GUIDA  Torino/Ritratto della Città/Esercizi Commerciali Storici/Caffè Mulassano

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Ritratto della Città/Esercizi Commerciali Storici/Caffè Mulassano

Piazza Castello ,15 Telefono 011-547990 [1]

Caffè Mulassano - Panoramica
Caffè Mulassano - Panoramica

  • Ubicato nel Quartiere Centro , in pieno centro storico, costituisce un piccolo gioiello dell'architettura per il commercio in stile "liberty" che ancora oggi conserva intatta l'atmosfera dell'originario elegante locale. Fu aperto nella seconda metà del 1800 a cura di Almicare Mulassano , titolare della Distilleria Sacco (nota per la menta) e tra il 1925 e il 1938 fu dei coniugi Nebiolo , giovani migranti piemontesi tornati in Italia dall’America. Con la guerra il locale conobbe un periodo di declino, poi nuovamente venduto passò ad Antonio Chessa che ,nell’anno 1978, commissionò all’ Architetto Cesare Volpiano ed alla Ditta Nicola di Aramengo i restauri che riportarono il caffè al suo originario splendore. La nipote di Antonio Chessa, Vanna , insieme a un nuovo socio Patrizio Abrate , ne conserva oggi la tradizione che rimane patrimonio della città e dall’anno 1985 è riconosciuto come Locale Storico d'italia . La decorazione esterna è sobria, spiccano i vetri molati (nel lato superiore delle aperture) e le foglie di vite (nella trabeazione) mentre la "devanture" a monoblocco in noce, dal disegno lineare e raffinato, reca in alto un'insegna su pannello rettangolare in legno di palissandro chiaro.Il progetto del locale fu affidato ad Antonio Vandone di Cortemilia che coinvolse capaci artigiani sia per la realizzazione degli interni che degli esterni: lo stipettaio Enrico Pezza , autore delle "boiseries" e pareti lignee rivestite da specchi; i doratori Capisano e Cazzaniga ; i Catella che lavorano il marmo "Rosso di Francia" e "Giallo Imperiale" come un pregiato tappeto a pavimento; i Petacchi realizzatori del soffitto a cassettoni con innesti di cuoio di Madera . Tra marmi e specchi che dilatano l'ambiente, l'occhio è attratto dal solenne bancone in legno di ciliegio arricchito da decori bronzei dei fratelli Fumagalli , dai tondi ambrati d'onice di Numidia dell'alzatina dal disegno "liberty". Ai lati, pochi tavolini dal piano in "Onice del Piemonte".
Curiosità:
- il locale è stato il primo, in città, a proporre il toast quando i nuovi gestori della Famiglia Demichelis Nebiolo importarono dall' America una macchina tostapane ed agli stessi, nell’anno 1925, l'introduzione del tramezzino (grazie ad una felice intuizione di Otorino Nebiolo , che iniziò a preparare il pane morbidissimo senza tostarlo e servendolo con un’abbondante e speciale farcitura) così battezzato dall’inventiva di Gabriele d’Annunzio (per sostituire il termine inglese sandwich) per sottolinearne le caratteristiche di pranzo veloce, di spuntino tra un pasto e l’altro.Ancora oggi è la principale specialità della casa, proposta in oltre trenta varianti caratterizzate dall'originalità degli accostamenti.
- Le sue pareti interne hanno accolto una serie infinita di umanità diverse, dagli impiegati e sartine di Via Roma e Via Po agli spettatori del vicino Teatro Regio , dagli uomini di cultura (anche di livello internazionale) ai set cinematografici di capolavori senza tempo, come: "La donna della domenica" di Luigi Comencini ; "Love affair" di Leo McCarey; "Addio Giovinezza" (nell’anno 1940) di Ferdinando Maria Poggioli ; "Piccolo mondo antico" (nell’anno 1941) di Mario Soldati ; "Quattro mosche di velluto grigio" (nell’anno 1971) di Dario Argento .
- Al suo interno vi sono alcune particolarità quali: il bancone in marmo dispone di una fontanella in marmo e bronzo in cui sgorga acqua filtrata e depurata (a disposizione di tutti) ed un orologio "pazzo" coi numeri messi alla rinfusa e comandato da un meccanismo segreto (serviva e volendo serve ancora per stabilire chi, tra un gruppo di amici, deve pagare il conto).
- fuori del locale c’è una lanterna che non serve tanto ad illuminare il portico quanto a far capire che il locale è aperto (in particolare è rivolta a chi, uscendo tardi da teatro, ha voglia di un tramezzino).