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Foto Panni:
2012, 2009, 2008
Passeggiata "al Castello" con la "torre" (lu zitemelòne) a levante
Passeggiata "al Castello" con la "torre" (lu zitemelòne) a ponente
Panorama

Panni è situato in Puglia, ai confini con la Campania, in Provincia di Foggia sul Monte Sario ad un'altezza di 801 mt. s.l.m.. Il 26 agosto si festeggia il Patrono, San Costanzo.
Tra gli edifici religiosi: Chiesa Madre, Chiesetta del Calvario, Chiesetta di San Vito, Chiesa dell'Annunziata, Chiesetta del Purgatorio.

Confina con i comuni di: Savignano Irpino, Montaguto, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Bovino e Accadia.

Indice

Ritratto della Città

Stemma del Comune

Il nome "Panni" è sicuramente legato alla storia del dio Pan, così come rappresentato dallo Stemma del Comune [1]


Panni può essere considerata la perla del subappennino dauno meridionale: un paese dove paesaggio incontaminato e tanta aria salubre si intrecciano fra loro, creando un territorio da favola, un mondo affascinante, una perla del territorio appunto. “…respiro del vento non suoni, non voci ora io posso più udire; odo solo il bisbìglio del vento. Sono le voci della mia gente, sono l’anima della mia terra. Terra di querce piegate dal vento che i rami ne forza, ti amo e, quasi, non ti conosco……” (Ada Firino) ” quando giù nel Tavoliere tutto arde la calura a Panni, sull’altopiano Pan, si gode la frescura “(E. Passarelli)

Già il titolo ci porta a pensare di un paese dove paesaggio incontaminato e tanta aria salubre si intrecciano fra loro creando un territorio da favola, un mondo affascinante. A prima vista può sembrare un paese difficile eppure quei luoghi custodiscono autentiche riserve naturalistiche che meritano di essere visitate. Per questo armatevi di macchina fotografica e via, fra colline, boschi, ruscelli che saranno la scenografia del vostro vagabondare e godervi appieno il bel paesino di montagna che si chiama Panni in provincia di Foggia. Godetevi le stradine del paese, gli uccelli, il verde, l’aria incontaminata a testimonianza di un territorio ancora sano. Alla fine, dopo tanto girovagare per il paese e fra queste bellezze naturali, un pò di relax sicuramente vi farà bene. Non aspettatevi grandi cose, ma parlate con la gente, entrate nei piccoli negozi, sedetevi sulle panchine della passeggiata del Castello, godetevi le prelibatezze della cucina locale. Guardate tutto l’insieme ed avrete in regalo la sensazione di aver scoperto un mondo sconosciuto e da favola riportandovi indietro nel tempo; visitate questa perla del Subappenino. Una passeggiata nel bosco, in silenzio, riempiendosi i polmoni del profumo della resina dei pini, mentre la luce filtra tra i rami. Un pomeriggio di relax, sdraiate su un morbido tappeto di erba rivolgendo lo sguardo al cielo. Da quanto tempo non ti concedi una pausa d’immersione nella Natura? Intanto chiudi gli occhi e non sarà difficile materializzare nella tua mente questi possibili scenari. La sensazione che ne trarrai sarà d’immediato benessere, La Natura fa parte di noi, ma di cui ci siamo dimenticati. Aristotele scriveva che “il medico cura, la Natura guarisce” Panni vi aspetta con tutte le sue sagre, con tutti i suoi prodotti, con tutti i gioielli del suo territorio, con tutta la sua Natura. Panni è un palcoscenico, un microcosmo, una metafora del mondo. La sua terra è un valore aggiunto, il centro del mondo. Come diceva Tolstoj: il tuo villaggio è il centro del mondo, racconta il tuo villaggio e racconterai del mondo, così io stò facendo. Panni, la perla dei Monti Dauni Meridionali , ha una grande vocazione turistica e per questo sono presenti tutte le strutture sanitarie e ricettive di cui un territorio ha bisogno. Come specificato di seguito è presente un ospedale di comunità dotato di ambulanza attrezzata, una struttura Socio-Sanitaria per Anziani oltre alle strutture ricettive per un completo relax.

