GUIDA  Chieri

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Foto Chieri:
2012, 2009, 2008

Chieri è situato nel Piemonte in Provincia di Torino. Il 19 settembre si festeggia il Patrono, Santa Maria delle Grazie. Tra gli edifici religiosi: Cattedrale; Chiesa di San Domenico (XIV secolo); Santuario dell'Annunziata.

Confina con i comuni di: Pino Torinese, Poirino, Riva Presso Chieri, Montaldo Torinese, Pecetto Torinese, Pavarolo, Santena, Andezeno, Baldissero Torinese, Arignano e Cambiano.

Indice

Storia

Chieri è uno dei comuni più importanti del torinese, posto a sud delle colline del Po. Diversi ritrovamenti archeologici attestano che la zona era già abitata nell'Età del Bronzo e nell'età del ferro. In epoca preromana, verso il II secolo a.C. tribù liguri si organizzarono fondando un villaggio fortificato. Il toponimo infatti deriverebbe da un vecchio termine ligure "Kari" che significava sasso. Il nome "Kaira" restò nei documenti ufficiali fino al XIII secolo; solo più tardi si affermò il nome "Kairo". Della Chieri Longobarda si hanno poche notizie soprattutto perché la città perse la propria importanza diventando semplicemente una località di campagna. Sempre a Chieri, durante gli scavi del 1857, fu ritrovata una lapida con data 18 giugno 488 dedicata ad un bambina cristiana di appena due anni, Genesia, questo il suo nome. Il reperto ha un grandissima rilevanza storica perchè questa è stata la prima lapide rinvenuta in Piemonte. Dell'alto medioevo si hanno molte più notizie poiché furono redatti diversi documenti ufficiali. Nel 1046, con il matrimonio tra Oddone di Savoia e e Adelaide di Susa, Chieri venne inglobata tra i i possedimenti sabaudi. Alleatasi ad Asti estese la propria influenza sui territorio circostanti. Sulla sua strada la città trovò gli Alemarici, dinastia che stava dando vita al potente marchesato di Monferrato. Di questo uno degli esponenti più importanti fu Guglielmo IV con il quale si accese un duro scontro nel 1154. Tempo dopo Asti venne invasa dal Federico Barbarossa, la popolazione fece in tempo a rifugiarsi nelle colline circostanti. Le truppe imperiali non distrussero completamente la città, ma su ordine del sovrano abbatterono le torri principali e bruciarono tutte le abitazioni prima di dirigersi verso Asti. I chieresi si spostarono definitivamente, si collocarono nei dintorni della Chiesa di Santa Maria e ivi vi fondarono un nuovo centro abitato con altre mura difensive. Nel 1158 l'Imperatore Federico Barbarossa tornò di nuovo nella penisola, stavolta però, Chieri e Asti decisero di porsi al suo fianco per combattere contro Milano. Sempre in quell'anno, per volere dell'Imperatore, conte Guido di Biandrate divenne feudatario di Chieri. Appena dieci anni dopo Chieri decise di aderire alla Lega Lombarda, una nota alleanza che raggruppava molti comuni del nord, uniti per sconfiggere gli invasori stranieri. Mettendo insieme spirito e uomini la lega riuescì nell'ardua impresa di sconfiggere Federico Barbarossa, il vescovo di Torino, che per conto di Guido di Biandrate, amministrava la città, decise di concedere agli abitanti i "buoni usi" ovvero un'assemblea nella quale i cittadini erano liberi di creare una costituzione e farsi patrocinare da un Signore per vedere garantiti diritti e garanzie fiscali. Le guerre continuarono fino al XIII secolo, quando, raggiunta la pace Chieri poté finalmente dedicarsi al proprio sviluppo sia culturale che economico. Si potenziò inoltre anche l'influenza politica. Nello stesso secolo si inasprì lo scontro civile tra Guelfi e Ghibellini, ovvero le due fazioni che appoggiavano rispettivamente Chiesa e Impero, duramente in lotta per l'egemonia politica in Europa. Immersa in questa instabilità politica che produceva anche notevoli danni all'economia locale, Chieri decise di trovare un Signore, una figura politica di rilievo che aiutasse a ristabilire stabilità e ripresa. Venne scelto Roberto d’Angiò , conte di Provenza , re di Napoli e di Sicilia, che riuscì a ristabilire il potere della dinastia Angioina in Piemonte. Un secolo dopo Chieri divenne dipendente dai Savoia e come tale subì le tragiche conseguenze dello scontro tra la corte sabauda e ilo marchesato di Monferrato. Con gli scontri in corso si avviò, comunque, una discreta ripresa economica, fiorì, infatti la produzione tessile.

Nel'500 Chieri perse molto del suo smalto e fu trascinata d'inerzia nei conflitti dei Savoia, questa volta contro la Francia. E' importane sottolineare che la città ha dato ai natali a Matteo Gribaldi Moffa, tra i più importanti esponenti del protestantesimo. A metà XVI secolo Emanuele Filiberto, adottando il Cristianesimo cattolico come religione di Stato e autorizzando con un editto del 1565 la persecuzione dei protestanti. A inizio seicento altre sciagure si abbatterono sulla città. L'invasione francese provocò violenza e saccheggi e il dilagare delle peste provocò un ingente numero di vittime tanto da dimezzare il numero di abitanti.

A fine XVII secolo si spensero gli ultimi fuochi degli scontri tra i Savoia e i francesi. Venne ricostituita la regia municipalità. Nel 1881 ci fu un ulteriore invasione straniera, il 5 settembre il Piemonte venne annesso alla Francia. Alla sconfitta di Napoleone, con la restaurazione in corso Chieri visse un aumento della popolazione. Crebbe l'industria e il settore dei servizi. Nel 1929, la crisi che coinvolse tutto il mondo finanziario, colpì anche Chieri. Negli sessante si ebbe un altro aumento della popolazione dovuto, stavolta, alla massiccia migrazione in città dall'est e dal sud Italia.

Dove Mangiare

  • Ristorante San Domenico, Via San Domenico, 2/B
  • Ristorante Hostaria Del Don Camillo, Corso Torino, 1

Pasticcerie e Gelaterie

  • Gelateria Anna, Strada Padana Inferiore, 38; telefono: 011-9421331
  • Pasticceria Gierre, Via Vittorio Emanuele, 42; telefono: 011-9413695
  • Pasticceria Buttiglieri, Via XX Settembre, 10; telefono: 011-9472270

Biblioteche

  • Biblioteca Civica Nicolò Francone, Via Vittorio Emanuele II, 1

Complessi Bandistici

  • Filarmonica Chierese, Via della Pace, 14
  • Fanfara Bersaglieri in Congedo

Numeri Utili

  • Comune, Telefono 011/9470250
  • Vigili del fuoco, Telefono 011/9424087
  • Asl 8, Telefono 011/94291
  • Ospedale Maggiore, Telefono 011 94291

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona dinner t.gif Dove Mangiare Icona dormire.gif Dove Dormire Icona asso t.gif Associazioni

Bibliografia

  • Guida ritratto città di Chieri, Enrico Bassignana, Editris 2000 (2008)