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Foto Buronzo:
2012, 2009, 2008

Buronzo è situato nel Piemonte in Provincia di Vercelli. L'ultimo lunedì di agosto si festeggia il Patrono, Sant'Abbondio. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Sant'Abbondio; Convento degli Agostiniani. Da Vedere: Castello Consortile.

Confina con i comuni di: Gifflenga, Villanova Biellese, Castelletto Cervo, Rovasenda, Mottalciata, Salussola, Masserano, San Giacomo Vercellese, Carisio e Balocco.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante Rubea, Piazza Cavour, 1

Lapidi Commemorative

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1834) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Buronzo (Buruntius), com. nel mand. di Masserano, prov. e dioc. di Vercelli, div. di Novara. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett. ipot. di Vercelli, insin. di Masserano. Ha uffizio di posta.

È voce che un Guglielmo Valla principe degli Eburonti di Colonia, fuggito con le sue genti per la perdita d'una scommessa che non potè pagare a Sigismondo degli Unni, costì venisse, e sul disegno d'una rocca de' Jagelloni vi piantasse la Rocella, primo edifizio di Buronzo: è pur fama ch'egli, superati i Cimbri in una sanguinosa battaglia, si mettesse col titolo di tetrarca a signoreggiare la quarta parte delle Lande vastissime intorno all'innalzato edilìzio. Un'epigrafe quivi rinvenuta e conservata, la quale comincia bensì per Villelmo Valla, ma non riferisce nessuna delle anzidetto particolarità, valse presso taluni a confermare quella credenza.

Il Modena fa discendere gli antichi signori di Buronzo da quel conte Vallone di Casale presso Borgovercelli, che fu poscia Volone da lui nominato. Ebbe questi dall'imperatore Corrado nel 1028 l'investitura del detto luogo di Casale, di Pezzana, Rossalco, Bolgaro, o Borgovercelli, Camogo, Buronzo, e di più altri castelli del celebre contado della Biandrina posto oltre la Sesia, con le avvocazie, e coi patronati di quelle chiese parrocchiali.

Divenuta numerosa la stirpe dei Buronzi, il luogo del Castello da essi denominato ed abitato pareva una terra tutta di bei palazzi adorna. I varii principali rami si dissero de' Gotofredi, de' Bastita, de' Berzetti, de' Bucini, delle Donne, dei Grassi, de' Presbiteri, de' Plebani, de' Ricchi, e del Signore.

Oltre gli anzidetti feudi godettero Zumaglio, parte di Balveco, di Crevacuore, Sandigliano, Carisio, Ternengo, Monteformoso, ed Asigliano.

Contarono fra i loro illustri un Arrigo assai riputato nella milizia e nelle lettere, che fu podestà di Vercelli l'anno 1285 a nome de' Guelfi Arborei, ed Avogadri; un Adriano de' Berzetti fondatore degli agostiniani in Avigliana nel 1450, e venerato qual santo nella chiesa già di quell'ordine in Vercelli; un inquisitore generale per la Lombardia e la Liguria, che molto si adoperò nella conversione de' Valdesi l'anno 1453; un ammiraglio di Malta il Balio Giovan Antonio de' Berzetti; ed un Luigi vescovo d'Acqui, che pubblicò la vita e gli scritti del vescovo Attone di Vercelli, quasi unico buono scrittore del secolo decimo.

In questa terra fu stabilita una commenda de' ss. Maurizio e Lazzaro, patronato de' Berzetti.

La via provinciale da Torino ad Arona interseca questo comune. Dalla parte di mezzodì, e alla distanza di mezzo miglio, vi scorre il torrente Cervo, che vi si tragitta col mezzo d'un porto.

La parrocchiale, titolata col nome di s. Abbondio, è governata da un vicario foraneo: fu eretta nell'anno 1703, ed arricchita verso la metà dello scorso secolo, mediante un lascito fatto dalla contessa Ponzone-Alerame di Azeglio. Lodevole è l'architettura di questa chiesa posta in luogo elevato, avente di fronte, e al destro lato alcune fabbriche, statevi innalzate dai Consignori del luogo nel 1477. Il cimitero trovasi nella prescritta distanza dal paese. Fu esso in questi ultimi tempi ampliato.

Alla parte di tramontana, e discosto trecento metri da Buronzo, in una deliziosissima giacitura vedesi un convento, che già spettò agli agostiniani scalzi, e di presente appartiene alla nobile famiglia Avogadro di Ceretto. È largamente cinto di solida muraglia. Il giardino, un vigneto, e l'edifizio situato nel mezzo di esso si presentano assai dilettosamente allo sguardo.

Nel dì 27 d'agosto vi si fa una fiera rinomata per la vendita del bestiame, e di varie maniere di drappi. Vi concorrono non solo i negozianti del vercellese, ma quelli eziandio delle provincie di Biella, e d'Ivrea.

Nel territorio si fanno copiose ricolte di riso. I cacciatori vi trovano abbondante selvaggiume, ed in ispecie lepri, tordi e beccaccie.

Evvi una stazione di cinque carabinieri a cavallo, compreso il brigadiere. Vi passa il velocifero da Torino ad Arona.

Popolazione 950.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

BURANZO o BURONZO, vill. degli Stati Sardi, div. di Novara, prov. di Biella, mandam. di Castellengo, quasi presso la sinistra riva del Cervo, in sito ubertoso di viti, che danno ottimo vino, 12 miglia a maestro da Vercelli, 10 a scirocco da Ivrea ed altrettante a libeccio da Galinara. Vi si contano quasi 1,200 abitanti.