GUIDA Torino/Ritratto della Città/Villa Capriglio
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Ritratto della Città/Villa Capriglio
- Ubicata nel Quartiere Madonna del Pilone ,lungo la Strada del Traforo del Pino ed a monte di Borgo Sassi ,fu realizzata nel XVIII secolo da un allievo dell’ Architetto Filippo Juvarra su commissione della Famiglia Marchisio che vi abitò.L’edificio è costituito da una costruzione a due piani fuori terra,oltre al sottotetto,con facciata ripartita da lesene a tutta altezza e da doppia fascia marcapiano a divisione tra piano terreno,di servizio,ed il piano nobile con all’interno uno scalone ed un apparato decorativo a stucco ed affresco di gusto tardo settecentesco.Il piano terreno, oltre al portico con volta a botte ribassata,presenta un vecchio pozzo,un locale caldaia ed una camera adibita a cantina.Attraverso una scala esterna,elemento che insieme ai tipici contrafforti laterali caratterizza il prospetto,si giunge al piano primo,composto da cucina due camere e bagno.Servita da un edificio rurale su due piani fuori terra,si affaccia su un anfiteatro realizzato all'interno del parco privato retrostante,mentre la parte centrale,postuma,rappresenta un saggio dell'ornamentazione neo-classica del pittore Bongiovanni .Nell’anno 1736 la sua vedova, Maria Maddalena Genevosio , lasciò la villa in eredità al nipote, Modesto Genevosio (collezionista di antichità e cose preziose), il quale nell’anno 1743 la passò al fratello Giovanni Aurelio , che a sua volta ,nell’anno 1746,la vendette a Giovanni Paolo Melina Conte di Capriglio (del quale tutt’ora conserva il nome).Nell’anno 1773,quando l'ultimo figlio di Melina di Capriglio morì, la casa fu acquistata dal Regio Demanio ,e nell’anno 1870 passò all’ Avvocato Edoardo Cattaneo (che la mantenne in proprietà per un secolo,sino a quando la cedette al Comune della città). Chiusa al pubblico ed abbandonata per oltre un decennio,oggi è in vendita.
- Curiosità:
- - La più antica leggenda racconta che in questo luogo,si recava segretamente Vittorio Amedeo II di Savoia , per incontrarsi con la sua amante;altre dicono che nei sotterranei vi erano una serie di cunicoli che portavano ad una stanza impiegata per messe nere e riti satanici;quella più spaventosa dice che nelle notti invernali di plenilunio,quando scende la nebbia,la casa scompare nel nulla,per ricomparire solo al mattino.