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Foto Agerola:
2012, 2009, 2008

Agerola è situato in Campania in Provincia di Napoli. Il 17 gennaio si festeggia il Patrono, Sant'Antonio Abate. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Matteo Apostolo; Chiesa di San Pietro; Chiesa di Tutti i Santi. Da Vedere: Parco "Colonia Montana" (in frazione San Lazzaro).

Confina con i comuni di: Gragnano, Pimonte, Furore, Positano, Praiano, Scala e Amalfi.

Indice

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Storia

La città di Agerola solo il 20 febbraio 1846, tramite Decreto regio, è entrata a far parte della provincia di Napoli, appartenendo prima al comune di Salerno.

Il termine Agerola deriva da ager, campo, territorio fertile e ricco di sole.

Fondata nel III secolo a.C. da profughi picentini, divenne, in seguito, dominio romano. Di questa città se ne parla, per la prima volta, in un documento del XII secolo in cui è messo per iscritto il passaggio territoriale di Agerola da Federico II, re di Sicilia, al Demanio regio. Passò, poi, nelle mani degli Angioini ma fu donata al milite Landolfo d'Aquino che, attuando uno stato di vassallaggio, non fu ben visto dai cittadini. Lo successe Ugone di Sully che, salito al trono, lo restituì agli Angioini.

Il Re Roberto d'Angiò diede, allora, in dono la città al napoletano Filippo Falconiero, senza alcun vassallaggio, dominando fino al 1343, anno in cui Agerola entrò nella provincia amalfitana.

Una lunga serie di controversie hanno caratterizzato questa città: brigantaggio, la lotta tra Ferdinando I d'Aragona e il duca Giovanni d'Angiò, la dominazione spagnola, che decretarono la sua decadenza. La situazione continuò a peggiorare fino al 1714 con il Trattato di Rastadt che segnò l'avvento degli austriaci che dominarono fino al 1734, data dell'arrivo dei Borboni.

Da questo momento in poi la situazione sembrò migliorare, ripresero i mercati, scomparve il brigantaggio, e fu ristabilito un equilibrio amministrativo. Nel 1815, essendo Agerola un grosso centro di produzione, alcune figure rilevanti in ambito civile aderirono alla fondazione della Repubblica partenopea iniziata nel 1799. Ma non tutti erano d'accordo e a causa di ciò si crearono delle società segrete, fra cui quella di Flavio Gioia e Salvatore Avitabile.

Altra personalità rilevante è Paolo Avitabile che, nel 1846, volle il passaggio della città di Agerola dal comune di Salerno al comune di Napoli.

Purtroppo dopo l'Unità d'Italia, con l'abolizione delle barriere alla dogana, riprese il brigantaggio.

Vie e Piazze

In Via Generale Narsete è situato il Municipio.

Ricordiamo tra le principali vie, Via Antonio Coppola e Via Sant'Antonio Abate su cui si affaccia la Villa Comunale.

In frazione San Lazzaro si trova il Castello Lauritano che risale al XI secolo e fu voluto dalla Repubblica Amalfitana. Inizialmente fu costruito per avvistare le navi dei pirati. E' a pianta quadrangolare ma ben poco resta dell'originario edificio. Importante ricordare che fu edificato con pietra calcarea a malta, come i muretti che si trovano negli orti dei contadini. La veduta dal Castello, che si trova a strapiombo sul mare, è una delle più belle della Costiera Amalfitana.

Attività Economiche

L'economia di Agerola è il turismo legato all'aria sana e all'adiacenza al mare. La caratteristica di questa città è la mucca agerolese che ha portato alla produzione di buon latte e alla nascita di un'industria casearia conosciuta in tutta Italia.

Da sempre Agerola è stato luogo di commerci e produzioni: imbarcazioni, ceramica per stoviglie, essenze, lavorazione del cotone e della lana, diventando un importante centro tessile.

Tuttavia, dopo il 1860, con l'abbattimento delle barriere doganali, le attività tessili non riuscirono a resistere alla concorrenza e fallirono. Solo dal 1950 in poi Agerola è riuscita a riprendersi, grazie soprattutto al turismo e alla lavorazione di abiti noti come abiti di Positano.

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Piazza Municipio, 5

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Confraternita di Misericordia di Agerola, Via Antonio Coppola, 98
  • Per Te Con Te - Tagliafierro Pietro - Onlus, Via Delle Sorgenti, 57
  • Pro Loco di Agerola "La Piccola Svizzera Napoletana", Piazza Paolo Capasso, 7

Informazioni utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona church t.gif Edifici Religiosi Icona Eventi.gif Eventi Icona dinner t.gif Dove Mangiare Icona sport t.gif Impianti Sportivi

Bibliografia

  • Recuperi e restauri ad Agerola, Ed. Longobardi (1990)
  • Agerola, la Svizzera napoletana, A. Apuzzo (1964)

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

AGEROLA o AIEROLA, borgo del regno delle Due Sicilie, prov. di Principato Citeriore, distretto di Salerno, sopra un alto colle, per cui, oltre al fruire d' un aere salubre, ha l' amena veduta verso ostro del golfo di Salerno e verso maestro di quello di Napoli. Il monte Canutario gli sta a libeccio, ed il Toro verso greco. Vi si annoverano circa duemila abitanti. I suoi dintorni sono feraci di vini squisiti, di ottimi ogli, grassi pascoli e di quasi ogni sorta di piante fruttifere. Sta 10 miglia a libeccio da Salerno, 2 a scirocco da Vico e 5 a greco da Sorrento.

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