GUIDA  Porto Cesareo/Parco Naturale Regionale "Palude del Conte e Duna Costiera"

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Isole Grande o dei conigli
Spiaggia

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Descrizione

Il Parco Naturale Regionale Palude del Conte e Duna Costiera è una riserva naturale orientata regionale istituita con legge regionale n. 5 del 15 marzo 2006 (B.U.R.P. n. 35 - del 17/03/2006), si estende per tutto il territorio costiero del comune di Porto Cesareo per complessivi 898,29 ha., con l'Area Marina Protetta di Porto Cesareo, fino all'attigua area protetta "Riserve naturali regionali del litorale tarantino orientale" (L.R. 23/12/02 n. 24).Il Parco quindi comprende due siti di interesse comunitario: il SIC "Palude del Conte - Dune di Punta Prosciutto" ed il SIC "Porto Cesareo".La riserva è stata istituita per proteggere e salvaguardare l’habitat che racchiude diverse varietà di flora e fauna inserite nella lista rossa nazionale. Per le caratteristiche degli ecosistemi presenti,la riserva la si può suddividere in grandi aree, quali:

  • Palude del Conte;
  • Le “Spunnulate” di Torre Castiglione;
  • L’area della penisola della Strea composta dall’Isola della Malva; dall’Isola grande o dei conigli, dall’ insieme degli isolotti di Testa e Mojuso.
  • Dune di Punta Prosciutto

Flora

Ciclamini
  • La Palude del Conte, è un’area retrodunale umida, pianeggiante di tipo lacustre, la cui altezza massima è di mt 76,originatasi per sollevamento del fondale marino, si estende per oltre mille ettari, ed è caratterizzata da sorgive di acque dolci, il cui deflusso verso il mare è ostacolato da cordoni dunali.Prospicente la zona umida in posizione collinare si può ammirare un'area boscata: il Bosco dell'Arneo.
  • Nell’habitat della palude abbiamo la presenza di praterie mediterranee , di giunchi (Molinio-Holoschoenion), di steppe salate (Limonetalia.) dalla specie (Juncetalia maritimi). Inoltre vi è la presenza dell’orchidea acquatica (Orchis laxiflora) e dell’orchidea di palude (Orchis palustris), della Perticaia costiera di ginepri (Juniperus spp.) e pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi) ; è presente anche la macchia con una predominanza di leccio, e piante rare quali l’Ipomea Saggitata. Nella zona dunale è presente una vegetazione arborea e arbustiva costituita in prevalenza da ginepro coccolone. A monte del canale di bonifica vi è il Bosco d’Arneo, che da pineta d’impianto si appresta a ritornare bosco di latifoglie.
  • Le Spunnulate di Torre Castiglione in dialetto salentino, “spunnulate” vuol dire sprofondate.Sono delle cavità del terreno(doline),di forma circolare e di dimensioni e profondità varie,causate dall’erosione carsica del terreno e dallo sprofondamento del tetto con relativo affioramento della falda sotterranea, sono presenti in particolare nella zona denominata Torre Castiglione (torre ormai diroccata),quasi al confine con la provincia di Taranto. Infatti la parte più bassa di quasi tutte queste doline costiere, è occupata da uno specchio di acqua salmastra formata da acqua dolce della falda sotterranea che si mescola all’acqua di mare. La vegetazione all’interno delle cavità è costituita dalla flora salmastra, fra cui il sub endemico spinaporci (sarcopoterium spinosum), dalla macchia-gariga a leccio, olivastro (Olea oleaster), mirto (Myrtus communis), lentisco (Pistacia lentiscus). Inoltre sulle pareti piu’ scoscese abbiamo la presenza del caprifico (Ficus carica caprificus), mirto(Myrtus communis), lentisco (Pistacia lentiscus) olivastro (Olea oleaster), mentre andando verso il fondo abbiamo la formazione di ambiente salmastro con la presenza del giunco pungente(juncus maritimus).
  • L’area intorno alla penisola della Strea con il piccolo arcipelago di isolotti è caratterizzata da un ambiente fortemente salmastro con ampi salicornieti e scogliere a ritmo-staticeto, locus classico dello statice pugliese (Limonium Japjgicum). Ma anche da endenismi puntiformi come l’Iris Revoluta Colasante dello scoglio Mojuso e il ranuncolo di Baudot sulla penisola della Strea. L’Isolotto della Malva è chiamato così per la presenza della pianta arbustiva della malva arborea (Lavatera arborea), è caratterizzato da una scogliera secca e salmastra, con numerose pozze di acqua marina ed è facilmente raggiungibile a piedi percorrendo un basso fondale, per arrivare ad una spiaggetta.Il territorio dell’Isola Grande o dei conigli, presenta una fitta pineta di pini d’Aleppo, acacia e cipresso grazie all’opera di rimboschimento effettuato negli anni '50.
Dune costiere
  • Dune di Punta Prosciutto(Li Prisuti in dialetto locale) è una località marittima del comune di Porto Cesareo ed è delimitato a nord da Torre Colimena e a sud da Torre Lapillo. Le spiagge libere di sabbia bianca e fine si estendono per diversi chilometri con mare cristallino e fondale basso. Retrostanti le spiagge vi sono le dune secolari che rientrano nel parco.
  • La formazione delle dune si crea per un processo lento determinato dall’azione del vento sulle particelle di sabbia che si accumulano e vengono fissate dalle piante “psammofite" . Questa zona dunale e retrodunale costituisce una barriera all’azione del moto ondoso del mare. La salinità presente sulle dune, non crea problema per piante in particolare quelle dall'apparato radicale, che sviluppano radici sottili e ramificate; la vegetazione è formata dalla “gariga” e dalla “macchia mediterranea” . Le specie presenti sono generalmente spinose, aromatiche ed a forma di cuscino che si alternano a tratti pietrosi come nella penisola della Strea. In particolare la vegetazione predominante è costituita da timo (Thymús capitatus), l'erba stella (Plantago coronopus), i cisti (Cistus incanus e C. ), il papavero delle sabbie (Glaucium flavum ) , il finocchio marino (Crithmum maritimum),

Fauna

Oltre alla ricchezza vegetativa, l’area è famosa e importante anche per il suo ruolo di punto prediletto per la sosta e lo svernamento delle specie migratrici. Tra la fauna abbiamo:

  • Uccelli: esemplari di Martin pescatore (Alcedo atthis), Germano reale (A. platyrhynchos), Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), Tarabusino (Ixobrychus minutus), Fraticello (Sterna albifrons), il Tufetto, l’Usignolo di Fiume, il Beccamoschino ed il Falco di Palude. Nel Bosco d’Arneo incontriamo invece l’Upupa, Cinciarella, Cinciallegra, Usignolo, Scricciolo, Pettirosso, Capinera, Fringuello, Verdone e Cardellino.
  • Rettili e anfibi: la Tartaruga marina (Caretta caretta), il Cervone (Elaphe quatuorlineata) e il Colubro leopardiano (Elaphe situla).

Sentieri

  • Sentiero nel Bosco d’Arneo inizia dove è presente il punto informativo dell’area, il sentiero è lungo circa 7 Km e si snoda attraverso il bosco formato dagli alberi di Leccio, Pino d'Aleppo presenti anche in altre zone, mentre il sottobosco è formato da arbusti come la Fillirea, l'Alaterno, il Lentisco, la Ginestra spinosa, i Ciclamini, il Viburno Tino e dalla rara Anagjris Fetida.Il percorso termina costeggiando il canale di bonifica fino alla Palude del Conte.