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Foto Leonforte: 2012, 2009, 2008 |
Leonforte è situato in Sicilia in Provincia di Enna. Il 16 agosto si festeggia il Patrono, Madonna del Carmine.
Confina con i comuni di: Nissoria, Nicosia, Enna, Calascibetta e Assoro.
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Storia
Qui sorgeva secondo alcuni storici l’antica città sicula di Tabas o Tavaca, probabilmente nei pressi del quartiere della Granfonte. Su una rupe a 517 mt slm dominante la valle del fiume Crisa poco distante dall'attuale centro abitato, in direzione del Monte Altesina i Bizantini e succesivamente gli Arabi, edificarono un castello, detto di Tavi (probabilmente in uso più avanti anche ai normanni di Ruggero D'Altavilla), comunemente detto oggi U Castiddazzu e si formò un casale nelle sue vicinanze, vista l’abbondanza delle acque nella zona furono introdotti dai coloni sistemi funzionali per l’irrigazione dei campi e impiantati numerosi mulini.
Con l'arrivo dei Normanni nel 1060 il feudo passò da una signoria all’altra fino a quando, nel XV secolo, giunse alla nobile famiglia dei Branciforti, e tra il 1608 e il 1610, con licentia populandi, Nicolò Placido Branciforti Conte di Raccuglia, Vicario Generale del Val di Noto, Pretore di Palermo e Stratigoto di Messina, considerando le potenzialità e la fertilità del territorio, ricco di acque e di mulini, fondò la città che chiamò Leonforte in onore al blasone della sua casata, (un leone rampante che sostiene lo stendardo con le zampe anteriori ed il motto in fortitudine bracchii tui) e assurse il possedimento al grado di principato nel 1622.
La città crebbe subito, si svilupparono notevolmente l’agricoltura e l'artigianato attraverso la produzione di manufatti in terracotta e alla concia delle pelli e con la costruzione di una gualchieria per la produzione di panni di feltro e nell’800 sorse anche una filanda e si inizio lo sfruttamento del sottosuolo con l'estrazione dello zolfo. Nel 1852 la città ed ogni beneficio vennero acquistate dai conti Li Destri di Bonsignore, succesivamente Leonforte divenne comune.
Da Vedere
- Chiesa Madre, intitolata a San Giovanni Battista
- Chiesa dei Cappuccini
- Chiesa di Sant'Antonino (1646)
- Palazzo Branciforti
- Villa Bonsignore, edificata dai Conti Li Destri
Dove Mangiare
- Pizzeria La Stazione, Contrada Pirato
- Pizzeria Trattoria Da Tanino, Piazza Carella, 5
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Corso Umberto I, 231
- Biblioteca pubblica del Convento dei padri cappuccini, Piazza Cappuccini, 2
Lapidi Commemorative
- Lapide a Giuseppe Garibaldi, in Piazza Branciforti
Volontariato, Onlus e Associazioni
- A.P. Dilettantistica Città di Leonforte, Via Pirandello, 16
- Amici della Vita, Piazza Branciforti, 27
- Associazione Il Giardino dei Gelsi, Via Valenti, 47
- Associazione Ricreativa e di Spettacolo New Movida, Via Nunzio, 56/B
- Associazione Vol. Unità Loc. Serv. Sociosanitari-Nucleo Leonforte, Via Torretta, 96
- Cooperativa Sociale La Speranza Arl, Via Stazione - Casa Della Fanciulla
- Dog House, Via Volta, 23
- Shalom Società Cooperativa Sociale Arl, Piazza Cappuccini, 5
Bibliografia
- Leonforte. Storia del territorio e sua importanza strategica, Francesco Campagna, Ed. Lancillotto e Ginevra (2006)
- Vecchie immagini di Leonforte. Cartoline e fotografie, Primo Musumeci (2003)
- Leonforte. Pagine della memoria, Pasqualino Pappalardo, Ed. Novagraf (2006)
- Le preesistenze insediative nel territorio di Leonforte, F.R. Mancuso (1974)
Memorie Storiche
Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:
Lionforte - Capo circondario nel val di Noto, nell'Intendenza di Catania, distretto e diocesi di Nicosia popolaz. 12000. Dista dal mare 44 e 12 da Castrogiovanni, 60 da Noto 115 da Palermo. Ex-feudo con titolo di principato di un ramo della famiglia Branciforte. Esporta grano ed olio. Nel suo territorio si trova bitume, asfalto e petrolio. Ter. sal. 4175.