GUIDA Mirandola
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| − | *Associazione Culturale Khorovod per la Danza, Via Circonvallazione 53 | + | *Associazione Culturale Khorovod per la Danza, Via Circonvallazione, 53 |
| − | *Associazione Hesed, Via Pico | + | *Associazione Hesed, Via Pico, 94 |
| − | *Associazione Malati Oncologici Nove Comuni Modenesi Area Nord Onlus, Via Fogazzaro | + | *Associazione Malati Oncologici Nove Comuni Modenesi Area Nord Onlus, Via Fogazzaro, 1 |
| − | *Associazione Sostegno Demenze Alzheimer Mirandola, Via Castelfidardo 40 | + | *Associazione Sostegno Demenze Alzheimer Mirandola, Via Castelfidardo, 40 |
| − | *Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva G. Pico, Via Dorando Pietri 13/15 | + | *Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva G. Pico, Via Dorando Pietri, 13/15 |
| − | *Associazione Volontari Ospedalieri A. V. O., Via Fogazzaro 1 - c/o Ospedale | + | *Associazione Volontari Ospedalieri A. V. O., Via Fogazzaro, 1 - c/o Ospedale |
| − | *Consiglio Centrale San Vincenzo, Via Mazzone 17 | + | *Consiglio Centrale San Vincenzo, Via Mazzone, 17 |
| − | *Isola del Vagabondo, Via Mazzone 54 | + | *Isola del Vagabondo, Via Mazzone, 54 |
| − | *La Nostra Mirandola, Viale | + | *La Nostra Mirandola, Viale Italia, 101 |
| − | *La Zerla Società Cooperativa Sociale, Via G.Pico 90 | + | *La Zerla Società Cooperativa Sociale, Via G.Pico, 90 |
| − | *Porta Aperta - Mirandola, Via S Faustino 130 | + | *Porta Aperta - Mirandola, Via S Faustino, 130 |
| − | *Scuola Materna Don Riccardo Adani, Viale Liberta 2 | + | *Scuola Materna Don Riccardo Adani, Viale Liberta, 2 |
==Complessi Bandistici== | ==Complessi Bandistici== | ||
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| + | In [[Libri/Corografia dell'Italia]] ('''1833''') così viene descritto il comune: | ||
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| + | MIRANDOLA, città di [[Lombardia]], con titolo di ducato, il quale per 396 anni appartenne alla famiglia Pico. E' posta fra i territorii di [[Mantova]] e di [[Modena]], 40 miglia a scirocco da [[Milano]], 24 a ponente da [[Ferrara]], 20 a maestro da Mantova, e 21 a libeccio da Modena. Nel 1460 fu circondata di nuove mura da Gian. Franceso Pico, padre del celebre letterato Giovanni, quivi nato nel 1465. Nel 1510 era presidiata dai Francesi protettori di ''Lodovico Pico'', allorché il papa ''Giulio II'', cui bolliva il sangue nelle vene, a malgrado della sua età ottagenaria, ebbe voglia di personalmente combattere contro soldati che aveano sbigottita l'Italia. Postovi l'assedio nel cuore dell'inverno, scordandosi del suo carattere, dirigeva gli approcci coll'elmo in testa, e presala d'assalto, fecesi a traverso la breccia entro portare sopra gli scudi. Nel 1703 i Gallispani quivi vennero sconfitti dagli Imperiali. I Francesi la presero nel 1705 e la incendiarono, ma ne furono iscacciati nel 1707; la ripreser poi nel 1735. L'imp. Carlo VI la vendette al duca di Modena, dichiarando reo di fellonia ''Francesco Pico'', che nella guerra chiamata della Successione avea preso partito per i Gallispani. Quella illustre famiglia contava quattro secoli di sovranità e 19 principi, dei quali l'anzidetto, che fu l'ultimo, mori a Madrid nel 1745, occupando la carica di granscudiere di Filippo V. Di quella stessa famiglia fu quel ''Giovanni'', portento di erudizione, di dottrina e di memoria, sopra cui la storia ha versate tante lodi. | ||
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| + | La Mirandola è bella per l'ampiezza e spartimento delle contrade; il duomo ed il palazzo dei sovrani Pico potrebbero primeggiare in qualunque città. Di singolare costruzione è l'ospedale e la chiesa del Gesù. Dopo il 29 settembre si tiene fiera di 3 giorni. La filatura della seta, della lana e del lino è quivi assai attiva. Vi si annoverano poco più di 3,200 abitanti, i quali onoransi di avere avuto per concittadini, un Bernardi vescovo di [[Caserta]], autore di opere classiche sul duello, il quale pure fece sorgere uno scisma nella logica del Peripato; Giambattista Susio, filosofo, poeta e medico del secolo XVI, ed il conte Giuseppe Luosi, che occupò le primarie cariche della repubblica Cisalpina e del regno d'Italia. | ||
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Mirandola è situato nell'Emilia-Romagna, ai confini con la Lombardia, nella Provincia di Modena. Il 16 maggio si festeggia il Patrono, San Possidonio.
