GUIDA Provincia di Torino/Val Sangone
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Provincia di Torino/Val Sangone
Ritratto della Val Sangone
- Sita alle falde delle Alpi Cozie ed attraversata dal Torrente Sangone (dal quale prende il nome) è aperta ad est verso Torino e chiusa ad ovest da una catena montuosa le cui cime più rilevanti sono il Monte Robinet (q.2.679), il Monte Rocciavè (q.2.778) ed il Monte Salancia(q.2.088).Il territorio dell'alta valle è compreso nel Parco Naturale Regionale Orsiera Rocciavrè e scendendo dalle prealpi il territorio degrada trasformandosi in un susseguirsi di colline dall'andamento irregolare.La valle è adiacente e parallela,rispettivamente a destra ed a sinistra,alla Valle Chisone ed alla Valle di Susa ed il suo andamento è principalmente lungo l’asse est ovest.Il suo bacino è impostato su antiche formazioni geologiche dell'era paleozoica (in particolare gneiss,calcescisti e micascisti) e gran parte della superficie è coperta di boschi,faggi e castagni,habitat ideale del capriolo e del cinghiale e regno incontrastato dei funghi.Nei pressi dell’area di Giaveno (il suo Comune più esteso) la vallata ha la sua massima estensione,prima di chiudersi ad imbuto,presso Trana ;alla destra le Prealpi di Pratovigero separano l’alta Val Sangone,con i Comuni di Coazze e Valgioie ,dalla parte più bassa che,con i Comuni di Sangano e Reano tende già a confondersi con la piana torinese.La zona cominciò a popolarsi nei tempi remoti e,presumibilmente,in occasione del ritirarsi degli imponenti ghiacciai che occupavano la valle,il clima diventò più mite e si prosciugarono i vasti allagamenti della pianura alle falde dei monti.
- La produzione agricola locale,tipica delle zone montane,presenta ottime patate,mele,pere,castagne,miele ed i tipici prodotti caseari:latte, burro,formaggi freschi e stagionati.Su tutti spicca il cevrin ,formaggio di esclusiva produzione locale realizzato con latte misto caprino e vaccino intero prodotto da vacche alimentate con foraggio fresco degli alpeggi.
- Numerosi sono gli impianti sportivi che permettono la pratica delle discipline più in voga (tennis,calcio,atletica e nuoto) e per i più esperti vi è la possibilità di arrampicate ed alpinismo in luoghi suggestivi e pittoreschi.Lo sci alpinistico e di fondo trova numerose possibilità di pratica,così come gli impianti di risalita di Pian Neiretto e dell' Aquila offrono piste per vari gradi di esperienza.
Miti e Leggende
- I camosci :
- Il camoscio è un ungulato diffuso in tutto il Piemonte e, anche se le popolazioni si trovano nel Parco Nazionale del Gran Paradiso e nel Parco Regionale delle Alpi Marittime , i branchi delle Alpi Cozie sono consistenti e la sua presenza risale a tempi antichi.Nel particolare lo dimostrano anche i toponimi come la Ciamussera con cui viene indicata un'area alla sinistra idrografica del Torrente Sangonetto dove si trova una formazione rocciosa,tra Pian dell'Orso ed il Colle del Vento ,chiamata Roc del Moutoun (pietra del montone) a cui la fantasia popolare ha abbinato anche fatti leggendari.Il più curioso di questi racconti riferisce di una vicenda che si svolse agli inizi del 1500 quando, durante la transumanza estiva all' Alpe di Giaveno un giovane montone fuggì dal gregge e si unì al branco di camosci di stanza fra le località di Cassafrera , Pian delle Cavalle e Pian dell'Orso .Quell'estate il pastore tentò di catturare l'animale,inutilmente,in quanto il periodo trascorso a contatto con l'uomo aveva sviluppato nel montone uno speciale istinto nel fiutare il pericolo.
