,molto ampio,chiesero al Capitolo Generale il permesso di trasferirsi più in basso,a Banda ,ottenendo un rifiuto.Nell’anno 1473 una straordinaria piena del Rio delle Fontane danneggiò gravemente la Certosa,le celle dei monaci furono completamente distrutte e finalmente il Capitolo Generale accordò il trasferimento nella nuova località richiesta.La Certosa di Monte Benedetto divenne così una grangia affidata ad un Procuratore fino alla confisca avvenuta nel periodo Napoleonico (a seguito della soppressione degli Ordini Religiosi).Verso al fine del XVI secolo anche Banda divenne inadeguata per le mutate condizioni delle comunità Certosina e fu abbandonata per la nuova sede di Avigliana ,nel Convento degli Umiliati il cui Ordine era stato soppresso.A causa però della Guerra contro la Francia nell’anno 1630 il convento fu demolito per realizzare dei bastioni a difesa della città e solo dieci anni più tardi i monaci trovarono la sede definitiva nella nuova Certosa Reale di Collegno , fatta edificare dalla Duchessa Cristina di Savoia .Qui conobbero un nuovo periodo di splendore spirituale ed economico tanto che,nell’anno 1829, Re Carlo Felice affidò loro il compito di rivitalizzare il Monastero della Sacra di San Michele,tentativo che venne abbandonato dopo soli tre anni a causa della profonda crisi dell’antica e famosa Abbazia.A Collegno i Monaci restarono sino all’anno 1885 quando venne decretata,per volere Regio,la soppressione di varie comunità religiose e l’alienazione di tutti i loro beni.






