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Foto Marianopoli: 2012, 2009, 2008 |
Marianopoli è situato in Sicilia in Provincia di Caltanissetta. La prima domenica di agosto si festeggia il Patrono, SS. Prospero e Giuseppe.
Confina con i comuni di: Petralia Sottana, Villalba, Mussomeli e Caltanissetta.
Indice |
Ritratto dell Città
Il centro urbano ha un impianto ortogonale con isolati rettangolari con al centro la Piazza Garibaldi, delimitata a ovest dalla settecentesca Chiesa Madre di San Prospero edificata nel 1740, mentre la Chiesa di San Giuseppe, costruita nel 1892 per volere della famiglia Landolina di Rigilifi con la partecipazione generosa degli abitanti del paese, si trova lungo la via Principe Amedeo. Caratteristico è il Santuario del SS. Crocifisso di Belici nell’ex feudo di Castel Belici, poco distante da Marianopoli (Il territorio appartiene al comune di Castellana Sicula). Nella chiesetta edificata nel 1841 si venera un antichissimo Crocifisso che si dice sia miracoloso, si racconta che l’autore sia Giovanni Calabrese divenuto Fra Innocenzo da Petralia dei Frati Minori, al quale nel 1638 fu commissionata l’opera che venne poi donata alla signora del feudo, la duchessa Ferrandina Alvarez . Il 3 maggio di ogni anno, folle di devoti provenienti da paesi vicini e lontani, spesso a piedi, talora scalzi, si recano in pellegrinaggio al SS. Crocifisso ligneo.
Storia
Marianopoli può vantare antichissime origini ne sono prova gli scavi di contrada Castellazzo dove sono stati rinvenuti importanti reperti archeologici di una necropoli preistorica, avvicendamenti e contatti susseguitesi nel sito a partire dal Neolitico (V millennio a.C. circa) che proseguono nell’età del Rame e fino all'età del Ferro (VII-VI sec. a.C.), con tombe a pozzetto e in pithoi con a fianco un gruppo di tombe greche della seconda metà del secolo IV a.C. . I resti testimoniano la presenza nell’area di una città fortificata identificata senza alcun dubbio come Mitistrato abitata da popolazioni indigene, menzionata da Diodoro Siculo e da Polibio per la forte resistenza ai Romani nel periodo della I guerra punica, e almeno fino al II secolo a.C. si ha certezza della sua esistenza.
Altre tracce evidenti si trovano in contrada Balate che ospitò a partire dal VI secolo un insediamento indigeno poi ellenizzato, fortificato da una cerchia muraria estesa fino ad abbracciare l’apogeo e i fianchi della montagna. Sull'acropoli dell'antico centro è venuto alla luce un recinto santuariale. Al margine sud-ovest della montagna di Balate dislocata poi, entro un'ampia valle aperta a ventaglio chiamata Valle Oscura si trova la necropoli riferibile all'antica città. Le sepolture, per lo più ricondicibili al VI secolo a.C., si collocavano entro anfratti e aggrottamenti naturali, molto spesso precedentemente utilizzati, in funzione funeraria, in età preistorica (antica età del Bronzo).
Il paese sorge a 720 metri s.l.m. sulla regione collinare posta tra i fiumi Platani e Salso sulle pendici del Monte Porta Pasquale, secondo lo storico Amati fu fondata dal barone della Scala Onofrio Lombardo e Trigona, che, volendo colonizzare il feudo Manchi, nel 1754 ottenne di trasferirvi una colonia di Greci-Albanesi, ipotesi sostenuta dal fatto che fra i nomi dei comuni della diocesi di Nicosia (pag.114 Sacrae Regiae Visitationis… vol. 4), menzionati, dal canonico Giovanni Angelo De Ciocchis visitatore generale delle Chiese e Badie di Real Patrimonio in Sicilia per incarico di Carlo III di Borbone in uno dei suoi viaggi nell’entroterra siciliana, c’è quello di Marianopolis, visitata dal De Ciocchis tra il 1741 e il 1743. Per tali motivi, lo storico nisseno Mulè Bertòlo, pone l’origine di Marianopoli nella prima metà del secolo XVIII. Conosciuta fin dalle sue origini con il nome di "Paisi di li manchi", nel 1801 le fu dato il nuovo nome di Marianopoli, che si riferisce al proprietario del feudo, Mariano Della Scala, con l'aggiunta del suffisso poli (dal greco polis – città), con la Costituzione del regno di Sicilia stabilita dal parlamento dell'anno 1812 la terra di Manchi fu elevata a municipalità.
Da Vedere
- Chiesa Madre di San Prospero Martire, dedicata a SS. Maria Addolorata
- Chiesa di San Giuseppe
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via A. Diaz, 29
Musei
- Museo Archeologico, Sala Sikania - Viale Regione Siciliana, Telefono: 0934674357
- Museo della civiltà contadina, Viale Regione Siciliana