GUIDA Palermo/Porta di Vicari
La Porta Vicari, tra le otto porte superstiti rimaste è una delle più antiche di Palermo, sorge alla fine della via Maqueda, comunemente chiamata Porta Sant'Antonio per la sua vicinanza alla chiesa omonima e relativo convento. Venne eretta su progetto dell'architetto del Senato, Pietro Ranieri, nel 1789, in sostituzione di un precedente porta del 1600, anno del taglio della via Maqueda o Strada Nuova, ed intitolata al Pretore della città, Francesco del Bosco conte di Vicari, che fu abbattuta insieme col bastione San'Antonino al quale si appoggiava.
La nuova costruzione, in origine concepita come semplice passaggio e solo successivamente abbellita, è allineata alla cortina di edifici urbani, ha impianto in stile neoclassico a due ali separate, (senza arco di volta, schema già applicato per Porta Felice impostazione resa possibile dalla perdita delle funzioni difensive e quindi non erano più necessari opere di fortificazione e chiusura), umilmente sostenute da colonne d'ordine tuscanico, nicchie e fontane (in origine destinate alla porta Reale) con doppia vasca sormontata da una testa barbuta e una grande nicchia vuota, ornate un tempo di simulacri allegorici. Nella parte alta, al di sopra della cornice di coronamento, l'edificio è sormontato da una breve balaustra. Agli inizi dell’Ottocento l’area vide un generale declino e tra il 1870 e il 1880 tutto il piano di Sant’Antonino, compresa la porta, fu modificato fino ad assumere le attuali connotazioni.