GUIDA  Castell'Alfero/Storia

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Storia di Castell'Alfero

  • La storia della cittadina non è legata esclusivamente a quella del suo Castello ma inizia secoli prima trovandosi in una zona,la Valle Versa,attraversata dall'antica strada romana che collegava Hasta ( Asti ) a Rigomagus ( Trino - in Provincia di Vercelli ).Nei secoli successivi il corso del Torrente Versa fa fatto da confine fra i territori del libero Comune di Asti e del Marchesato del Monferrato ,due realtà che hanno influito molto sulla cittadina.La roccaforte (di origine antica ed indicata in più documenti come Castrum Alferii - cioè il Castello di Alferio )passò sotto il dominio di Asti fra il 1159 ed il 1189,probabilmente con l’impiego delle armi,e gli abitanti furono forzatamente trasferiti a valle.Questi,nell’anno 1290 si trasferirono nuovamente in collina dopo la distruzione delle proprie case avvenuta ad opera dei Monferrini (ripristinando e migliorando le fortificazioni del vecchio "Castrum")e furono sotto la protezione del Comune di Asti che li considerò alla pari dei suoi cittadini e proclamati liberi da qualsiasi dipendenza(tranne quella da Asti stessa,di cui facevano parte integrante).Nel 1364,dopo un breve periodo di dominio dei Monferrini a seguito delle dispute fra Galeazzo Visconti e Giovanni II di Monferrato ,ritornò ad Asti per mediazione di Papa Urbano V e fu assegnata in dote a Valentina Visconti ,andata in sposa a Carlo d'Orleans .Il 30 novembre 1616,durante la Guerra di Successione del Monferrato , Castell'Alfero venne saccheggiato e bruciato dai soldati del Duca di Mantova che era in guerra con i Savoia (sotto i quali era passata alle dipendenze,verso la fine del secolo XVI,anche la città di Asti ). Re Carlo Emanuele I ,non tenendo conto dei precedenti accordi stipulati fra Asti e Castell'Alfero ,dava il paese in Feudo a Gerolamo Germonio ,dei Marchesi di Ceva e dei Signori di Sale in cambio del Feudo di Peveragno .Pochi anni dopo i Germonio ,il 18 aprile 1640, vendettero il Feudo al borghese Alessandro Amico (1599-1648) che venne investito del Feudo nel 1643 (questi era il controllore delle finanze dei Savoia e fu il capostipite della Famiglia Amico che fece del Castello la propria residenza;l’ultimo Conte invece fu Paolo Gioachino Carlo Luigi Amico , Ministro di Stato ,che morì senza prole nel 1832)oltre ai Feudi di Quarto e di Portacomaro .
  • Durante la Signoria degli Amico il Castello fu profondamente modificato e prese,attorno all’anno 1730,l'attuale conformazione.Nell’anno 1705,durante la Guerra di Successione di Spagna ,un Reggimento di Cavalleria Francese occupò il paese e vani furono i tentativi da parte delle Truppe Piemontesi di cacciarli perseguendo il risultato favorevole solo verso la fine dell’anno e dopo un aspro combattimento.Nella Guerra di Successione d'Austria ,nel settembre dell’anno 1745,l'abitato fu di nuovo occupato da un Reparto Francese,proveniente dal Castello di Moncalvo ,per farne il loro campo invernale (obbligando gli abitanti alla loro sussistenza) e nell’anno successivo alcune Compagnie di volontari Piemontesi diedero l'assalto ed espugnarono il castello dopo avere appiccato il fuoco alla Porta detta del Viale (una delle due Porte di accesso);i Francesi sorpresi dalla improvvisa irruzione e dalle fiamme che minacciavano il Castello in cui erano accasermati,furono costretti ad andarsene.
  • Il paese dovette sopportare le gravi imposizioni del Regime,durante l'epoca dell'occupazione Francese, seguita all' Armistizio di Cherasco dell’anno 1796 e durante l'Impero di Napoleone Bonaparte l'ultimo Conte Amico divenne Ciambellano di Corte della Principessa Paolina Borghese , sorella di Napoleone,ed ottenne il Cavalierato Imperiale .Estintesi gli Amico nell’anno 1832 il Castello passa nell’anno 1896,contrariamente alle disposizioni testamentari che lo volevano ceduto al Conte Alessandro Casanova ,nelle mani degli Arborio Mella e successivamente alla Famiglia Ottolenghi di Asti .
  • Nell’anno 1905 l’edificio viene acquistato dal Comune per farne la propria sede Municipale .