GUIDA Catania/Museo Civico
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Fondata grazie alle donazioni di illustri collezionisti privati, il fondo museale del Castello Ursino rappresenta una testimonianza eccezionale della storia culturale della città, una raccolta estremamente ricca ed eterogenea che documenta tutte le epoche del passato attraverso reperti archeologici, frammenti architettonici, epigrafi, dipinti, ecc. .
Al pianterreno è possibile ammirare:
- Collezione dei Padri Benedettini. Avviata dalla metà del Settecento, per iniziativa dell'Abate Amico e del Priore Scammacca, e costituita da reperti greci e romani rinvenuti a Catania o acquistati a Napoli e Roma.
- Collezione Biscari. Formatasi nel XVIII secolo grazie alla passione del nobile erudito Ignazio Paternò V Principe di Biscari che aveva raccolto nel proprio palazzo una straordinaria collezione antiquaria ammirata da visitatori di tutto il mondo: reperti provenienti dagli scavi condotti dal principe a Catania e nei suoi possedimenti di Camarina, Lentini etc. o acquistati nei principali mercati antiquari di Napoli, Firenze o Roma. Dopo la morte del principe Biscari, la collezione rischiava di andare dispersa tra i tantisissimi eredi. Solo tra il 1927 ed il 1930, con le donazioni degli eredi e con l'acquisto da parte del Comune delle quote residue, la collezione entra a far parte del patrimonio del Museo.
Al piano superiore troviamo la ricchissima Pinacoteca del Castello: frutto di acquisti , donazioni e lasciti dalla collezione Finocchiaro, al fondi Mirone, Zappalà, Asmundo e Balsamo. La galleria vanta alcuni eccezionali capolavori di De Saliba, Monniti, Novelli, Sciuri Stoner, ecc. .






