GUIDA  Torino/Ritratto della Città/Esercizi Commerciali Storici/Caffè San Carlo

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Ritratto della Città/Esercizi Commerciali Storici/Caffè San Carlo

Caffè San Carlo - Panoramica
Caffè San Carlo - Panoramica

  • Ubicato nel Quartiere Centro , all’angolo nord occidentale della centralissima e storica Piazza San Carlo , ed ospitato nel palazzo Palazzo Turinetti di Pertengo , fu per anni la roccaforte risorgimentale della città e poi ritrovo di uomini politici, intellettuali ed artisti, divenuto famoso anche per gli ambienti sfarzosi, l'arredamento con stucchi e la presenza di statue e marmi pregiati. Nato all’inizio del 1800 e conosciuto anche con il nome di Caffè di Piazza d'Armi (primitivo nome di Piazza San Carlo ) fu uno dei primi caffè torinesi a dotarsi di decorazioni esterne, per sottolineare il suo ingresso ed a sperimentare l'illuminazione a gas. Nell’anno 1837 passò in proprietà a Vittorio Vassallo che interessò l'architetto luganese Giuseppe Leoni per la realizzazione della facciata (di disegno classico, pregevole portale da tempio greco, in marmo con colonne doriche binate, trabeazione festonata con tanto di acroterio a palmette) e l’avvio dei primi lavori della decorazione interna (il salone centrale, con lesene dorate, capitelli corinzi e grandiose specchiere - ancora conservati).I soffitti e le pareti furono decorati dagli artisti Morgari e Giuseppe Borra ( già attivi per Casa Savoia ) e nell’anno 1851 fu decorata, da Pietro Spinzi e Giacomo Beltrami , la saletta detta "gabinetto cinese". Dopo vari cambi di gestione, il caffè rimane chiuso per un quarantennio (tra il 1883 e il 1893) e riaprì nell’anno 1894 dopo essere stato dotato di una sala da concerti, una sala moresca ed una veranda invernale (non più presenti). Divenuto un salotto intellettuale di riformisti durante l’epoca risorgimentale, luogo di ritrovo di tanti esuli (frequentato tra gli altri da Camillo Benso Conte di Cavour , Massimo d'Azeglio ed Alessandro Dumas padre) ha avuto nel corso degli anni successivi una vasta clientela di intellettuali e politici, da Giovanni Giolitti e Luigi Einaudi . Assidui avventori furono anche i protagonisti del movimento pittorico, tra i più significativi del 1900 italiano.Durante il Secondo Conflitto Mondiale subì gravi danni a causa dei bombardamenti e costretto a chiusura sino alla sua parziale ricostruzione avviata nell’anno 1953 e terminata dieci anni più tardi, con la demolizione della facciata ottocentesca (sostituita da serramenti moderni bordati in granito e porte d'ingresso arretrate in bussola e rialzate). Delle tante sale e salette originarie oggi rimangono le sole due prospicienti Piazza San Carlo .Nella sala principale la decorazione del soffitto affrescato e distrutto dai bombardamenti, è stata sostituita con una semplice decorazione a tempera, stucchi e dorature; ed intorno all’anno 1960 fu collocato un grande lampadario di Murano a diciotto bracci. Si sono invece conservate parte delle preesistenti decorazioni pittoriche delle pareti tinteggiate con velature a effetto marmo, tra cornici e lesene dorate con capitelli corinzi intervallate da grandi specchi e porte agli angoli, eseguite da Morgari e da Borra tra gli anni 1839 e 1840. In parte originale anche il fregio dipinto tra i capitelli delle lesene con amorini, ghirlande di fiori e uccelli entro cornici ovali. Il salone ha pavimento in marmi policromi a disegni geometrici, tavoli tondi in marmo e poltroncine in velluto scarlatto. Più piccolo e riservato è l'ambiente a fianco (di gusto Impero) con volta a pianta ovale, dipinto nell’anno 1851 da Pietro Spinzi e Giacomo Beltrami ; conserva parte delle decorazioni originaria nei cassettoni riquadrati della volta con ornati di girali fitomorfe, nei pannelli sulle pareti tra le colonne semicircolari laccate di chiaro. La sala ha pavimento in marmi policromi a disegni geometrici e tra le semi colonne le nicchie (collocate in occasione dell'intervento di rifacimento operato nel dopoguerra) contengono statue femminili di gusto classico.
Curiosità :
- In questo locale:
1. venne progettata la storica missione in Antartide ,ideata da Luigi Amedeo di Savoia-Aosta ( Duca degli Abruzzi ) insieme all’ Ammiraglio Cagni , con la nave Stella Polare ;
2. Francesco Crispi comprese la necessità di intervenire militarmente in Africa ;
3. il giovane Antonio Gramsci (pare) ebbe l’idea di fondare "L’Ordine Nuovo" e scriveva al tavolino le critiche teatrali per il giornale "l'Avantì!";
- Tra i suoi clienti più famosi ci furono: Alexandre Dumas , che gustò il suo primo "bicerin"; Giovanni Giolitti che vi faceva tappa ogni volta che, giungendo da Roma attendeva il treno per Mondovì ; Benedetto Croce ; Edmondo de Amicis , Sergio Salmi , Lorenzo Gigli , Mario Gromo e Felice Casorati ; Luigi Einaudi vi sostava dopo aver acquistato libri antichi dal vicino libraio Bourlot ; i pittori che segnarono profondamente la vita artistica italiana degli anni Trenta e Quaranta del XX secolo: Enrico Paolucci, Carlo Levi , Jessie Boswell , Gigi Chessa , Francesco Mencio e Nicola Galante .