GUIDA  Calenzano/San Donato

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Facciata
Veduta Notturna
Chiostro
Pozzo del chiostro
Navata

Indice

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Storia

La Pieve di San Donato sorse su una prima fortificazione che serviva al controllo da parte dell'esercito sulla Valle della Marina (torrente), in quanto qui passava la Cassia che univa Firenze con Pistoia e Prato. Le prime notizie che testimoniano l'esistenza di questa pieve su Calenzano risalgono all'inizio del XI secolo anche se si presuppone che tale struttura esistesse gia nel Vi secolo:tale testimonianza sembra sia riportata nella struttura campanaria che assomiglia molto ad una torre di avvistamento.Nel Xii secolo questa e' una delle pievi piu' ricche di tutto il contado fiorentino, ricchezza dovuta agli ulivi ed alle vigne.Alla fine del secolo fu pievano Arrighetto da Settimello che ne presto ne perse il beneficio tanto da diventare uno dei piu' poveri della zona.La ricchezza di tale pieve fu dovuta anche alle famiglie ricche della zona, le cave che tuttora si possono ammirare nei dintorni(La Chiusa, Secciano) , la rete viaria, i boschi e le acque che caratterizzano il territorio.Qui numerose famiglie ebbero il possesso:ricordiamo i Lamberti, i Della Scala i Tosinghi.Questo complesso possedeva anche due spedali , ora non piu' esistenti (San Lazzaro del 1300 e San Jacopo del 1400)

Le Chiese sottostanti

Sono numerose le chiese che nel 1400 dipendevano da San Donato.

I Lavori

Furono i Medici ad indiri lavori di ristrutturazione e modifica alla pieve nel 1450:Numerosi stemmi medicei vengono apportati alla struttura, viene risistemata la canonica sul lato destro e il chiostro e costruitta la sovrastante loggia.In quel periodo viene costruita anche la residenze del pievano, oggi Villa Carmine.Il pievano di quel periodo era Carlo de' Medici

il 1500

Dopo che decadde Carlo de' Medici la Pieve, che nel frattempo era diventata Propositura, fi annessa al Capitolo della Propositura di Prato e passo' al nipote Giovanni de'Medici che era figlio di Lorenzo de' Medici e Clarice Orsini.Nel 1529 la pieve fu coinvolta da distruzioni ideate dalla milizie imperiali nei confronti dei contadi di Firenze & Prato.Nella battaglia la chiesa. comunque, risulta in buone condizioni anche se il coro ha subito danni e mancano le vetrate.

il 1700

Nuovi lavoro vennero intrapresi nel 1742 dal pievano Pandolfo Maria de 'Bardi. Conte di Vernio, che dono' anche il corpo di Santa Dionisa Martire.Fu sua l'opera di modificarla in uno stile barocco ,che tuttora troviamo, rifece la facciata, dette mandato di ristuccare le pareti e scomparirono gli affreschi medicei.

Interno

Le modifiche subite dalla propositura hanno cancellato opere sicuramente di prestigio, comunque la pieve va visitata.Qui vi sono opere comunque di rilievo oltre che la reliquia di San Donato.Da segnalare due dipinti:Miracolo di San Donato & Crocifissione entrambi di Balducci.Interessante il battistero sul lato destro vicino all'ingresso

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Chiostro

Interni

Notturne