GUIDA Eugenio Niccolai
Figlio unico di Ermete e Pia Spagnoli, Eugenio Niccolai nacque a Pausula (oggi Corridonia), in Provincia di Macerata, il 13 Luglio 1895. Studente della facoltà di giurisprudenza e animatore del movimento nazionalista negli anni degli studi si era dedicato al giornalismo diventando corrispondente de "L'ordine" (attuale Corriere dell'Adriatico) e del "Resto del Carlino" e fondò a Macerata l'Associazione della Stampa. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale veniva indirizzato alla Regia Scuola Militare di Modena e venne nominato Sottotenente di Fanteria. Il 17 Settembre 1915 partiva subito per il fronte e venne assegnato al 151° Reggimento Fanteria della Brigata "Sassari" partecipando alla 4a Battaglia dell'Isonzo con il grado di Comandante di Plotone con la Brigata riusciva a conquistare la Tricea delle Frasche e a seguire la Trincea dei Razzi(per queste imprese la Brigata Sassari meritò la prima citazione sul Bolletino del Comando Supremo). Uscì per vero miracolo incolume dai combattimenti dando prova di alto valore.
Nel maggio del 1916 con la Brigata arriva sull' Altipiano dei Sette Comuni (Asiago) raggiungendo Monte Fior e Monte Castelgomberto in rinforzo ai Battaglioni Alpini impegnati ad arginare l'avanzata nemica verso le sottostanti pianure vicentine. Dopo i combattimenti di Casara Zebio (Asiago) il 14 settembre 1916 fu promosso Tenente. In occasione della 11a battaglia dell'Isonzo la Brigata "Sassari" fu trasferita sull'Altipiano della Bainsizza e anche qui Eugenio diede prove di eroismo e l'intera Brigata meritò per la seconda volta la Citazione nel Bollettino di Guerra. L'8 novembre 1917 Eugenio venne promosso per meriti Capitano di Complemento scegliendo di restare nella Gloriosa Brigata dei suoi "Intrepidi Sardi" Dopo lo sfondamento di Caporetto la Brigata si riorganizza a Padova e venne nuovamente inviata sull'Altipiano dei Sette Comuni. Nelle brevi ma numerose missive che inviava alla Famiglia nulla mai raccontava degli avvenimenti di trincea. Il 27 gennaio 1918, il giorno prima dell'inizio della Battaglia dei 3 Monti, scriveva alla Famiglia:
"Carissimi domattina alle 9:30 parteciperò ad una grande azione. Comanderò la mia compagnia che è la prima del Battaglione ad uscire. Non preoccupatevi il morale è altissimo. W. L'ITALIA, saluti e baci Eugenio"
L'azione che il Capitano Niccolai preannunciava si svolse del 28 al 31 gennaio 1918, ben nota come la Battaglia dei Tre Monti dai nomi della alture: Monte Valbella, Col del Rosso, Col d'Echele (Altopiano di Asiago).
La Battaglia fu vittoriosa per le nostre armi e fu la prima vittoria Italiana dopo la sconfitta di Caporetto che segnò l'inizio della riscossa e la rinascita del morale dell'Esercito. Dai giornali si appresero le nuove eroiche gesta della Brigata Sassari ed in particolare del 151° Reg. Fanteria a cui Eugenio apparteneva. I genitori vissero momenti di ansia e trepidazione ma si ripresero quando con immensa gioia ricevettero una cartolina datata 31 gennaio scritta a matita ma con una calligrafia diversa dalle precedenti in quanto Eugenio era stato ferito alla mano destra:
"Carissimi sono lontano da qualsiasi pericolo. Ho partecipato con entusiasmo e onore alla grande azione. Saluti e Baci. Non preoccupatevi sto benissimo. Scriverò più a lungo. Eugenio"
Un'ora dopo aver scritto quanto sopra riportato, alle prime ore del mattino causa un forte contrattacco nemico in un'eroica azione durante la quale il Niccolai aveva assunto il comando del 2do Battaglione del 151° Reg. (in quanto il Comandante era stato gravemente ferito), una pallottola lo colpì al cuore cadeva fulminato. Per tutto il giorno il corpo di Eugenio giacque nel luogo dove era caduto perché l'incessante fuoco delle artiglierie nemiche ne impedivano il recupero. Era il 31 gennaio 1918: Eugenio Niccolai avrebbe compiuto 23 anni il 13 luglio.
A notte il corpo di Niccolai fu raccolto e trasportato con un autocarro nella Chiesa Parrocchiale di Fontanelle (comune di Conco). Alle ore 9 del 2 Febbraio venne celebrata la messa funebre e la salma fu accompagnata al cimitero di Fontanelle di Conco dove venne tumulata accanto a quella del suo Comandante Colonello Giovanni Aprosio caduto nello stesso fatto d'armi il 28 gennaio. Il 29 Maggio 1919 venne concessa alla memoria del Capitano Eugenio Niccolai la medaglia d'oro al valor militare, consegnata il 6 giugno personalmente dal Re Vittorio Emanuele al padre di Eugenio, il signor Ermete. La foto riprende la tomba di Eugenio al Cimitero di Fontanelle di Conco prima della traslazione della salma al cimitero di Macerata dove venne tumulata nella tomba di famiglia il 1° Ottobre 1924.
I genitori di Eugenio parteciparono alla vita cittadina di Pausula-Corridonia con cospicui atti di beneficenza verso enti e associazioni che assumevano il nome del figlio Eugenio. La casa con tutti i suoi arredi, la Cappella e il piccolo Museo con i cimeli del figlio vennero ereditati per volere dei Niccolai dalla Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Torino che ne entrarono in possesso il 7 novembre 1955, mentre era ancora in vita la Signora Pia (mamma di Eugenio) che li visse accudita dalle Suore fino alla morte avvenuta il 9 marzo 1963, alla veneranda età di 95 anni. Mentre il padre Ermete, morì il 27 Agosto 1954, all'età di 86 anni. Attualmente la casa ospita la scuola materna "Eugenio Niccolai" frequentata da oltre 70 bambini sempre accuditi dalle suore.