La zampogna di Panni

La zampogna[2] è uno strumento molto antico, risale addirittura a duemila anni prima di Cristo; la sua costruzione è rimasta immutata nel tempo, ed ha una struttura connessa al mondo pastorale. La zampogna è presente in molti paesi d'Europa, in ognuno con una diversa tipologia: Francia, Spagna, ex Jugoslavia, e Inghilterra dove esiste la cornamusa. In Italia pare che l'unica zampogna si trovi nel sud. Più precisamente si trova in Puglia, esattamente a Panni, un vero orgoglio per gli abitanti. E' stata segnalata a Scapoli, in Abruzzo, nel museo delle zampogne di tutto il mondo. (tratto da "Origini di Panni e della Sua Zampogna" di Angelo Capozzi) Panni (nel nostro dialetto “Pan”) è chiaramente un paese dedicato, dagli antichi sacerdoti daunii, al dio Pan, diversamente non troveremmo la sua figura nello stemma civico del suddetto paese. Pan è l’inventore della zampogna e rappresenta la costellazione del Capricorno, che chiude il ciclo dell’anno e ne apre uno nuovo (nel nuovo calendario). Le leggende che parlano del dio Pane che aiuta a vincere Zeus contro i suoi nemici, anche nella veste del Capricorno, sta a significare che il dio-capro, aiuta il sole, nel solstizio di inverno, a rinascere e a ricrescere, per riportare nel Cosmo la vita, l’armonia, l’ordine, la fecondità, ecc. Pan suscita il caos primordiale, ma poi lo incanala verso una grande, rinnovata e ordinata rinascita. Quindi il dio Pan si presenta come il sole notturno, bestiale, ma che,contemporaneamente, diventa fondamentale (nel tempo di Natale), per far nascere il sole bambino, che col tempo diventerà Gesù Bambino, il sole dei Cristiani. Ma la zampogna di Panni e cioè la zampogna di Pan, del Capricorno, non poteva essere una normale zampogna, perché doveva rispondere a particolare requisiti: dove essere uno strumento speciale. In Italia non si riconoscono strumenti simili e forse modelli che ci assomigliano li troveremo nei paesi greci o di cultura pelasgica. La zampogna che doveva suonare al solstizio d’inverno per aiutare il sole a rinascere, a ricrescere e a ristabilire l’ordine e l’armonia nell’universo doveva essere particolare. I sacerdoti daunii pensarono (è la mia ipotesi), per i motivi che esporremo, che la zampogna dovesse ricalcare l’iconografia classica del dio, che si ritrova rappresentata moltissimo nei documenti storici, ma anche nello stemma civico di Panni. Nell’immagine si vede il dio che regge con la mano destra un bastone, simbolo di tutti gli elementi maschili del cosmo, e con la sinistra il flauto di Pan (la siringa), simbolo di tutti gli elementi femminili. La genialità dei sacerdoti sta nel riuscire ad armonizzare il suono del bordone (il “totaro” che imita il bastone, cioè gli elementi maschili del Cosmo) con il suono del chanter (della “calamita”, che imita quelli femminili). Solo armonizzando i suddetti elementi, fondamentalmente costitutivi della creazione, dell’ordine cosmico, della vita, è possibile ricominciare un nuovo ciclo vitale. Quindi la zampogna di Panni si presenta come una zampogna esclusivamente solstiziale, natalizia. L’otre, di questo particolare strumento, è costituito dalla pelle d’agnello, simbolo di rinascita e rappresentazione della vittima sacrificale (l’agnello veniva ucciso, per ricavarne l’otre, qualche giorno prima di Natale). Le canne sono collegate direttamente sull’otre, al posto delle zampe anteriori dell’animale (è questa è la dimostrazione che l’etimo “zampogna”, più che derivare da “sinfonia”, deriva da “zampona”, grande zampa della divinità in questione) e questa fa di questo strumento più una cornamusa che una zampogna. Una grossa canna maschio, il bordone (il “totaro”), rappresenterebbe il belare del montone, l’altra, il chanter (la “calamita”), costruita con canna femmina, vorrebbe imitare il belare della pecora. Il chanter ha solo tre buchi (quattro suoni), limite, che a mio parere, i sacerdoti si sono autoimposto, per motivi religiosi (si pensi alla trinità, ecc.). La zampogna di Panni non accompagnava la ciaramella, ma un flauto di canna con tre buchi, quasi ad imitazione del chanter della zampogna (ma non lo era perché ambedue rispondevano ad uno stesso “principio” religioso). I costruttori, i semplici pastori-contadini di Panni, si riunivano quindici, venti giorni prima di Natale, per costruirla e facevano a gara a chi la confezionava meglio, più intonata, ecc. . Si suonava la Notte di Natale per Gesù Bambino, infatti, poi, la zampogna, oggetto della nostra discussione, è stata cristianizzata e quindi oggi è da considerare, storicamente, uno strumento pagano, ma culturalmente cristiano. In chiesa, a mezzanotte, suonavano 50, 60 zampognari e l’effetto che si ricavava con l’esecuzione di una sorta di “Tu scendi dalle stelle”, era potente, emozionante, commovente. Si suonava, poi, ancora, all’Epifania. Qualcuno sulla zampogna costruiva un piccolo presepe. Per altre notizia vi rimandiamo al libro di Angelo Capozzi e Antonio Mauriello “La zampogna di Panni”. Antonio Mauriello, il musicista che ha salvato dall’oblio la zampogna di Panni e l’ha riproposta con forza all’attenzione di studiosi e musicisti di tutto il mondo, ha organizzato una presentazione della stessa al XVI Festival della Zampogna a Maranola (Formia – Latina), organizzato dallo studioso, musicista, operatore culturale e animatore Ambrogio Sparagna. Io avevo l’incarico di presentare lo strumento dal punto di vista storico-folklorico, e poi c’è stata l’esecuzione di “Tu scendi dalle stelle” suonata da Francesco Capobianco, alla zampogna arcaica di Panni e quella di Antonio Mauriello, alla zampogna moderna Che ricalca quella arcaica, ma ha maggiori potenzialità musicali) di Panni, il quale ha presentato alcuni brani da lui arrangiati. La micro-conferenza ha suscitato un interesse incredibile, soprattutto da parte degli studiosi. Sparagna ha chiuso il dibattito, attorno a questa particolare strumento, sostenendo che la zampogna di Panni ha un’importanza storico-musicale enorme, perché l’uso della scala con i quattro suoni precede il sistema tonale e quindi rappresenta una fase antichissima dell’espressione musicale italiana, una fase originaria. Alla fine ha affermato con forza, ripromettendosi di venire a Panni personalmente, che la zampogna di cui trattiamo, come strumento etnico, ha un VALORE ASSOLUTO.


