GUIDA  Torino/Specialità dolciarie

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Torino/Ritratto della Città/Specialità Dolciarie

  • La pasticceria piemontese è una vera e propria arte che si tramanda tra generazioni e, fin dall'antichità,ha sempre dato alla Regione grande prestigio. Nel particolare i tradizionali dolci della pasticceria fresca torinese, a differenza di quelli che si possono trovare altrove, sono di piccolo formato. I principali prodotti sono:
- gianduiotto , cioccolatino il cui nome deriva da Gianduia ) fatto di cacao, zucchero e nocciole;
- lecca-lecca, una particolare caramella di forma piatta e rotonda, che porta l‘immagine della maschera torinese e la cui comparsa nelle pasticcerie della città annuncia l'apertura del gran Carnevale ;
- bignole o bignè , piccoli gusci tondeggianti di pasta dolce lievitata e rigonfia, ripieni di crema pasticcera al gusto di vaniglia, di caffè, di limone, di pistacchio, di zabaglione, di cioccolato, di nocciola, di mandorla, di crema caramellata;
- chantilly , piccoli gusci di forma ovale ottenuti con la pasta dei bignè, ripieni di panna montata e zuccherata;
- funghetti , ripieni di crema di cioccolato e spolverati con polvere di cacao;
- tartellette ,piccoli scodellini di pasta frolla farciti con crema e frutta fresca;
- cannoli di pasta sfoglia,ripieni di zabaglione;
- amaretti , secchi o morbidi, leggermente amarognoli, i cui ingredienti fondamentali sono: mandorle dolci e/o amare, zucchero e albume d’uovo. Possono essere aggiunte anche armelline (noccioli di albicocca) che conferiscono al prodotto il tipico sapore amarognolo all’amaretto;
- bonet , tipico budino (il cui nome in piemontese significa "cappello") fatto con uova, zucchero, cacao, latte, liquore (nella ricetta originale veniva usato il "fernet", poi sostituito dal "rum") ed amaretti secchi;
- cri-cri , la pralina al cioccolato, di forma rotonda, col cuore di nocciola e rivestita da bianca mompariglia (piccolissime sfere di zucchero);
- meringa (candida e bianca come le nuvole, delicata e friabile al punto da impreziosire i dolci al cucchiaio) è un'irresistibile spuma fatta di due soli ingredienti: albumi e zucchero.
- cremino , cioccolatino composto da tre strati di cioccolato (quelli esterni di cioccolato gianduja e quello interno di pasta di cioccolato al caffè, al limone o alla nocciola) formanti un cubo avvolto poi in una pellicola di alluminio con una fascetta di carta che riporta il marchio della ditta produttrice.Questo cioccolatino fu inventato nella seconda metà del XIX secolo da Ferdinando Baratti che aveva aperto col socio Edoardo Milano una liquoreria-confetteria in città col nome di Caffè Baratti & Milano ;
- canestrelli , biscotti a cialda, sottili e molto friabili di produzione quasi solo artigianale. Vengono cotti su piastra a pinza arroventata sul fuoco vivo e si presentano spesso con un disegno di grata o con uno stemma nobiliare in superficie e sono profumati all'anice, alla vaniglia, al limone o al cacao.
- torcetti , biscotti dolci (variante dei grissini) dalla forma ritorta i cui ingredienti principali sono la farina di frumento, il burro, il lievito, il malto ed il sale.
I torcetti (di Ermanno Eandi )
Il profumo
di un tempo
e colori di festa,
un vassoio
di cuoricini oblunghi,
spezzati mutano
in manici di ombrello,
pronti a inzupparsi
in una calda
pioggia di the.


CioccolaTò (di Ermanno Eandi )
Maître chocolatier,
dipingono dolci piatti
con allegre tavolozze
di puro cioccolato.
Come in un forziere
lingotti di gianduiotti,
il sapore della nocciola
si esalta nel barolo chinato.
La fabbrica del cioccolato
opificio di leccornie,
scacchiere di cacao,
Piazza Castello
s’indora del primo sole,
un romantico bicerin
sorride a Torino
dolce e golosa.