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Foto Arluno: 2012, 2009, 2008 |
Arluno è situato in Lombardia in Provincia di Milano. Il 29 giugno si festeggia il Patrono, SS. Pietro e Paolo.
Confina con i comuni di: Ossona, Parabiago, Pogliano Milanese, Nerviano, Casorezzo, Vanzago, Vittuone, Sedriano e Santo Stefano Ticino.
Il comune fa parte del Parco del Roccolo.[1]
E' gemellata con la città argentina di San Justo.
Indice |
Ritratto della Città
Non vi è accordo sull'origine del nome della città. Forse è un nome celtico. O più probabilmente romano. O ancora potrebbe essere il soprannome di una importante famiglia del posto. L'ipotesi più accreditata è però un'altra, molto più poetica: l'ispirazione all'"ara lunis", un altare della luna che in epoca romana doveva essere venerato in quei luoghi.
Del resto, ne è prova anche l'adozione nello stemma comunale di una falce di luna in fase "montante", incorniciata tra due ali dispiegate.
La presenza dei romani è stata confermata anche dal ritrovamento, nel 1951, di qualche centinaio di monete di rame del II secolo, oltre a frammenti di vasi cinerari.
L'effervescenza del Rinascimento coinvolge Arluno nell'istituzione, da parte della famiglia Litta, del "Bruett". Il Broletto fungeva da nucleo commerciale ed amministrativo del piccolo centro.
Da sempre terra di artigiani e lavoratori della terra, Arluno trae benefici e dolori dalla sua prossimità con Milano. Incisivo fu il contributo dato alla Lega dei Comuni nella vittoria contro Federico Barbarossa a Legnano, anche se in un primo tempo si era schierata dalla parte dell'imperatore.
Arluno ha avuto in passato il pregio di ospitare influenti famiglie (come i Castiglioni, i Brasca Visconti, i Pallavicini) che le hanno conferito di riflesso una certa importanza politica. Con l'avvento della dominazione spagnola del Seicento la città fu battuta all'asta e per 4600 lire imperiali se la aggiudicò il marchese Giovanni Pozzobonelli, primo feudatario di Arluno.
Nel 1783 muore l'ultimo dei Pozzobonelli, il cardinale Giuseppe, legato ad Arluno per avervi fatto costruire, nel 1775, la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Paolo. In seguito la città visse il dominio dei francesi e poi degli austriaci fino all'unità d'Italia.
Proprio nella prima metà del 1800 avviarono la loro attività le filande per la lavorazione della seta e del cotone. Questo pezzo di storia e identità del paese viene tuttora salvaguardato dall'istituzione del Polo Culturale "Le Filande", che oltre ad Arluno comprende altri 10 comuni.
Da Vedere
- Chiesa Santi Pietro e Paolo.
- Fu costruita tra il 1762 ed il 1769 su ordine del cardinale Giuseppe Pozzobonelli.
- Anticamente la costruzione prevedeva anche un ossario, che fu demolito insieme al vecchio campanile e sostituito nel 1852 da quello attuale. All'interno vi sono molte opere settecentesche, come l'altare maggiore intagliato in legno, i due confessionali, l'armadio della sacrestia, la statua raffigurante la Vergine del Rosario e le due tele di Sant'Anna e San Carlo. Del secolo successivo sono i due affreschi ai lati dell'altare maggiore, opera del pittore Gaetano Barabini. L'affresco della cupola, invece, porta la firma di due pittori arlunesi: i fratelli Gambini.
- Palazzo Pozzobonelli.
- Fu costruito alla fine del Settecento dall'omonima famiglia, prima feudataria del borgo. In seguito divenne proprietà dei Radice Fossati e infine dei Dell'Acqua.
- La pianta del palazzo è ad U, di forme e lineamenti molto semplici. Di rilievo il grande portale che apre sull'ingresso voltato "a botte", una meridiana affrescata ed una torretta belvedere che in passato aveva la funzione di piccionaia. Il giardino pubblico di fronte al palazzo è quello che resta dell'antico parco.
- Collegio delle Figlie del Sacro Cuore.
- Degno di nota il suo quadriportico interno a 44 colonne.
Manifestazioni
- Palio delle contrade. Si tiene a settembre e consiste in una disfida coreografica ed una corsa a staffetta, con l'assegnazione dell'ambito gonfalone.
- Sagra della Buseca. Si tiene durante la Fiera di Settembre e consiste nella degustazione di tipiche ricette di trippa.
- Festa dei Santi Pietro e Paolo. 29 giugno.
- Festa di San Giovanni Bosco. Ultima domenica di gennaio.
- Festa di Maria Ausiliatrice. Ultima domenica di maggio.
Curiosità
- Cittadino illustre di Arluno fu il dottor Cesare Castiglioni, fondatore e primo presidente della Croce Rossa Italiana.
- Villa Marliani (Taroni) fu scelta come soggiorno di relax da un ospite certamente non comune: il poeta Giuseppe Parini.
- A Palazzo Pozzobonelli, ospite del conte Luigi Porro-Lambertenghi, svolse il suo incarico di precettore Silvio Pellico.
Dove Mangiare
- Ristorante Al Casel D'Arlugn, Via Adua, 25/B
- Ristorante Avantgarde, Via Dante, 4
- Ristorante Delle Cave, Via Turbigo, 55
- Ristorante La Poglianasca, Via San Carlo, 7
- Ristorante Vecchia Arluno, Via Della Filanda, 17
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Villoresi, 20
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Apogeo 2 - Società Cooperativa Sociale - Onlus, Via San Carlo, 11
- Asilo Infantile di Carità, Via Marconi, 36
- Associazione Volontari Italiani del Sangue, Via Villoresi, 20
- Comitato Volontario di Pronto Soccorso di Arluno, Via Roma, 60
- Vengo Anch'Io, Via Roma, 60
Complessi Bandistici
- Corpo Bandistico Arlunese
Informazioni Utili
Come Arrivare Impianti Sportivi
Memorie Storiche
Il libro Antiquario della Diocesi di Milano (1828) così riporta:
ARLUNO, così denominato, pretendesi, dagli antichi Aruleni, dei quali era una villa deliziosa e celebre per ogni sorta di frutti. La chiesa bellissima parrocchiale dedicata a s. Pietro, vi fu fabbricata dall'eminentissimo cardinale Pozzobonelli, nostro arcivescovo, e consecrata nel settembre del 1775. Lo stesso cardinale arcivescovo v'istituì pure una coadjutoria mercenaria per sussidio del parroco, e coll'obbligo della scuola a favore de' poveri fanciulli, avendo investito del diritto di nomina a questa coadjutoria il parroco pro tempora di quel comune. Le assegnò l'annuo reddito di lir. 700 milanesi, e per l'abitazione ed esercizio della scuola le destinò ad uso gratuito un casino civile.
In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:
ARLUNO, vill. del Milanese, quasi ad eguale distanza da Milano e da Gallarate, 6 miglia ad ostro da Legnano e 4 a settent. da Corbetta. Vi si contano 1,930 abitanti. Pretendesi che tragga il nome dagli antichi Aruleni, possente famiglia insubra, della quale era una deliziosa villa, celebre per ogni sorta di piante fruttifere. Anche oggidì squisito n'è il suo vino. La sua chiesa parrocchiale, titolata a san Pietro, fu edificata nel 1775 e dipende dalla matrice di Legnano.