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Foto Ardea: 2012, 2009, 2008 |
Ardea è situato nel Lazio in Provincia di Roma. Il 29 giugno si festeggia il Patrono, SS. Pietro e Paolo. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di Santa Marina; Chiesa di San Pietro (XII secolo); Oratorio Cristiano Ipogeo (in località Campetto). Da Vedere: Torre di San Lorenzo.
Confina con i comuni di: Roma, Albano Laziale, Anzio, Ariccia, Pomezia e Aprilia.
E' a circa quaranta chilometri da Roma.
Indice |
Ritratto della Città
Ardea nasce nell'Agro Romano, circondato dai Colli Albani, su una roccia tufacea che domina l'area dei Castelli Romani. La sua origine è legata al mito: sembra che la fondazione della città di Ardea sia associata allo sbarco di Enea sulle coste del Lazio. Esistono più leggende a riguardo: quella riportata da Dionigi di Alicarnasso attribuisce la fondazione della città ad Ardeas, figlio di Odisseo e della maga Circe. Una seconda leggenda risalente al XV secolo a.C. lega le origini di Ardea a Danae, figlia del re di Argo, che sarebbe giunta sulle coste laziali e avrebbe sposato il re degli indigeni, Pilumno. Insieme avrebbero fondato la città. Sul toponimo di Ardea è arrivato ai giorni nostri un contributo di Ovidio, che avrebbe associato il nome della città ad un airone cenerino (ardea cinerea) in volo dopo l'incendio appiccato da Enea alla città dopo aver sconfitto re Turno. La città appartenne alla Lega Latina nel V secolo, ma dalla seconda guerra punica in poi non fu più sotto il giogo romano. Dopo le devastazioni dei barbari, durante il medioevo fu ricostruita e fortificata per poi entrare a far parte dell'Abbazia di San Paolo. Dai monaci benedettini passò poi sotto l'influenza dei Colonna, dei Cesarini e dei Caffarelli; successivamente sotto i Borgia, per poi ritornare in mano ai Colonna ed infine ai Cesarini nel XVI secolo.
Nonostante le fortificazioni, nel corso dei secoli la città fu devastata dal passaggio dei saraceni, dal brigantaggio, dalle guerre e dalla diffusione della malaria; la popolazione si ridusse e Ardea fu considerata una frazione di Genzano di Roma.
Durante il fascismo Ardea fu annessa alla città di Pomezia, e dopo la bonifica dei territori circostanti la popolazione tornò a svilupparsi, fino ai primi anni 70', quando Ardea chiese e ottenne l'autonomia comunale da Pomezia.
Cosa Vedere
- Chiesa di San Pietro
- La Chiesa fu edificata nel XII secolo ma quasi completamente ricostruita nella prima metà del 1900; all'interno vi ritroviamo il fonte battesimale e il tabernacolo del famoso scultore Giacomo Manzù(Bergamo, 1908 - Roma, 1991).
- Tempio di Giunone
- Nell'area dove oggi sorge la Chiesa di San Pietro, un tempo si ergeva il Tempio di Giunone del VI secolo a.C, uno dei quattro templi ardeatini individuati sull' Acropoli e sulla Civitavecchia. Proprio i resti rinvenuti sulla Civitavecchia testimoniano la presenza di un tempio risalente al VI secolo e collegato ad una basilica del I secolo, che pare dedicato a Venere.
- Una parte dei ritrovamenti oggi sono raccolti all'interno del Museo di Villa Giulia.
- Tra l'area dell'Acropoli e quella della Civitavecchia inoltre sono stati individuati sistemi di grotte scavate nel tufo, utilizzate come antichi sepolcri, magazzini e ambienti destinati alla concia delle pelli. In località Vignacce, queste grotte sono state riconosciute come tombe a camera risalenti al V-IV secolo a.C.
- Chiesa di Santa Marina
- L'edificio fu costruito in onore della Santa nel XII secolo, ma ad oggi restano pochi elementi conservati in buono stato: dell'antica struttura sono rimaste solo le arcate e qualche decorazione pittorica. Sono dedicate a Santa Marina anche una fontana sormontata da una statua acefala risalente al 1615, con un'iscrizione che rimanda alle proprietà miracolose dell'acqua per tutti i malati.