Musicista con la zampogna di Panni

"...Quando giù nel Tavoliere tutto arde la calura, su a Panni, nell’altopiano Pan, si gode la frescura"

===Turismo: Panni ha spiccato il volo !!! ===5 Video/Documentario di Franco Cocciardi[3] -- 1 video di Beppe Sfilio da youtube[4] -- Video/Documentario di Franco Cocciardi[5]

       
                                                                            

Regione Puglia – Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Foggia Oggetto: Progetto assistenza sanitaria Isole minori, Comuni dei Monti Dauni e del Gargano – Delibera CIPE 122/2015. Lavori di realizzazione elisuperficie/elisoComune di Panni. D E L I B E R A Per quanto in premessa e qui integralmente richiamato, 1. indire gara d’appalto a procedura negoziata, per l’affidamento di servizi di ingegneria ed architettura superiore a € 40.000,00 ai sensi dell’art. 36 comma 2 lett. b), per la Progettazione ed il Coordinamento in fase di progettazione dei lavori di “Realizzazione di una Elisuperficie/Elisoccorso nel Comune di Panni. La Rete eliportuale pugliese risponde alla esigenza di realizzare un sistema di punti di atterraggio per elicotteri, con operatività diurna e notturna, strategicamente distribuiti sul territorio regionale e, soprattutto, gestiti unitariamente e organicamente come avviene per il sistema aeroportuale. La gara indetta da Aeroporti di Puglia è stata vinta da Alidaunia Srl, società foggiana operante da oltre trent’anni nel settore della navigazione aerea, l’unica compagnia italiana a effettuare servizi di linea con elicotteri per trasporto passeggeri, merci e posta, da oltre 21 anni. Alidaunia è titolare di servizi di protezione civile, elisoccorso (118) ed eliambulanza per conto di Pubbliche Amministrazioni in varie regioni d’Italia. Tutti i siti della rete eliportuale pugliese saranno controllati e gestiti in remoto da una centrale operativa H24, ubicata nella sede di Foggia, che assicurerà il monitoraggio continuo di impianti e servizi.

