GUIDA Rionero in Vulture/Memorie Storiche
In Corografia fisica, storica e statistica (1845) così viene descritto il comune:
Circondario di Rionero. Il capoluogo di questo Circondario omonimo ed altro borgo nella provincia di Molise, stando al detto del Giustiniani, fu altre volte casale di Atella di cui parleremo più avanti. È dunque di meno antica fondazione, ma ha progredito assai rapidamente, giacché vi si annoverano circa diecimila abitanti. L'epoca in cui cominciò ad esistere Rionero non si ha precisa; ma si conosce dalla liquidazione del rilevio fatta negli anni 1628 e 1629, che ivi Rionero è indicato come casale noviter eretto; non sarà quindi improbabile che la sua origine riportisi al declinare del secolo decimosesto o al principio del decimosettimo: l'ultimo suo feudatario fu il Caracciolo del Sole, Principe di Torcila. Tre sono le chiese parrocchiali che vi si osservano, una delle quali ha titolo di Collegiata; e vi è inoltre un Convento di Cappuccini.
Mentre la Corografia dell'Italia (1834) così riporta:
RIONERO, borgo del regno delle Duesicilie, prov. di Basilicata, dist. di Melfi, capoluogo di cantone, uno dei migliori luoghi di quella provincia per i comodi della vita. Vi sono alberghi, caffè, sorbetterie, pasticcerie, una chiesa collegiata due altre parrocchiali e circa 9,000 abitanti attivi ed industriosi, i quali, oltre all'esteso commercio ed all'agricoltura, esercitano in grande la pastorizia. Vi sono fabbriche di scatole di acero e di altri legni per tabacco, che soffrono il paragone con quelle di Lecce. I dintorni producono cereali, pregiati vini ed olii: i vicini colli abbondano di castagneti e di quercie per l'ingrasso dei maiali. Sta 5 miglia ad ostro da Melfi e 19 a maestro da Potenza.