- Palazzo di Sforza Cesarini
- Il palazzo venne costruito dalla famiglia dei Colonna nel XV secolo come rifugio fortificato per gli abitanti. Nel tempo si è diffusa la leggenda secondo cui per le sue stanze si aggirerebbe ancora oggi il fantasma di Ludovico Colonna, ucciso dal cognato nel 1436.
Musei
Dove Mangiare
- Trattoria Trattoria del mare, Lungomare dei Greci, 23 Telefono: 06-9141954
- Ristorante Era Ora, Via Pratica di Mare, 42 B/C Telefono: 06-9130440
- Hosteria le Pietre Antiche, Via Laurentina Km 29 Telefono: 06-91821534
- Ristorante Il Casale delle Mimose, Via Lucca, 27 Telefono: 06-9130967
- Ristorante Il Casaletto, Via Marino, Telefono: 06-91014385
- Ristorante La Baita, Via N. Strampelli, 2 Telefono: 06-9135978
- RistoranteLa Fenice, Viale San Lorenzo, 60 Telefono: 06-9103942
Complessi Bandistici
- Banda Città di Ardea
- Coro Rutuli Cantores, Via Virgilio, 15 [1]
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Nuova California 2004, Via Delle Meduse 3 Interno C
- Associazione Operatori Sociali Cristiani Onlus, Via Pratica Di Mare, 28
- Associazione Sportiva Dilettantistica Stella Polare, Lungomare Delle Meduse, 70
- Associazione Volontaria Solidarietà e Ambiente, Viale Corona Australe, 25/C
- Comitato di Quartiere Nuova Florida, Via Frosinone, 23
- Cooperativa Sociale Alba A.R.L. O.N.L.U.S., Via Legnano, 32
- L'Isola che non c'è, Via Lavinia, 7
- Lucia Lavori Utili Cooperativi per Interventi Ambientali Soc. Coop. Sociale A R. L. Onlus, Via Velino, 17
- Mano Amica Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., Via Legnano, 32
- Mondo Sociale - Società Cooperativa Sociale, Via Legnano, 32
- Nereo Volontari di Protezione Civile, Viale Nuova Florida, 75
- Nucleo Operativo Airone Volontari Prot. Civ. Vig. Ecologica, Via Dei Tassi
- Progetto Marsupio Onlus, Via Anchise, 18
- Sottosopra - Società Cooperativa Sociale - Onlus, Via Legnano, 32
- Unione Famiglie Handicappatesezione di Ardea, Largo San Lorenzo Martire, 18
- Vivere Insieme, Via Legnano, 32
Bibliografia
- Ardea, Chiara Morselli - Edoardo Tortorici, Ed. Olschki (1982)
Informazioni Utili
Come Arrivare
Impianti Sportivi
Mass Media Locali
- Il Caffè di Pomezia e Ardea - [2]
Memorie Storiche
In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:
ARDEA, meschino villaggio della Campagna di Roma, 5 miglia a greco dal mare Tirreno, 6 a libeccio da Velletri, 8 ad ostro da Civitalavinio, presso la destra riva del Numico. Era altrevolte una forte città appartenente ai Rutili e la residenza del re Turno stato vinto da Enea. Fu presa ed arsa da questo principe; ma i poeti la fanno risorgere dalle proprie ceneri per cambiarsi in uccello; favola che urta più l'immaginazione che la ragione, qualora si voglia osservarla sotto il vero suo aspetto, cioè che risorse ben presto dalle sue rovine più bella che dapprima. Per sua sfortuna questa città, dopo che fu distrutta dai barbari, e che i pochi rimasti abitanti dovettero abbandonarla per l' insalubrità dell' aere, a cagione delle terre fattesi paludose, non più potè rinnovarsi eguale metamorfosi. Vi si vedono le rovine di un tempio dedicato a Venere, ove i Latini in comune vi celebravano le feste nelle ìdi di marzo. Tarquinio il Superbo era occupato all' assedio di Ardea, allorché i Romani, sdegnati per la violenza di Sesto di lui figliuolo contro Lucrezia, proclamarono la repubblica. Nelle sue vicinanze stanno le Acque Ardeatine di odore di zolfo, e che Vitruvio chiama Fontes sulphurati. Oggidì è un feudo de' principi Cesarini con circa 800 abitanti. Sta 15 miglia ad ostro da Roma e 5 dal mare. Long. 10° 10'; lat. 41° 37'.