A Panni è presente un ospedale di Comunità (U.D.T-Unità di Degenza Territoriale)dotato di ambulanza attrezzata, ponte tra il ricovero e l’assistenza a domicilio diretto da un medico e gestito da un infermiere:

Panni - U.D.T. Unità di Degenza Territoriale Via Largo Piano s.n.c. 71020 PANNI telefono: 0881 965195 - 0881 965707 fax: 0881 965029

posti letto: n. 18

orari: Lun: 8:00 14:00 15:00 18:00

Accesso: Su proposta dei medici di Medicina Generale o a seguito di trasferimento da Unità Operativa Ospedaliera. Attività ospedaliera: - Assistenza medica: il medico di Medinia Generale è presente in forma di Guardia Medica attiva e con accessi programmati con il compito di redigere e coordinare il programma assistenziale - Assistenza infermieristica: somministrazione della terapia, tenuta ed aggiornamento della cartella clinica, tutela dell’igiene personale, assistenza tutelare diurna e notturna - Assistenza riabilitativa: erogazione delle prestazioni specialistiche, cura ed aggiornamento della cartella clinica per la parte di competenza.- Funzione clinico/assistenziale dei medici di Medicina Generale - Orari: Dal Lunedì al Venerdì: ore 08.00 – 20.00 Sabato: 08.00 – 11.00. - Guardia Medica - Orari: dalle 11.00 del Sabato alle 08.00 del Lunedì (su eventuali chiamate d’urgenza). La permanenza nella struttura è consentita per massimo 30 giorni.

Inoltre è abbinato ad una Residenza Socio-Sanitaria per Anziani (Clinica Santa Maria Stella) La casa Santa Maria Stella è ubicata in Panni al Largo Piano. La struttura si articola in 44 posti letto, ogni camera biposto è predisposta per la dotazione di apparecchio televisivo e telefonico. La casa protetta è una struttura sociosanitaria residenziale destinata ad accogliere anziani autosufficienti ed anziani non autosufficienti.. La casa protetta è una struttura progettata ed attrezzata in modo da garantire la massima conservazione delle capacità e dell’autonomia della persona, il mantenimento dei rapporti familiari e amicali,la conservazione delle abitudini e degli interessi di vita; offre occasioni di vita comunitaria e servizi per l’aiuto nelle attività quotidiane, attività occupazionali e ricreativo – culturali. La Casa protetta ha il compito di garantire agli ospiti un adeguato benessere personale ed un buon livello di confort abitativo e assistenziale che tende ad a riprodurre l’ambiente famigliare nel rispetto dell’autonomia e della riservatezza personale. La casa protetta è una struttura aperta. Gli ospiti, i loro famigliari e amici hanno libertà di accesso e uscita dalla struttura comunicandone la volontà alla direzione. Fornisce altresì assistenza medica, infermieristica e fisioterapica. Santa Maria Stella è convenzionata con: Regione Puglia dal 20/12/2007 con codice n°0523 ASL Fg dal 01/12/2008 con codice cifra 082/Dir. 2007/00523


Giungere a Panni,sui Monti Dauni Meridionali, per la prima volta significa restare meravigliati e sorpresi da paesaggi, colori, tradizioni che non ci si aspetta di trovare in Puglia. Significa essere accolti da visi e sorrisi schietti, da un senso di accoglienza ed ospitalità molto speciale, che solo una terra storicamente abituata al passaggio di genti e di culture differenti, al cammino dei pellegrini, al transito dei pastori e della transumanza, può regalare. Significa fare un tuffo in un’oasi di serenità e pace, coccolati dai suoni e dai silenzi di una natura incontaminata. Significa compiere un viaggio attraverso millenni di storia. Tornare a Panni, d’altro canto, vi darà la sensazione di ritrovare un vecchio amico, perché avrete fatto vostri quei vicoletti, quegli scorci, quei panorami, quelle tradizioni popolari ed avrete voglia di riviverli. Come se su questi monti, tra queste vallate, foste cresciuti; come se leggende e storie locali vi fossero state raccontate quando eravate bambini dai vostri nonni. Questa è una terra accogliente, un luogo che ammalia ed abbraccia chiunque abbia la fortuna di venirci e chiunque abbia pazienza e curiosità, perché molti dei tesori presenti vanno attesi e scoperti con l’aiuto degli abitanti che, statene certi, saranno felici di accompagnarvi e guidarvi in questa esperienza. Panni è al centro di dolci rilievi e i borghi su di essi adagiati, come tanti incantevoli presepi, si aprono alla vista di chi ad essi si avvicina con parapendii e droni, svelando lentamente e quasi con pudore le proprie bellezze. Questi luoghi vi aspettano per lasciarsi vivere nei diversi periodi dell’anno, in modo che possiate godere appieno delle differenze che l’incedere lento delle stagioni qui meravigliosamente ancora offre.