Confina con i comuni di: San Giovanni del Dosso, Sermide, Poggio Rusco, San Possidonio, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Medolla e Bondeno.
Indice |
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via F. Montanari, 5
Teatri
- Teatro Nuovo, Piazza Costituente, 72
Volontariato, Onlus e Associazioni
- A.V.P.A. Croce Blu Mirandola, Via Cavour, 3/A
- Amici del Fegato Onlus, Via Mazzone, 3a Int 3
- Associazione Culturale Khorovod per la Danza, Via Circonvallazione, 53
- Associazione Hesed, Via Pico, 94
- Associazione Malati Oncologici Nove Comuni Modenesi Area Nord Onlus, Via Fogazzaro, 1
- Associazione Sostegno Demenze Alzheimer Mirandola, Via Castelfidardo, 40
- Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva G. Pico, Via Dorando Pietri, 13/15
- Associazione Volontari Ospedalieri A. V. O., Via Fogazzaro, 1 - c/o Ospedale
- Consiglio Centrale San Vincenzo, Via Mazzone, 17
- Isola del Vagabondo, Via Mazzone, 54
- La Nostra Mirandola, Viale Italia, 101
- La Zerla Società Cooperativa Sociale, Via G.Pico, 90
- Porta Aperta - Mirandola, Via S Faustino, 130
- Scuola Materna Don Riccardo Adani, Viale Liberta, 2
Complessi Bandistici
- Associazione Filarmonica Cittadina G. Andreoli
Bibliografia
- Guida storica e artistica della Mirandola e dintorni, V. Cappi (1981)
- Mirandola. 30 secoli di storia, G. Morselli (1976)
- Chiese della Mirandola, G. Grana (1981)
Memorie Storiche
In Corografia dell'Italia (1833) così viene descritto il comune:
MIRANDOLA, città di Lombardia, con titolo di ducato, il quale per 396 anni appartenne alla famiglia Pico. E' posta fra i territorii di Mantova e di Modena, 40 miglia a scirocco da Milano, 24 a ponente da Ferrara, 20 a maestro da Mantova, e 21 a libeccio da Modena. Nel 1460 fu circondata di nuove mura da Gian. Franceso Pico, padre del celebre letterato Giovanni, quivi nato nel 1465. Nel 1510 era presidiata dai Francesi protettori di Lodovico Pico, allorché il papa Giulio II, cui bolliva il sangue nelle vene, a malgrado della sua età ottagenaria, ebbe voglia di personalmente combattere contro soldati che aveano sbigottita l'Italia. Postovi l'assedio nel cuore dell'inverno, scordandosi del suo carattere, dirigeva gli approcci coll'elmo in testa, e presala d'assalto, fecesi a traverso la breccia entro portare sopra gli scudi. Nel 1703 i Gallispani quivi vennero sconfitti dagli Imperiali. I Francesi la presero nel 1705 e la incendiarono, ma ne furono iscacciati nel 1707; la ripreser poi nel 1735. L'imp. Carlo VI la vendette al duca di Modena, dichiarando reo di fellonia Francesco Pico, che nella guerra chiamata della Successione avea preso partito per i Gallispani. Quella illustre famiglia contava quattro secoli di sovranità e 19 principi, dei quali l'anzidetto, che fu l'ultimo, mori a Madrid nel 1745, occupando la carica di granscudiere di Filippo V. Di quella stessa famiglia fu quel Giovanni, portento di erudizione, di dottrina e di memoria, sopra cui la storia ha versate tante lodi.
La Mirandola è bella per l'ampiezza e spartimento delle contrade; il duomo ed il palazzo dei sovrani Pico potrebbero primeggiare in qualunque città. Di singolare costruzione è l'ospedale e la chiesa del Gesù. Dopo il 29 settembre si tiene fiera di 3 giorni. La filatura della seta, della lana e del lino è quivi assai attiva. Vi si annoverano poco più di 3,200 abitanti, i quali onoransi di avere avuto per concittadini, un Bernardi vescovo di Caserta, autore di opere classiche sul duello, il quale pure fece sorgere uno scisma nella logica del Peripato; Giambattista Susio, filosofo, poeta e medico del secolo XVI, ed il conte Giuseppe Luosi, che occupò le primarie cariche della repubblica Cisalpina e del regno d'Italia.






