GUIDA Ripatransone
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| − | *Biblioteca dell'Oasi fraterna Paola Gera, Via Michelangelo 3 | + | *Biblioteca dell'Oasi fraterna Paola Gera, Via Michelangelo, 3 |
==Volontariato, Onlus e Associazioni== | ==Volontariato, Onlus e Associazioni== | ||
| − | *Associazione di Volontariato Toni Marconi, Via Emilio Consorti 8 | + | *Associazione di Volontariato Toni Marconi, Via Emilio Consorti, 8 |
*Associazione Scouts Cattolici Italiani, Contrada Sant'Imero | *Associazione Scouts Cattolici Italiani, Contrada Sant'Imero | ||
| − | *AVIS Ripatransone Associazione Polisportiva Dilettantistica, Piazza XX Settembre 1 | + | *AVIS Ripatransone Associazione Polisportiva Dilettantistica, Piazza XX Settembre, 1 |
| − | *Museo della Civiltà Contadina Ed Artigiana, Cripta Chiesa Di San Filippo Snc | + | *Museo della Civiltà Contadina Ed Artigiana, Cripta Chiesa Di San Filippo, Snc |
| − | *Pubblica Assistenza Croce Azzurra Onlus, Via Don A Camei | + | *Pubblica Assistenza Croce Azzurra Onlus, Via Don A Camei, 8 |
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*''Ripatransone sorta dalle rovine di castello etrusco'', L.A. Vicione (1828) | *''Ripatransone sorta dalle rovine di castello etrusco'', L.A. Vicione (1828) | ||
*''Ripatransone, l'aree del Piceno. Guida artistica'', C. Grigioni (1906) | *''Ripatransone, l'aree del Piceno. Guida artistica'', C. Grigioni (1906) | ||
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| + | RIPATRANSONE, antica città negli Stati di [[Roma]], deleg. di [[Fermo]], situata sopra un alto colle, ma che ciò non ostante possiede abbondanti fonti d'acqua. È cinta di mura munite di torri, per cui fu più volte assediata ed ebbe a soffrire non pochi saccheggi. Nel 1199 fu quasi distrutta dal Marcoaldo, signore della Marca Fermana, come pure fu saccheggiata da Sigismondo Malatesta nel 1415, da Francesco Sforza nel 1442 e dai soldati Spagnuoli nel 1515. Nei primi giorni di giugno 1799 divenne preda dei sollevati Abruzzesi, per cui i soldati della divisione francese stabilita in [[Ancona]] ebbero a sostenere non pochi combattimenti prima di potere scacciarli. Tante disavventure, congiunte a varie pestilenze, scemarono la sua popolazione in oggi ridotta a poco più di 5,000 abitanti. | ||
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| + | La sede vescovile eretta venne dal papa Pio V. Racchiude nel suo ricinto quattro antichi castelli in oggi chiamati Quartieri. Sovente nei dintorni trovansi iscrizioni lapidarie ed antichità d'ogni genere, fra le quali, certe grosse anella di bronzo di varia grandezza e forma, con sei nodi o uovoli, che si rinvengono unitamente ai cadaveri negli avelli. Di esse se ne trova in tanta quantità che molte case se ne servono per battitoio alle imposte delle loro porte. Sopra di esse molto scrisse il P. Paciaudi, senza però aver accontentato i lettori intorno all'uso che ne facessero gli antichi. | ||
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| + | Si respira in questa città un'aria molto sana, e le derrate del proprio territorio, consistenti in vini, olii, seta e lane, sono trasportate ai vicini ancoraggi di Grottamare, di Marano e di Sanbenedetto per essere spedite alle principali scale dell'Adriatico: a quest'effetto vi si tengono in ogni anno quattro fiere molto frequentate, cioè ai 10 maggio, 24 giugno; 22 luglio e 4 ottobre, oltre ai due ebdomadali mercati al sabato ed al mercoledì. La giurisdizioue episcopale di questa città si estende nel regno delle Duesicilie, per cui risiede in Colonella un vicario generale. È patria di molti uomini illustri, fra i quali Lorenzo Condivi, bibliotecario di Enrico III, e di Ascanio Condivi, allievo del Buonarroti e scrittore della biografia di quel sommo artista. | ||
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| + | Il colle su cui poggia questa città è circondato da ubertosa pianura, e sta 10 miglia a libeccio da Fermo, 13 a greco da Ascoli ed 8 ad ostro dall'Adriatico, all'11° 25' di long. e al 43° 00' di lat., 1637 piedi superiormente alle acque del mare, misura presa dal campanile della chiesa di san Francesco. | ||
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Versione delle 18:57, 15 ago 2009
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Ripatransone è situato nelle Marche nella Provincia di Ascoli Piceno. Il 22 luglio si festeggia il Patrono, Santa Maria Maddalena. Tra gli edifici religiosi: Cattedrale; Chiesa di Santa Maria della Petrella (XV secolo). Da Vedere: Palazzo del Podestà (XIV secolo).
