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Foto Anfo: 2012, 2009, 2008 |
Anfo è situato in Lombardia in Provincia di Brescia. Il 29 giugno si festeggia il Patrono, SS. Pietro e Paolo.
Confina con i comuni di: Idro, Lavenone e Bagolino.
Indice |
Ritratto della Città
Circa 360 residenti abitavano la città nel XVI secolo e le loro attività prevalenti erano l'agricoltura e la produzione di vino. Tuttavia i campi, divisi in otto circondari, erano coltivabili solo per cinque mesi all'anno.
Purtroppo la città non godeva di nessun diritto sul Lago d'Idro, i cui "proprietari" erano gli abitanti dell'omonimo comune. Tuttavia gli anfesi lasciavano in custodia al lago alcune imbarcazioni che utilizzavano per il trasporto di prodotti dei loro campi. Ciò comportò una diatriba tra i due comuni: l'uno, posto alla destra del lago e del fiume Chiese, sostenuto dai Rettori di Brescia; l'altro, alla sinistra, appoggiato dal Provveditore veneto di Salò. La città però riuscì a garantirsi il diritto di navigazione a partire dal 1539, ma fu soltanto il 10 ottobre 1579, grazie al conte Lodovico Calini, che si arrivò ad un compromesso tra le fazioni, in nome della pace e del buon vivere.
In seguito a ciò la famiglia dei Lodroni fornì ad Anfo una nave e fece scavare un lungo canale che collegava il porto di Camerella a quello di Bondone per il trasporto di merci. In realtà non si sa bene quali fossero i contatti tra la famiglia e la città, si sa soltanto che i Londrone sfruttarono sempre la situazione a loro vantaggio per espandere il loro dominio anche al di là del fiume.
Durante il XVI secolo, gli avvenimenti politici avvicinarono la potenza imperiale ai conti di Londrone, che chiesero al Doge la possibilità di gestire i forni del ferro e la vena di Collio, richieste che non ebbero esito positivo. Tali forni furono, poi, nel 1568, venduti alla famiglia Londrone prima che si deteriorassero totalmente, in modo da ricostruirli e riutilizzarli.
Una delle caratteristiche di Anfo era che il primo giorno di gennaio, in Piazza Belvedere, venivano eletti il notaio, i consiglieri, il console e il massaro che si alternavano poi per ogni due mesi nelle diverse cariche. Inoltre, secondo l'usanza, in chiesa non si poteva restare fuori durante la funzione, né sostare vicino alle acquasantiere o bestemmiare.
La città deve la sua fortuna alla Rocca, struttura militare di circa 50 ettari di rocce che affacciano sul lago, presente sul territorio già prima del 1400 e ricostruita dalla città di Venezia intorno al 1450, per poi essere ristrutturata ancora una volta da Napoleone Bonaparte durante il 1800.
Da Vedere
- Casa Liberini
- Si caratterizza per un affresco che risale al 1400 e che raffigura la Madonna con il Bambino, con in mano un uccellino.
- Santuario di Santa Petronilla
- Probabilmente eretto nel Cinquecento, ha subito una serie di saccheggi nel corso dei secoli che hanno portato a lavori di ristrutturazione. Rilevante è la pala della Madonna con il Bambino, due angeli e due santi in ginocchio.
- Chiesa Parrocchiale Santi Pietro e Paolo
- Costruita nel Quattrocento, è stata rimaneggiata più volte e nell’Ottocento fu decorata internamente. Presenta una serie di opere di artisti lombardi.
Dove Mangiare
- Ristorante Imbarcadero, Via Rimembranza, 12 Telefono: 0365-800007
- Trattoria La Lanterna, Via Roma, 16 Telefono: 0365-809244
Dove Dormire
- Albergo Al Lago, Via Lago, 10 Telefono: 0365-809026
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Caduti, 32
Lapidi Commemorative
- Lapide all'episodio della ferita di Garibaldi
- Lapide sulla casa dove fu curato Garibaldi
- Lapidi Monumento Ossario di Monte Suello
Informazioni Utili
Bibliografia
- Statuti rurali di Anfo, Darfo e Darzo dei secoli XV-XVI, Ugo Vaglia (1969)