GUIDA  Abbadia San Salvatore

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Concorsofoto.jpg
Foto Abbadia San Salvatore:
2012, 2009, 2008

Abbadia San Salvatore è situato nella Toscana nella Provincia di Siena. Il 19 settembre si festeggia il Patrono, San Marco Papa. Tra gli edifici religiosi: Chiesa della Madonna dei Remedi (XVII secolo); Chiesa della Madonna del Castagno; Chiesa di San Leonardo. Da Vedere: Grotta dell'Arciere.

Confina con i comuni di: Radicofani, San Casciano dei Bagni, Castiglione d'Orcia, Piancastagnaio, Seggiano, Santa Fiora e Castel del Piano.

Indice

Vie e Piazze

Da Piazza Gramsci, attraversando la Porta dal Cassero, si accede in Viale Roma, nei pressi del quale si trova il Municipio.

Piazzale Michelangelo ospita L'abbazia di San Salvatore.

Da Piazza del Mercato, percorrendo Via Garibaldi, si giunge in Piazza S. Croce, ove campeggia l'omonima chiesa.

Biblioteche

Teatri

Cinema Teatro Amiata e Teatro Servadio

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Radio Club Amiata Est, Via Della Pace 1
  • AVIS Associazione Volontari Italiani di Sangue, Piazzale Michelangelo 26
  • Confraternita di Misericordia di Abbadia San Salvatore, Via Remedi 3
  • Coop. Sociale Coopass A R.L., Via Suor Gemma 5
  • Filarmonica G Puccini, Via V Pinelli 30
  • Il Prato Cooperativa Sociale A R.L., Largo Verdi N. 8
  • Operatori Scolastici Amiata, Via Gorizia 28 c/o C G I L Scuola
  • Circolo Shin Shiatsu, Via Castagnatucci n 11

Complessi Bandistici

  • Filarmonica G. Puccini

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Bibliografia

  • Abbadia San Salvatore. Una comunità autonoma nella Repubblica di Siena (Statuto 1434 edito), F. Mancuso - M. Ascheri, Ed. Il Leccio (1994)

Memorie Storiche

Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così descrive il comune:

ABBADIA S. SALVADORE. Capoluogo. Alla falda orientale del M. Amiata siede in un vasto ripiano questa terra, cui dié il nome la cel. Abbadia posta presso le sue mura castellane. Fu questa fondata nel sec. VIII da Rachis Re dei Longobardi che trovavasi ad oste presso Perugia. Le ricchezze di quegli Abati d'ordine Cassinese originarono tal rilassatezza monastica, che Papa Gregorio IX fu costretto ad espellere nel 1229 gli antichi monaci e sostituì loro i Cistercensi, i quali vi si mantennero fino al declinare del decorso secolo. L'antico monastero è ora abitato da povere famiglie; serve di cucina ad una di queste la stanza dell'abate fregiata di affreschi da un Casini, che allo stile mostra esser stato scuolare del Passignano. Dallo stesso pennello furono ornate le due cappelle contigue all'altar maggiore della Chiesa; null'altro conservasi di osservabile in questa già sì celebre Abbadia.

La contigua terra comprende l'antico castello formato da numerose abitazioni, cui sono interposte quattro principali vie parallelle ed una traversa. Nel Corso maggiore è la casa del Comune; sulla Piazza del Santo è l'Arcipretura e il Pretorio. Un grosso borgo forma a mezzodi continuazione col castello. Fuori della porta dell'Abbadia apresi nel castagneto un ampio víale, ove conservasi una memoria scolpita in travertino che Pio II vi passò l'estate del 1462, fuggendo le febbri pestilenziali d'Orvieto, e sotto un gigantesco castagno spedì bolle, emanò decreti e tenne i suoi concistori. Al termine del viale è un Oratorio dedícato alla Madonna del Castagno, edifizio del 1532 ornato di elegantissima facciata (V. Atl. Tosc.).