GUIDA Acerra
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| + | Città di origini osche, poi conquistata dagli '''Etruschi''' da cui deriva il toponimo connesso con il termine sacrale ''acerra'' "navetta dell'incenso". Dalla metà del V secolo fu conquistata dai '''Sanniti''' e dopo la prima guerra sannitica fu occupata dai '''Romani''' diventando "città romana senza diritto al voto". Durante le guerre puniche Acerra, fedele a [[Roma]], venne in parte distrutta e dovette attendere 5 anni, nel '''206 a.C.''', per poter essere ricostruita. | ||
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| + | Nel '''91 a.C.''' fu di nuovo coinvolta in una guerra, il ''bellum sociale'', alla fine della quale Acerra ottenne la totale '''cittadinanza romana''' accogliendo anche una colonia militare. Con la fine dell'Impero Romano, subì un forte declino economico a cui seguirono le invasioni barbariche. | ||
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| + | Nel '''XIII secolo''', con Federico II, si istituì come '''Universitas''', comunità civile, con giudici eletti dai cittadini ed un sistema economico feudale. | ||
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| + | Con l'avvento degli '''Angioini''' la situazione non sembrò migliorare: la città subì un massiccio spopolamento a causa delle guerre Angioni-Aragonesi. A questo si aggiunsero le numerose epidemie causate dai continui straripamenti del '''fiume Clanio''' che resero paludoso il territorio. | ||
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| + | Solo verso la metà del ''''500''' iniziarono i lavori di canalizzazione del fiume che presero il nome di '''Regi Lagni''' (da un'alterazione del nome latino del fiume, ''Clanis''). | ||
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| + | Nel '''1858''' ci fu la pavimentazione delle strade, ancora in terra battuta e fu creato un nuovo sistema fognario. | ||
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| + | Dalla seconda guerra mondiale in poi la popolazione riprese a crescere grazie alla totale '''bonifica''' delle campagne circostanti. | ||
==Vie e Piazze== | ==Vie e Piazze== | ||
Versione delle 11:48, 14 nov 2008
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Acerra è situato in Campania in Provincia di Napoli. Il 29 maggio si festeggia il Patrono, San Cuono. Tra gli edifici religiosi: Duomo dell'Assunta, sede Vescovile; Chiesa di Santa Maria SS. dell'Annunziata; Chiesa del Suffragio. Da Vedere: Castello Baronale.
Confina con i comuni di: Casalnuovo di Napoli, Caivano, Afragola, Brusciano, Maddaloni, Marcianise, Marigliano, Nola, Pomigliano d'Arco, San Felice a Cancello e Castello di Cisterna.
Indice |
Storia
Città di origini osche, poi conquistata dagli Etruschi da cui deriva il toponimo connesso con il termine sacrale acerra "navetta dell'incenso". Dalla metà del V secolo fu conquistata dai Sanniti e dopo la prima guerra sannitica fu occupata dai Romani diventando "città romana senza diritto al voto". Durante le guerre puniche Acerra, fedele a Roma, venne in parte distrutta e dovette attendere 5 anni, nel 206 a.C., per poter essere ricostruita.
Nel 91 a.C. fu di nuovo coinvolta in una guerra, il bellum sociale, alla fine della quale Acerra ottenne la totale cittadinanza romana accogliendo anche una colonia militare. Con la fine dell'Impero Romano, subì un forte declino economico a cui seguirono le invasioni barbariche.
Nel XIII secolo, con Federico II, si istituì come Universitas, comunità civile, con giudici eletti dai cittadini ed un sistema economico feudale.
Con l'avvento degli Angioini la situazione non sembrò migliorare: la città subì un massiccio spopolamento a causa delle guerre Angioni-Aragonesi. A questo si aggiunsero le numerose epidemie causate dai continui straripamenti del fiume Clanio che resero paludoso il territorio.
Solo verso la metà del '500 iniziarono i lavori di canalizzazione del fiume che presero il nome di Regi Lagni (da un'alterazione del nome latino del fiume, Clanis).
Nel 1858 ci fu la pavimentazione delle strade, ancora in terra battuta e fu creato un nuovo sistema fognario.
Dalla seconda guerra mondiale in poi la popolazione riprese a crescere grazie alla totale bonifica delle campagne circostanti.
Vie e Piazze
Da segnalare Piazza del Duomo, dove si innalza la Cattedrale di Acerra ed in posizione frontale ad essa si erge la Chiesa del Corpus Domini. Mentre Piazza Castello ospita il Palazzo Radice oltreché un monumento ai caduti ed un busto marmoreo, opera dello scultore Gaetano Caporale. Tra le vie, Via dell'Annunziata (che ospita la Chiesa di San Conone) ed Via del Purgatorio (con la Chiesa del Suffraggio).
Dove Mangiare
- Ristorante Antichi Sapori, Corso Vittorio Emanuele II, 61
- Ristorante Degli Artisti, Corso Italia
- Ristorante Il Picchio Verde, Via Colasanto, 8
- Ristorante Pizzeria Martina, Corso Garibaldi, 48/50
Ville e Palazzi
- Palazzo Russo Spena, in Via del Duomo
- Palazzo Radice, edificato alla fine del settecento, opera di Michele Manlio, in Piazza Castello
Biblioteche
- Biblioteca Comunale G. Caporale, Piazza Castello
- Biblioteca del Museo della maschera, del folklore e della civiltà contadina, Piazza Castello
- Biblioteca diocesana, Via Roma, 24
Informazioni Utili
Memorie Storiche
Il Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica (1840) così riporta:
Acerra e S. Agata De'Goti. (Acerrarum et s. Agathæ Gothorum). Vescovati uniti nel regno delle due Sicilie. Acerra, antica città, con residenza vescovile, detta corrottamente la Cerra, vuolsi fondata dagli etruschi, nella Terra di Lavoro. Al tempo di Augusto divenne colonia romana, e, a detta di Tito Livio, fu innalzata al grado di città municipale. Annibale la incendiò. Ristorata a spese della repubblica romana, Buono duca di Napoli rovinolla. Per opera de' suoi abitanti risorse di nuovo, e fu retta da particolari signori, portando il nome di contea. Acerra, della quale non conosciamo il primo banditore evangelico, forma oggidì un vescovato, la cui sede è suffraganea dell'arcivescovo di Napoli, mentre quella unita di s. Agata lo è di Benevento. La cattedrale è dedicata all'Assunzione della B. V.: il capitolo componesi di tre dignità, prima delle quali è l'arciprete, con quindici canonici e sei ebdomadarii, oltre altri cherici. La residenza del vescovo è in ambedue le città: Acerra ha un convento di religiosi, confraternite, seminario, ospedale e monte di pietà. La mensa è tassata 238 fiorini per ambedue le diocesi.