Confina con i comuni di: Offida, Massignano, Grottammare, Acquaviva Picena, Cupra Marittima, Carassai, Montefiore dell'Aso e Cossignano.
Indice |
Biblioteche
- Archivio capitolare della Cattedrale, Piazza Condivi
- Archivio privato famiglia Cellini, Via Garibaldi, 6
- Biblioteca Comunale Aldo Gabrielli, Piazza Donna Bianca
- Biblioteca del Seminario vescovile, Corso V. Emanuele, 97
- Biblioteca dell'Oasi fraterna Paola Gera, Via Michelangelo, 3
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione di Volontariato Toni Marconi, Via Emilio Consorti, 8
- Associazione Scouts Cattolici Italiani, Contrada Sant'Imero
- AVIS Ripatransone Associazione Polisportiva Dilettantistica, Piazza XX Settembre, 1
- Museo della Civiltà Contadina Ed Artigiana, Cripta Chiesa Di San Filippo, Snc
- Pubblica Assistenza Croce Azzurra Onlus, Via Don A Camei, 8
Complessi Bandistici
- Banda Città di Ripatransone
Informazioni Utili
Bibliografia
- Ripatransone sorta dalle rovine di castello etrusco, L.A. Vicione (1828)
- Ripatransone, l'aree del Piceno. Guida artistica, C. Grigioni (1906)
Memorie Storiche
In Corografia dell'Italia (1834) così viene descritto il comune:
RIPATRANSONE, antica città negli Stati di Roma, deleg. di Fermo, situata sopra un alto colle, ma che ciò non ostante possiede abbondanti fonti d'acqua. È cinta di mura munite di torri, per cui fu più volte assediata ed ebbe a soffrire non pochi saccheggi. Nel 1199 fu quasi distrutta dal Marcoaldo, signore della Marca Fermana, come pure fu saccheggiata da Sigismondo Malatesta nel 1415, da Francesco Sforza nel 1442 e dai soldati Spagnuoli nel 1515. Nei primi giorni di giugno 1799 divenne preda dei sollevati Abruzzesi, per cui i soldati della divisione francese stabilita in Ancona ebbero a sostenere non pochi combattimenti prima di potere scacciarli. Tante disavventure, congiunte a varie pestilenze, scemarono la sua popolazione in oggi ridotta a poco più di 5,000 abitanti.
La sede vescovile eretta venne dal papa Pio V. Racchiude nel suo ricinto quattro antichi castelli in oggi chiamati Quartieri. Sovente nei dintorni trovansi iscrizioni lapidarie ed antichità d'ogni genere, fra le quali, certe grosse anella di bronzo di varia grandezza e forma, con sei nodi o uovoli, che si rinvengono unitamente ai cadaveri negli avelli. Di esse se ne trova in tanta quantità che molte case se ne servono per battitoio alle imposte delle loro porte. Sopra di esse molto scrisse il P. Paciaudi, senza però aver accontentato i lettori intorno all'uso che ne facessero gli antichi.
Si respira in questa città un'aria molto sana, e le derrate del proprio territorio, consistenti in vini, olii, seta e lane, sono trasportate ai vicini ancoraggi di Grottamare, di Marano e di Sanbenedetto per essere spedite alle principali scale dell'Adriatico: a quest'effetto vi si tengono in ogni anno quattro fiere molto frequentate, cioè ai 10 maggio, 24 giugno; 22 luglio e 4 ottobre, oltre ai due ebdomadali mercati al sabato ed al mercoledì. La giurisdizioue episcopale di questa città si estende nel regno delle Duesicilie, per cui risiede in Colonella un vicario generale. È patria di molti uomini illustri, fra i quali Lorenzo Condivi, bibliotecario di Enrico III, e di Ascanio Condivi, allievo del Buonarroti e scrittore della biografia di quel sommo artista.
Il colle su cui poggia questa città è circondato da ubertosa pianura, e sta 10 miglia a libeccio da Fermo, 13 a greco da Ascoli ed 8 ad ostro dall'Adriatico, all'11° 25' di long. e al 43° 00' di lat., 1637 piedi superiormente alle acque del mare, misura presa dal campanile della chiesa di san Francesco.






