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Foto Parabiago: 2012, 2009, 2008 |
Parabiago è situato in Lombardia in Provincia di Milano. Il 19 giugno si festeggia il Patrono, SS. Gervasio e Protasio.
Confina con i comuni di: Arluno, Nerviano, Cerro Maggiore, Casorezzo, Canegrate, Busto Garolfo e San Vittore Olona.
Indice |
Da Vedere
- Santuario campestre della Madonna di Dio'l sa
- Monastero di Sant'Ambrogio della Vittoria
- Villa Corvini
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Brisa, 1
Complessi Bandistici
- Banda Musicale San Lorenzo
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Arteritmica Parabiago Asd, Via Morandi, 14
- Asilo per L'Infanzia Sen. Felice Gajo, Via Don Antonio Mari, 10
- Associazione Sportiva Dilettantistica Santo Stefano Parabiago, Via De Amicis, 5
- Avis Assc.Italiana Volontari del Sangue, Via Del Monastero, 46.48
- Cofol Coop. Sociale di Solid. e Lavoro A R.L., Via XI Febbraio, 40
- Il Mandorlo Cooperativa Sociale A R.L., Via XI Febbraio, 40
- La Ruota Società Cooperativa Sociale - Onlus, Via Sansovino, 10
- Volontari per la Promozione Umana, Via Adda, 4
- Associazione Cinque Stelle, via Giulini, 2. Nido famiglia e servizi educativi per bambini.
Informazioni Utili
Memorie Storiche
Il libro Antiquario della Diocesi di Milano (1828) così riporta:
PARABIAGO, paese assai rinomato nelle nostre storie. Nell'anno 962 incoronato Ottone re d'Italia dal nostro arcivescovo Valperto, questi n'ebbe in dono il contado di Parabiago. Fin d'allora eravi la collegiata, ed era capo della pieve di Legnano, contenente 34 chiese. Qui nel 1267 si stabilì un trattato di pace tra il popolo e nobili esuli, ed il trattato fu posto tra le mani dei Domenicani e dei Francescani.
Sarà però sempre celebre l'apparizione che qui dicesi fatta da s. Ambrogio a difesa della città di Milano il giorno 21 di febbrajo 1339. Lodrisio Visconti, per togliere ad Azzo suo nipote la signoria di Milano, condusse dalla bassa Italia e dall'Elvezia 22,000 fuorusciti col loro duce Malerba, a cui si aggiunse Mastino Scala signore di Verona. Si collocò l'esercito a Parabiago coll'animo di spiantar Milano. Luchino, fratello di Lodrisio e zio di Azzo, andògli incontro, e si attaccò sanguinosa battaglia sullo spuntar del giorno, essendo la neve alta usque ad umbilicum magni hominis. Vi restò prigione Luchino con gran perdita dei nostri. Sopraggiunte in ajuto le truppe del Delfino e di Savoja, prevalsero ancora i nemici, ma sul tramontar del sole si vide spiccar dal cielo s. Ambrogio, che talmente atterrì i nemici, che morivano bestemmiando. Uscì dalla città Azzo e lo zio Giovanni arcivescovo, e nel sito ove fu preso e poi sciolto Luchino posero l'altare - De victoria et apparitione sancti Ambrosii contra Gallos. - Fu composta la gran Messa col Prefazio celebre contro i detti nemici, che leggesi su qualche antico messale. Ogni anno l'arcivescovo, i magistrati e la città venivano a Parabiago a replicarvi la funzione, da s. Carlo cangiata poi in un'obblazione nella basilica Ambrosiana. A perenne memoria furono poste nella canonica di Parabiago tre lapidi, una nel coro, una sulla facciata della chiesa, una entro la canonica: contra Gallos praedones, latrones et contra Gallicos. Tale canonica colla chiesa era, come lo è ancora, dedicata ai ss. Gervaso e Protaso, e dagli antichi diplomi si vede che i canonici tenevano l'antico ordine gerarchico. Nel monastero dei Cisterciensi, che qui esistevano, stati soppressi sul finire dello scorso secolo, avvi ora un collegio di educazione. Coll'erezione di quel veramente magnifico monastero si volle eternare la memoria della gran protezione di s. Ambrogio sulla nostra città e diocesi.
Mentre la Corografia dell'Italia (1834) così riporta:
PARABIAGO, vill. di Lombardia, prov. di Milano, dist. di Saronno, presso la destra riva dell'Olona, in sito fertile di cereali, abbondante di piantagioni di viti e di gelsi, e con floride praterie in riva al fiume. Vi sono fabbriche di seterie, filande di bozzoli ed un rinomato collegio. La sua chiesa era altrevolte plebana, ed il parroco tuttora porta il titolo di Vicario. La pieve di Parabiago estendevasi a molte miglia d'intorno sopra gli attuali distretti di Busto e di Saronno. Vi si annoverano circa 2,000 abitanti, i quali gloriansi di aver comune la patria con quel Fra Bonaventura Cavalieri, sommo geometra, che nel 1598 pubblicò un'opera sopra gli indivisibili, nella quale si vede la prima fonte del calcolo differenziale, e morì in Bologna, ove fu maestro di Torricelli. Gli arcivescovi di Milano sino dal 962 furono conti di Parabiago per concessione dell'imperadore Ottone I per essere stato da Valperto incoronato re d'Italia. Nel 1257 quivi ebbe luogo un trattato tra il popolo milanese ed i nobili esuli, ma nelle istorie è molto più celebre per un micidiale combattimento avvenuto nel 1339 tra Lucchino Visconti, nipote di Azzo, signore di Milano, contro suo fratello Lodrisio che rimase sconfitto e fatto prigione, per cui il principe vincitore edificò un tempio sopra il terreno in cui avvenne il combattimento, il quale sino al 1797 venne ufficiato dai Cisterciensi. Due cronisti milanesi, il Morigia ed il Fiamma, per maggiormente rendere maraviglioso il loro racconto intorno alla battaglia di Parabiago, asserirono d'essersi veduto sant'Ambrogio a cavallo fra le nubi, che con una sferza in mano combatteva a favore di Azzo. La chiesa milanese non adottando la visione, e soltanto attribuendo la vittoria, alla protezione del santo, ne celebra la festa nel giorno 21 febbraio d'ogni anno.