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Foto Ragusa: 2012, 2009, 2008 |
Ragusa è situato nella Sicilia ed è capoluogo della omonima provincia.
Confina con i comuni di: Modica, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Monterosso Almo, Santa Croce Camerina, Scicli, Vittoria e Rosolini.
Ragusa Ibla e tutte Le città barocche della Val di Noto sono Patrimonio dell'Umanità, parte della prestigiosa lista dei Siti UNESCO.
Indice |
Da Vedere
- Castello di Donnafugata
- Palazzo Cosentini
Edifici Religiosi
- Cattedrale di San Giovanni Battista XVII secolo
- Duomo di San Giorgio
- Chiesa di San Filippo Neri
- Chiesa di San Francesco all' Immacolata
- Chiesa di San Giuseppe
- Chiesa e Convento di Santa Maria del Gesù
- Chiesa di Santa Maria dell'Itria
- Chiesa di Santa Maria delle Scale
- Chiesa del Purgatorio
Dove Mangiare
- La Nuova Rusticana, Via XXV Aprile, 68
- Ristorante Da Candida, Via Valverde, 95
- La Ciotola, Via Archimede, 23
Pasticcerie e Gelaterie
- Pasticceria Di Pasquale, Corso Vittorio Veneto, 104 [1]
- Fondata nel 1950 è situata nel centro storico di Ragusa, nei pressi della Cattedrale di San Giovanni
Complessi Bandistici
- San Giorgio Città di Ragusa
Informazioni Utili
Lapidi Commemorative
- Lapide in memoria delle vittime del fascismo in Piazza S. Giovanni
- Lapide sulla Cattedrale di S. Giovanni Battista
- Lapide latina sulla Cattedrale di S. Giovanni Battista
- Lapide con la lettera di Giuseppe Mazzini in Piazza S. Giovanni
- Lapide sul Municipio in Corso Italia
- Lapide per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia in Corso Italia, sul Municipio
- Lapide ai martiri delle foibe in Corso Italia, sul Municipio
- Lapide al milite ignoto in Corso Italia, sul Municipio
- Lapide a tutti i caduti in Corso Italia, sul Municipio
- Lapide per il 40° anniversario dalla liberazione in Corso Italia, sul Municipio
- Lapide a Francesco de Stefano in Corso Italia
- Lapide a Luciano Nicastro in via Cav. Francesco de Stefano
- Lapide a Giovanni Bocchieri sulla casa natale
- Lapidi a Maria Paternò Arezzo sul palazzo omonimo
- Lapidi ai giardini iblei
Bibliografia
- Ragusa e dintorni. Ediz. italiana e inglese, Giuseppe Iacono - Marco Iacono (2002)
- Ragusa, Modica, Scicli. Patrimonio dell'umanità, Giuseppe Iacono (2003)
- Ragusa barocca, G. Gangi (1982)
- La cattedrale di Ragusa, R. Filosto (1964)
- Ragusa. La Quinta Repubblica Marinara, Giacomo Scotti, Lint Editoriale Associati (2006)
- Ragusa, Giuseppe Leone - P. Luigi Cervellati, Ed. Leopardi Bruno (1997)
- Ragusa nel tempo, Giorgio Flaccavento - Paolo Nifosì - Marco R. Nobile, Ed. Editalia (1997)
- Museo archeologico regionale di Ragusa, Giovanni Di Stefano - Paola Pelegatti, Ed. Novecento (1995)
Memorie Storiche
Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:
Ragusa - Capo circondario nel val di Noto e sua intend. distr. di Modica, dioc di Siracusa, dista 12 m. dal mar Africano, 24 da Noto e 120, da Palermo Pop. 24600, terr. sal. 25500. Esporta grano, orzo, vino, carrube lino e caci.
Furono di Ragusa il grande astronomo del XVI sec. Gio. Battista Odierna mollo celebrato in tutta Italia; il giureconsulto Antonio Cannezio tanto noto nel foro di Sicilia; Carlo Belleo de' conventuali di S. Francesco, prof di matematica in Padova nel 1575; Teodoro Belleo celebre medico e prof. dell'Università di Padova nel XVII sec; Giuseppe Moria Morquez regio storico greco di Filippo IV; il medico Gio Antonio Serofano; il giureconsulto Gio. Antonio Joppolo che fu reggente nella Spagna; Carlo Tommasi teatino tanto chiaro in Roma.
Mentre il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così descrive il comune:
Ragusa, con 22 mila abitanti, posta sopra alta collina, con nobili edificj e belle strade, con fertile territorio, abbondante di ottimi pascoli, e produttivo di cereali, legumi, olio, vino, di cui fa grande commercio.
In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:
RAGUSA o RAGUSI, città di Sicilia, pror. di Siracusa, dist. di Modica, capoluogo di cantone , situata presso la destra riva di un picciol fiume, chiamato egualmente Ragusa, il quale poco dopo gettasi nel mare Ionio. Vi si annoverano quasi 20,000 abitanti , molto attivi ed industriosi. Vi sono varie fabbriche di pannilani e tessitorìe di bambagia. I suoi dintorni abbondano di ubertosi pascoli, pei quali si fanno burri e casci di ottima qualità. Vi si allevano pure cavalli e muli , e si commercia di vini, olii, cereali e lini. Fu patria dello storiografo Giuseppe Marquezo, dell1 astronomo Odierna e di Teodoro Belleo, professore di medicina nell'università di Padova. Fu occupata dai Maomettani Aglabiti nell'anno 848. Sta 4 miglia a maestro da Modica e 30 a libeccio da Siracusa.