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Foto Carmagnola:
2012, 2009, 2008
Campanile della Collegiata
Stazione Ferroviaria
Casa delle Meridiane

Carmagnola è situato in Piemonte in Provincia di Torino. L'8 dicembre si festeggia il Patrono, Immacolata Concezione.

Confina con i comuni di: Lombriasco, Poirino, Villastellone, Carignano, Caramagna Piemonte, Ceresole Alba, Racconigi e Sommariva del Bosco.



Indice

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Storia

Carmagnola è immersa nella pianura fra le Langhe e l'Astigiano. Intorno al X secolo la città era ancora parte del regno degli Arduinuci. Alla morte dell'ultimo erede della dinastia i territori vennero completamente smembrati e Carmagnola, nel 1100 divenne giurisdizione dei marchesi Saluzzo. La Signoria vi rimase fino alla metà del'500 apportando sul territorio significativi cambiamenti. Vi costruirono, infatti, castelli e cinsero di mura difensive l'intero abitato. I benefici che il marchesato apportò al territorio non riguardarono esclusivamente le infrastrutture, anche economia e cultura subirono dei netti miglioramenti tanto da fornire all'intera popolazione una progressiva serenità. Con il passare del'500, a seguito delle numerose controversie politiche e lotte militari, contro due grandi eserciti, quello francese e quello spagnolo, la famiglia Saluzzo cominciò via via a perdere il proprio potere e la propria influenza. Con il loro abbandono, Carmagnola fu gettata nella mani degli invasori e tutto quello che ne conseguì, tra saccheggi e distruzioni, unito alla rapida e micidiale diffusione della peste, ridusse l'intera popolazione allo stremo. Nei quarant'anni che videro i Francesi a capo della città vennero edificate altre fortificazioni. A fine secolo, Carlo Emanuele I, irrompendo con le truppe sabaude in città sconfisse i francese e annesse Carmagnola tra i territori della della corte Sabauda. Ma anche con la potente dinastia torinese al potere, non ci fu pace. Dopo gli scontri civili tra Madamisti e Principisti, dopo le innumerevoli morti causate dalla peste, Carmagnola fu nuovamente invasa dai francesi capitanati dal generale Catinat. Anche in questo caso, così come la precedente occupazione d'oltralpe, Vittorio Amedeo II nel 1691, sconfisse gli invasori e riportò la pace nei territori. Con la calma instauratasi la popolazione poté finalmente occuparsi del proprio assetto economico. Vennero riavviati i commerci e l'economia subì un nuovo e positivo slancio. In particolare si sviluppò l'industria manifatturiera, che per il successo ottenuto con la produzione di canapa, tele e cordami, divenne un'industria d'esportazione, soprattutto per la Francia e la vicina Liguria. Nei primi secoli del novecento con le Guerre Mondiali Carmagnola subì un notevole cambiamento. L'industria perse valore e le trasformazioni sociali, portarono i carmagnolesi a migrare verso i più vicini centri urbani.

Da Vedere

  • Chiesa della Confraternita di San Rocco
  • Chiesa di San Filippo
  • Chiesa di San Giovanni Decollato o della Misericordia

Dove Mangiare

  • Ristorante Il Bollito di Carmagnola, Via Racconigi, 206
  • Ristorante La Marianna, Via S. Francesco Di Sales, 11/13

Pasticcerie e Gelaterie

  • Pasticceria del Borgo, Via del Porto, 118 Telefono 011/9721817
  • Pasticceria Molineris, Via Boselli, 6/8 Telefono 011/9713471
  • Gelateria Gelo DOC, Via Valobra, 36 Telefono 011/9710321

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Via Valobra, 102

Complessi Bandistici

  • Società Filarmonica, Via Giacinto Carena, 10

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona church t.gif Edifici Religiosi Icona asso t.gif Associazioni

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

CARMAGNOLA o CARMAGNUOLA, picciola città degli Stati del re di Sardegna, prov. di Torino, capoluogo di mandamento. Altre volte apparteneva al marchesato di Saluzzo, e di quel picciolo principato era la più importante piazza d'armi, e quindi era quella che maggiormente inquietava i duchi di Savoia, allorché quello Stato apparteneva alla Francia. Fu assediata inutilmente dagli Spagnuoli nel 1537, ma nel 1691 fu presa dal francese Catinat, e ripresa nello stesso anno dal principe Eugenio, In oggi non è considerata che come città di commercio per le sue fiere e pei suoi mercati, nei quali si spacciano sete, lino e canape, come pure cereali, e bestiami. Nei dintorni si fanno altresì buoni vini. Ha due sobborghi, una piazza circondata da portici, un ospedale e cinque chiese. Sta presso la riva destra del Po, 20 miglia ad ostro da Torino e 3o a greco da Saluzzo. Long. 5° 20'; lat. 44° 45'. Furono i villici dei dintorni di Carmagnola, che pei primi nel 1796 presero parte nella francese rivoluzione: animati da quello spirito d'indipendenza, composero e cantarono a coro quell'inno, che poi prese il suo nome da questo luogo. Fu poi nel giorno 27 aprile dello stesso anno, che la vanguardia dell'esercito francese, comandata da Bonaparte, trovavasi in questa città, e che il re di Sardegna mandò a chiedere un armistizio, il quale gli venne accordato net susseguente giorno. Questa città fu patria dell'infelice Francesco Bussone, famoso capitano, soprannominato il Carmagnola, che nel 1432 in Venezia venne fatto decapitare da quel senato per supposto delitto d'alto tradimento, ma in realtà per vendetta di alcuni nobili, a cui egli rinfacciato avea d'essere altieri in tempo di pace, e vili in mezzo ai bellici conflitti.