- Quell'autunno nel vallone salì un gruppo di cacciatori esperti (provenienti da diverse zone) per cacciare i camosci e li avevano costretti a non avere quasi più scampo quando il montone,lasciati sfilare i compagni,si staccò dal gruppo ed avvicinandosi ai cacciatori,indusse qualcuno di loro a seguirlo.Nell'accerchiamento si creò un varco che il branco utilizzò per allontanarsi dal pericolo mentre per il montone non ci fu più scampo.Stretto da ogni lato e vistosi perduto, continuò a trascinarsi dietro i cacciatori finchè giunse sulla sommità della roccia e con un ultimo balzo si precipitò nel vuoto.
- Da allora, la gente del posto,prese ad indicare quello sperone roccioso come il Roc dou Moutoun .
Itinerari Turistici
- Per visitare la Val Sangonee scoprirne tutti gli aspetti turistici,storici,culturali ed enogastronomici è consigliabile seguire itinerari mirati da effettuarsi in tappe diverse come,per esempio,quelli di seguito proposti:
- - Da Giaveno all' Abbazia Sacra di San Michele :visitata la cittadina residenziale ed in particolar modo la parte antica che si raccoglie attorno alla Collegiata di San Lorenzo , l' Ex Chiesa del Gesù e la Torre dell'Orologio (vds. Castelli e Fortificazioni si prende la rotabile per Valgioie (di antiche origini storiche e situata in posizione panoramica).Superatala in direzione del Colle Braida (q.1.007) lo si valica e transitando per il Colle di croce Nera (q.872) si raggiunge la destinazione.Da qui,dopo un'attenta visita all'Abbazia si può ripercorrere lo stesso itinerario dell'andata oppure ,in alternativa:percorrere la storica mulattiera che,tra boschi e campi coltivati,raggiunge l'abitato di Chiusa di San Michele ;un'altra mulattiera attraversa la Frazione di San Pietro del Comune di Sant'Ambrogio di Torino ed in discesa,lungo gli ampi tornati dove sono anche presenti tappe della Via Crucis (vds. Edifici Religiosi ),si giunge a Sant'Ambrogio di Torino .
- - I Monti dell'Aquila con le valli del Tauneri e del Romarolo : percorrendoli si possono osservare diverse testimonianze materiali della cultura montana:terrazzamenti,antiche borgate,resti di carbonaie,nonché di fortificazioni (quali quelle di Colle della Roussa (q.2017) e Colle del Besso (q.1.46) )risalenti al periodo in cui la cresta segnava il confine tra Savoia e Delfinato ;
- - Il Sentiero Quota Mille ,che percorre tutto l'anfiteatro dell' Alta Val Sangone con un itinerario di oltre cinquanta chilometri,percorribile in più giornate sostando presso i diversi punti tappa presenti sul suo tracciato. Molti di questi sentieri sono inoltre percorribili in mountain - bike.
Panorami e Scorci
Prodotti Tipici
- La cucina locale rispecchia la tradizione della tavola piemontese con l'offerta di una ricca scelta di piatti a base di funghi e una buona proposta di formaggi.Ad un passato quotidiano povero e semplice si richiama la preparazione della polenta accompagnata da burro e formaggio ed una mensa composta di patate,cipolle,castagne e mele.
- Di rilievo i formaggi dell'Alta Val Sangone (realizzati con antichi metodi di lavorazione) quali il "Cevrin",il "Bross",il "Seirass",la "Toma del lait brusc",la "Toma",i "Tomini" ed il burro.Fra gli ortaggi primeggiano patate e cipolle;tra i frutti castagne,mele e di quest'ultime sono tipiche le varietà locali: "Magnana","Cantin","Rosè" e "Pron". Non mancano i frutti di bosco:"mirtilli","lamponi","fragole" e "more";diverse sono le "erbe aromatiche ed officinali" e tra le varietà di miele sono da citare il "Castagno" ed il "Millefiori di Montagna" .
- Le specialità da gustare sono a base di funghi porcini quali: "risotto ai gallinacci","polenta con i funghi","cappelli di porcino impanati" e "funghi trifolati".Ma eccezionali sono anche le "cipolle ripiene",salate e dolci cotte al forno,la "torta di riso", la "minestra di castagne",le "ancioue al vert" (le acciughe al verde), il "bagnet vert" (salsa verde) e la "bagna càuda".Per i dolci:le "paste di meliga" ( biscotti friabili a base di farina di mais, burro e zucchero),le "focacce" ed i "Giavenesi al Rum".