GUIDA Castel Goffredo/Storia
Il più antico documento che parla di Castel Goffredo come Castellum Vifredi risale al 1107. Sino al 1115, appartenne alla Contea di Brescia. Dopo il 1185 il borgo si diede lo statuto di libero comune e quando Brescia non gli offrì più garanzie di difesa, nel 1337 preferì mettersi sotto la protezione dei Gonzaga di Mantova.
Dopo alterne vicende, passando sotto il dominio dei Visconti di Milano (1348-1404) e per due volte della Repubblica Veneta, tornò nuovamente sotto i Gonzaga nel 1441.
Con Alessandro Gonzaga, figlio di Gianfrancesco primo Marchese di Mantova, nel 1444 la città divenne Feudo autonomo. Dal 1511 Castel Goffredo fu governata da Aloisio Gonzaga, che diede inizio al ramo cadetto dei Gonzaga di Castel Goffredo. Egli ospitò alla sua corte importanti personaggi, tra i quali lo scrittore Pietro Aretino (1536), il poeta Matteo Bandello (1538) e l'imperatore Carlo V (1543). Alla morte del padre Aloisio nel 1563, Alfonso Gonzaga divenne signore di Castel Goffredo. Venne assassinato nel 1592 a Corte Gambaredolo per mano del nipote Rodolfo Gonzaga di Castiglione, fratello di Luigi che poi divenne santo. Il nuovo signore, a causa della sua tirannia, si attirò le ire del popolo e nel 1593 fu ucciso sui gradini della Chiesa Prepositurale di S. Erasmo. In questo anno ebbe anche termine il ramo cadetto dei Gonzaga di Castel Goffredo.
Nel 1602 il paese fu annesso al Ducato di Mantova e perse la sua indipendenza. Passò nel 1707 sotto la dominazione austriaca e nel 1861 entrò a fare parte del Regno d'Italia. Nei giorni 27, 28 e 29 aprile 1862 Giuseppe Garibaldi fu ospite del patriota Giovanni Acerbi.
Il 19 settembre 1926 a Castel Goffredo venne assassinato ad opera dei fascisti il maestro cattolico Anselmo Cessi.
Il 27 settembre 2002 il Presidente della Repubblica ha conferito a Castel Goffredo il titolo di “città”.