A piedi tra storia e natura Le piccole strade del centro storico rappresentano l’elemento peculiare del paese: esplorare gli stretti vicoli di Panni, magari con piccole action cam, significa seguire tanti mini-percorsi che conducono alle principali chiese o a scoprire i tanti bei portali scolpiti. Raggiungete il Belvedere “Toppolo” ai piedi dell’antica torre, per godere di uno splendido panorama. Uscendo dal paese si possono coniugare natura e scoperta facendo passeggiate a piedi, a cavallo oppure in bici, alla ricerca dei ruderi degli antichi mulini ad acqua o verso il querceto che circonda la Chiesa della Madonna del Bosco. Panni è una terra di forti emozioni, ma molte ne riserva il cielo. La sommità del borgo è stata da anni eletta dagli appassionati di parapendio punto di lancio privilegiato per godere della vista della Valle del Cervaro, del Monte Crispiniano e dell’Altopiano di Monteleone e Montaguto.

Panni deve il suo nome a Pan, dio delle montagne e dei boschi, raffigurato anche nello stemma municipale. Le origini del nucleo urbano sono molto antiche, potrebbero risalire ad un periodo compreso tra il VII e V secolo a.C., anche se il borgo viene citato per la prima volta in documenti del 1400. Di epoca romana sono infatti i ritrovamenti archeologici dell’area Serra di Panni, poco distante dal paese.

Agriturismo

Panni (FG) Monti Dauni Meridionali “Stare in luoghi come questo significa ritrovare i valori rurali dell’Agriturismo evidenziando la grande passione degli agricoltori che hanno soffiato l’anima ai luoghi”. Visitando Panni, si rimane letteralmente stregato dalla bellezza dei paesaggi. “Il mondo agricolo mette in campo le migliori risorse umane nei territori rurali un po’ dimenticati, in questa bella cartolina. L’attività agrituristica non è solo economica, qui sono stati messi la passione, l’amore per la terra, l’identità culturale, la storia, le tradizioni, i saperi. L’agriturismo ha questa grande carica, è una stazione di servizi rurali, a partire da quelli antichi che erano la ricezione e l’ospitalità dove l’agricoltura diventa custode del patrimonio archeologico e artistico. Inoltre è prevista la creazione di un villaggio turistico con annesso centro benessere per massaggi ed altro e due piscine di cui una coperta per il periodo invernale per far godere Panni tutto l’anno.

Parapendio

Panni è una terra di forti emozioni, ma molte ne riserva il cielo. La sommità del borgo è stata da anni eletta dagli appassionati di parapendio punto di lancio privilegiato per godere della vista della Valle del Cervaro, del Monte Crispiniano e dell’Altopiano di Monteleone e Montaguto.

Storia

Nel territorio di Panni sono stati ritrovati i resti di un tempietto e di siti funerari del III secolo a.C. Nel corso degli scavi sono venuti alla luce monili e piatti risalenti ad un periodo compreso fra il 290 circa (data di entrata in vigore delle monete ritrovate) e il 150 a.C.

  • Notizia Storica

Dati rilevati dal censimento del 1849. La Provincia di Capitanata era composta da 64 Comuni divisi in tre Distretti: Quello di Foggia con 123.892 abitanti. ( Foggia città 24.048 ab.) Distretto di San Severo con 119.885 ab. Distretto di Bovino con 74.638 ab. .

