GUIDA Siderno
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La '''marina''' è invece la parte più moderna della città con grandi piazze e strade larghe che ospitano i principali uffici e gli esercizi commerciali più frequentati. Il lungomare, vetrina ideale di quella che viene definita la "perla della costa dei gelsomini", è affollata di lidi e servizi per i bagnanti, ospita lo storico '''Palazzo Caridi''' e, soprattutto, la '''Villa Comunale''' dalla quale è possibile arrivare un panorama che va da Punta Stilo a Capo Spartivento. | La '''marina''' è invece la parte più moderna della città con grandi piazze e strade larghe che ospitano i principali uffici e gli esercizi commerciali più frequentati. Il lungomare, vetrina ideale di quella che viene definita la "perla della costa dei gelsomini", è affollata di lidi e servizi per i bagnanti, ospita lo storico '''Palazzo Caridi''' e, soprattutto, la '''Villa Comunale''' dalla quale è possibile arrivare un panorama che va da Punta Stilo a Capo Spartivento. | ||
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| + | Le '''origini''' della città sono per gli storici una questione tutt'ora aperta e piena di ombre. Probabilmente bisogna risalire fino all''''VIII-VI secolo a.C.''', periodo in cui sorsero sulla costa ionica calabrese diversi insediamenti greci. Quel che è più certo è che in epoca romana Siderno fu una ''villa'' molto frequentata e vivace. | ||
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==Dove Mangiare== | ==Dove Mangiare== | ||
Versione delle 16:35, 24 nov 2008
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Siderno è situato in Calabria in Provincia di Reggio Calabria. L'otto settembre si festeggia il Patrono, Maria SS. di Portosalvo. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Matrice di San Nicola (a Siderno Superiore); Chiesa di Maria SS. di Portosalvo; Chiesa di Santa Caterina.
Confina con i comuni di: Gerace, Mammola, Locri, Grotteria e Agnana Calabra.
Indice |
Ritratto della Città
Siderno è la città più grande della costa ionica ed il più importante centro commerciale ed industriale della locride. E' dotata di una spiaggia ampia e ben attrezzata, lunga circa 6 km, che la rende anche un'attrattiva per il turismo balneare.
La città è divisa in due parti, la marina e il borgo antico. Quest'ultimo risale all'epoca medievale e si sviluppa in numerosi vicoli costruiti con un tipo di pietra proveniente dalle cave locali. Tra gli edifici spiccano alcune costruzioni nobiliari molto eleganti come il seicentesco Palazzo Falletti, dichiarato monumento nazionale, il settecentesco Palazzo Correale Santa-Croce e l'austero Palazzo Colautti.
Discorso a parte merita la Chiesa di San Nicola di Bari (Matrice) costruita nel IX secolo e riedificata in stile tardo-rinascimentale nel XVII secolo. L'altare maggiore è in stile barocco napoletano del settecento mentre è da segnalare la presenza del Tesoro di San Nicola, una collezione di ori e argenti fra cui spicca un ostensorio del 1833.
La marina è invece la parte più moderna della città con grandi piazze e strade larghe che ospitano i principali uffici e gli esercizi commerciali più frequentati. Il lungomare, vetrina ideale di quella che viene definita la "perla della costa dei gelsomini", è affollata di lidi e servizi per i bagnanti, ospita lo storico Palazzo Caridi e, soprattutto, la Villa Comunale dalla quale è possibile arrivare un panorama che va da Punta Stilo a Capo Spartivento.
Storia
Le origini della città sono per gli storici una questione tutt'ora aperta e piena di ombre. Probabilmente bisogna risalire fino all'VIII-VI secolo a.C., periodo in cui sorsero sulla costa ionica calabrese diversi insediamenti greci. Quel che è più certo è che in epoca romana Siderno fu una villa molto frequentata e vivace.
In epoca medievale, invece, la città fu un feudo facente parte del casale di Grotteria e passò sotto il dominio di diverse famiglie nobili calabresi. Con i Carafa furono costruite le mura difensive ma, nel 1560, il borgo fu separato da Grotteria e andò incontro ad un lungo periodo di incertezza amministrativa che terminò nel 1694 quandò subentrò Giovanni Milano d'Aragona. Dopo il violento terremoto del 1783 la popolazione si spostò massicciamente verso la costa e ben presto si sviluppò con gli altri porti del mediterraneo una intensa attività commerciale. Il potere aragonese terminò nel 1806 e l'anno successivo Siderno entrò a far parte del governo di Gerace. Nel 1811 fu finalmente raggiunta l'autonomia comunale.
Dove Mangiare
- Ristorante Al Rifugio, Via Trigoni, 91
- Ristorante Il Gabbiano, Via Nazionale, 278
- Ristorante La Mimosa, Via Jonio, 234
- Ristorante La Villa, Piazza Delle Palme, 1/2
- Ristorante La Vecchia Botte, Contrada Chiusa
- Ristorante White House, Via Galilei, 29
Dove Dormire
Cinema e Teatri
- Cinema Nuovo, C.so Vittorio Emanuele, Telefono 0964/342776
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Ionio, 2
- Biblioteca del Centro italiano di sviluppo sociale. CISS, Via Fani, 36
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Cristiana dei Giovani, Via Marina, 7
- Croce Bianca, Via Spalato, 47
- Cultural Human Improvement onlus, Via Giuseppe Mazzini, 12
- Fiadda, Contrada Larona
- Siderno Soccorso Associazione Volontari Pubblica Assistenza, Via Amendola
- Un Salto Nella Luce Società Cooperativa Sociale, Contrada Ferraro
Bibliografia
- Siderno nel Settecento, Domenico Romeo (1997)
- Siderno - Contributo per una storia, Rocco Ritorto, Ed. Ursini (1995)
- Storia di Siderno (1806-1922) - Dall'eversione della feudalità all'avvento del fascismo, Domenico Romeo (1999)
Memorie Storiche
Il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così descrive il comune:
Siderno, con 4 mila abitanti, poco discosta da Gerace, notevole per l'ameno ed ubertoso suo territorio, produttivo di ogni sorta di frutta, e di olii e vini eccellenti, da cui gli abitanti traggono grande guadagno.






