GUIDA  Chialamberto

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Confina con i comuni di: [[Locana]], [[Groscavallo]], [[Noasca]], [[Ceres]], [[Ala di Stura]] e [[Cantoira]]. E' a circa quarantanove chilometri da [[Torino]].
 
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==Storia==
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==Ritratto della Città==
Comune di origine incerta. Le prime notizie risalgono al 1300 e ci descrivono il territorio come un agglomerato di poderi sorto attorno alla magione della famiglia dei Lamberti. Il borgo ha un rapido sviluppo urbico e diviene sede parrocchiale.
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Comune di origine incerta. Il toponimo deriverebbe dal termine dialettale "Cialambèrt" che in piemontese antico indicava l'antica casa della famiglia Lamberto o Lamberti.
Dopo le invasioni napoleoniche, con la caduta del regime feudale, il centro viene direttamente gestito dal regno dei Savoia.
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Le prime notizie risalgono al 1342 con un documento ufficiale che attestala rinuncia dei diritti da parte del monastero di San Mauro sulla città a favore del conte Aimone. Il borgo ha un rapido sviluppo urbano e divenne sede parrocchiale nel 1596, raccogliendo a sé anche la città di Bonzo e Vonzo. Dopo le invasioni napoleoniche, con la caduta del regime feudale, il centro viene direttamente gestito dal regno dei Savoia.
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I secoli successivi, oltre ad annettere altre frazioni vicine, il comune non registrò altre avvenimenti di rilievo.
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Chialamberto ha sempre avuto un animo fortemente rurale; la maggior parte degli abitanti viveva di agricoltura, altri, invece, erano operai presso la miniere di pirite del territorio. A inizio novecento molti chialambertesi migrarono verso il nord della Francia in cerca di occupazione sicura, contemporaneamente svariati torinesi costruivano ville e casolari per trasferirsi in città nei week end e neri periodi estivi. 
  
 
==Dove Mangiare==
 
==Dove Mangiare==

Versione delle 13:01, 18 mar 2009

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Foto Chialamberto:
2012, 2009, 2008

Chialamberto è situato in Piemonte in Provincia di Torino nella val Grande di Lanzo, alla sinistra dello Stura, alle pendici delle Alpi Graie. Il primo maggio si festeggia il Patrono, Santi Filippo e Giacomo. Tra gli edifici religiosi: Chiesa dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo.

Confina con i comuni di: Locana, Groscavallo, Noasca, Ceres, Ala di Stura e Cantoira. E' a circa quarantanove chilometri da Torino.

Indice

Ritratto della Città

Comune di origine incerta. Il toponimo deriverebbe dal termine dialettale "Cialambèrt" che in piemontese antico indicava l'antica casa della famiglia Lamberto o Lamberti.

Le prime notizie risalgono al 1342 con un documento ufficiale che attestala rinuncia dei diritti da parte del monastero di San Mauro sulla città a favore del conte Aimone. Il borgo ha un rapido sviluppo urbano e divenne sede parrocchiale nel 1596, raccogliendo a sé anche la città di Bonzo e Vonzo. Dopo le invasioni napoleoniche, con la caduta del regime feudale, il centro viene direttamente gestito dal regno dei Savoia.

I secoli successivi, oltre ad annettere altre frazioni vicine, il comune non registrò altre avvenimenti di rilievo.

Chialamberto ha sempre avuto un animo fortemente rurale; la maggior parte degli abitanti viveva di agricoltura, altri, invece, erano operai presso la miniere di pirite del territorio. A inizio novecento molti chialambertesi migrarono verso il nord della Francia in cerca di occupazione sicura, contemporaneamente svariati torinesi costruivano ville e casolari per trasferirsi in città nei week end e neri periodi estivi.

Dove Mangiare

  • Ristorante Alpino, Piazza Chiariglione, 1
  • Ristorante Cesarin, Via Breno, 93

Da vedere

SS. Filippo e Giacomo. Si tratta di una pregevole fabbrica tardorinascimentale. La facciata, sobria ed austera, si caratterizza per l'impegnativo frontone che chiude la sezione centrale, decorata con un portale architravato, un oculo a forma di lunetta ed una loggetta cieca composta da tre aperture.

Le ali, in posizione recessa, hanno i portali minori lunettati. Belle paraste ritmano le sezioni.

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1854) Goffredo Casalis così descrive la frazione Vonzo:

Vonzo, terra che sta nella valle di Lanzo, presso Bonzo, a maestrale di Torino, da cui è distante diciannove miglia. Trovasi all'elevatezza di 630 tese sopra il livello del mare; ha una popolazione di 650 abitanti sparsi in varie villate; per le cose spirituali essi dipendono dal paroco di Chialamberto: alcuni di loro cominciano allontanarsi nell'autunno dai loro tetti, e vengono in Piemonte ad esercitarvi alcuni grossi mestieri; ed in primavera ritornano alle loro case portandovi il frutto dei loro onesti risparmi. Vi si trova ferro solforato in piccolo cristallo cubico. Vonzo veniva eretto in contado a favore dei Grassi di Casale, da cui passò ai Corderi della città di Mondovì.