    • I dati riguardano i 20 Comuni che facevano parte nel 1849 del Distretto di Bovino

44) Bovino 6465 ab. 45) Panni 3505 . 46) Castelluccio dei Sauri 669 47) Savignano 3553 48) Deliceto 4306 49) Sant'Agata 4897 50) Ascoli Satriano 5748 51) Candela 5582 52) Troia 5772 53) Celle di San Vito 939 54) Castelluccio Val Magg. 2438 55) Faeto 2842 56) Castelfranco 3949 57) Montefalcone 3813 58) Ginestra 1260 59) Accadia 4018 60) Monteleone 3128 61) Anzano 2071 62) Orsara 4554 63) Montaguto 1800 64) Greci 3254

Santuario Madonna del Bosco

Eremo & Santuario Madonna del Bosco
Panni (FG): Eremo & Santuario della Madonna del Bosco - Cenni storici di Antonio Mauriello

A sei Km circa dall'abitato,a ridosso di un meraviglioso bosco,sorge il Santuario o (Tempio) della Patrona di Panni:Maria S.S. Incoronata del Bosco,con l'attiguo eremitaggio un tempo officiato dagli Eremitani di S.Agostino. La comprova,guardando l'altare sulla nostra destra c'era un grande quadro a pittura,molto antico e di autore ignoto,raffigurante un gruppo dove campeggiano l'immagine di S. Agostino e San Nicola da Tolentino dello stesso ordine.Il quadro alcuni anni fa fu danneggiato da vandali che portarono via il pezzo di tela raffigurante la testa di S.Agostino e dopo il restauro venne portato nella Chiesa Madre di Panni dove attualmente si trova.La statua lignea della Madonna fu trovata da una pastorella proprio nel bosco sopra un grosso cerro nascosta tra i rami intrecciati a forma di nicchia. La Vergine parlò alla pastorella e la invitò a recarsi in paese per rivelare al parroco che Ella desiderava che si costruisse in suo onore una chiesetta in quel luogo santo. Così il monastero della terra di Panni dell'ordine Eremitano di S.Agostino della Congregazione Dubritana di Puglia,diocesi di Bovino,fu fondato ed eretto da Tommaso Caraffa,signore di Bovino nell'anno del signore 1503 durante il pontificato di Giulio II.L'eremo era formato da 9 camere per l'abitazione dei frati con refettorio,cantine,cucina,deposito della legna,e stalla per i cavalli .L'entrata economica consisteva nell'elemosina.Nel 1650 vi dimoravano circa 8 frati,4 sacerdoti e 4 secolari( non appartenenti a nessun ordine monastico,non formalmente legati alla vita conventuale).(Da notizie dateci dal nostro Arciprete Mons.Giovanni Senerchia Protonotario Apostolico che si recò a Roma il 3 agosto 1938 dove rimase fino al 7.Fra i molteplici impegni andò anche alla Casa generale degli Eremitani di S.Agostino dove attinse queste preziose notizie scritte su una relazione presentata ad Innocenzio X nel 1650).Nel tempo si sono susseguiti vari interventi di riparazione , soprattutto grazie alla bontà di numerosi benefattori ,ma pochissimi di vero restauro con l'intervento pubblico. Oggi si può ammirare sull'altare il bellissimo disegno emerso dall'ultimo intervento fatto circa tre anni.Questo è luogo di rispettoso eremitaggio,di raccoglimento e di preghiera,che in alcuni giorni dell'anno diventa anche un'isola vacanziera( Lunedi dell'Angelo-pasquetta) ma sempre nel rispetto dell'area religiosa.Ciò ha portato anche ad allargare la strada,un tempo non accessibile alle automobili,in modo da collegare più agevolmente il paese con l'Eremo.Attualmente il servizio religioso è assicurato in parte dal Parroco della Parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo: prima dal Padre Antonio Saraceno ed ora dal Sacerdote Don Domenico Guida, che ogni pomeriggio del 27 del mese vi celebra la Santa Messa.Il Santuario presto sarà pronto ad una rinnovata bellezza per essere valorizzato dai pellegrini che vogliono recarsi a pregare,a meditare,a confessarsi e a ritrovare il silenzio ed il raccoglimento.Si spera di poter attrezzare anche un'area di soggiorno giovanile e di formazione, un campo scuola e relativo rifugio.Ogni anno il popolo di Panni il 24 Giugno si reca a prelevare la Madonna nel suo Tempio campestre in processione preceduta dalla tradizionale e caratteristica cavalcata , per tenere la Vergine nella Chiesa Madre fino al 28 Agosto mattina,giorno del suo ritorno al Convento.

Geografia

Panni è situato sulla cima del monte Sario, a 810 m s.l.m. sul Subappennino Dauno Meridionale. Il territorio comunale è racchiuso fra la valle del torrente Avella che fa da confine occidentale con il comune di Savignano Irpino e quella del torrente Iazzano che fa da confine orientale con il comune di Bovino. Sia l'Avella sia lo Iazzano sono affluenti di destra del fiume Cervaro che delimita a nord il territorio comunale, separandolo da quello di Montaguto. Il confine meridionale è delimitato da alcuni rilievi montuosi. La posizione collinare assicura un clima fresco anche d'estate, che rende Panni meta di villeggianti da tutta la città di Foggia.

Da Vedere

  • Resti di una Torre di vedetta (XVI sec.)
  • Chiesa Madre di S. Maria Assunta (XI-XIX secc.)
  • Chiesa del Purgatorio o di San Pietro (XIX sec.)
  • Chiesa del Calvario (XIX sec.)
  • Chiesa di San Vito
  • Chiesa dell'Annunziata
  • Santuario della Madonna del Bosco
  • Fontane pubbliche monumentali

Manifestazioni

La Madonna del Bosco in processione
  • Falò di S. Giuseppe (19 marzo)
  • Festa del Corpus Domini
  • Festa di S. Antonio da Padova (13 giugno)
  • Festa di S. Vito mart. (15 giugno)
  • Festa della Madonna del Bosco (24 giugno, 6 e 22 luglio, ultima settimana di luglio, 27-28 agosto)
  • Festa delle spighe (15 agosto)
  • Festa patronale di S. Costanzo mart. e della Madonna del Bosco (26-27 agosto)
  • Festa di S. Lucia (13 dicembre)
  • Estate pannese
  • Sagre dell'autunno pannese
  • Natale pannese

Lapidi Commemorative

Comune di Panni: Polo Sociale " M. Gandhi "

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Piazza Matteotti, 2


Polo Sociale

  • Polo Sociale " M. Gandhi ", ubicato presso l'Istituto Scolastico alla Taverna, Via Vincenzo Gioberti di Panni

Cooperative Varie

  • 1 - DELTA Società Cooperativa Sociale , VIA SAN PIETRO, 10, 71020, Panni, Foggia
    • La sua attività è Codice Ateco 2007 (88) "Assistenza sociale non residenziale". Il report aggiornato è stato emesso il 22/01/2013.
    • La forma giuridica della società Delta Societa' Cooperativa Sociale è "COOPERATIVA SOCIALE - Società di capitale".
    • E' fornita di gatto delle nevi per qualsiasi emergenza durante il periodo invernale
    • E' fornito di ambulanza attrezzata per emergenza sanitaria

Impianti Sportivi

  • Campo di calcio, Strada Panni-Bovino
  • Palestra Istituto Comprensivo Bovino - Scuola Media di Panni, Via Romolo

Complessi Bandistici

Stemma della banda di Panni
  • Banda "Città di Panni", guidata dai maestri Mastrangelo Giovanni e Mansolillo Alfonso, Telefono: 0881-965121 / 0881-965412

Con Assemblea dei soci del 17 febbraio 2012 è stato nominato Coordinatore Concerto Bandistico, in sostituzione del defunto maestro Alfonso Mansolillo, Giuseppe Colacone membro del Concerto Bandistico.

Alcuni brani della banda: 1.a marcia - 2.a marcia - 3.a marcia - 4.a marcia - 5.a marcia - 6.a marcia - 7.a marcia
qui trovi il collegamento al sito di Armonia Pannese della Banda di Panni [6]

Comunità Religiose

Comunità "Maria Stella dell'Evangelizzazione"
Il 25 gennaio 1997 è stata riconosciuta da monsignor Giuseppe Casale, Arcivescovo di Foggia, una comunità religiosa chiamata “Maria Stella dell'Evangelizzazione”, fondata da padre Antonio Saraceno, parroco di Panni dal 1995.
Padre Antonio ha steso un regolamento di vita con alcune precise finalità che sono:
  • essere una comunità mariana, perchè consacrata a Maria secondo lo spirito del Montfort;
  • essere una comunità eucaristica, avendo al centro l'Eucaristia e praticando l'adorazione perpetua;
  • essere una comunità impegnata nell'evangelizzazione, in particolar modo dei giovani.

Informazioni Utili

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Galleria Foto

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