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Foto Mascalucia:
2012, 2009, 2008

Mascalucia è situato in Sicilia in Provincia di Catania. Il 15 giugno si festeggia il Patrono, San Vito.

Confina con i comuni di: Gravina di Catania, Catania, San Pietro Clarenza, Nicolosi, Pedara, Tremestieri Etneo e Belpasso.

E' a circa dieci chilometri da Catania.

Indice

Da Vedere

  • Chiesa di Santa Maria della Pietà, nota anche come Chiesa di Santa Maria in Sabato
  • Tempio di Sant'Antonio Abate
  • Santuario della Madonna della Consolazione

Biblioteche

  • Biblioteca Barberiana dei padri passionisti, Via del Bosco, 1
  • Biblioteca Comunale, Via Etnea, 123

Teatri

  • Teatro San Gabriele (in frazione Massannunziata)

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Internazionale Cooperazione e Pace Onlus, Via De Pretis N. 3
  • Associazione Un Gesto per la Vita Valentina Valenti, Via Picasso 6
  • Azione per Famiglie Nuove - Sicilia, Via Polveriera 60
  • Gruppo Donatori di Sangue Fratres, Corso Michelangelo 1/A

Bibliografia

  • Mascalucia: metamorfosdi storica, V. La Piana (1994)
  • Mascalucia. Vicende, monumenti, curiosità, M. Grazia Sapienza Pesce, Ed. Maimone (1998)

Memorie Storiche

Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:

Mascalucia - Capo circondario, nel val di Noto. Intendenza diocesi e distretto di Catania da cui dista 6 miglia. Popolazione 3896 compresa quella di Massanunziata. Dista 3 miglia dal mare Jonio, 40 da Messina. 170 da Palermo. Ex-feudo con titolo di ducato della famiglia Branciforte dei principi di Butera. Territ. sai. 720, e si trovano avanzi di una torre, tombe ed una cisterna. Esporta vino orzo ed olio.

Mentre la Corografia dell'Italia (1833) così riporta:

MASCALUCCIA, borgo dell'isola di Sicilia nel val Demona, prov. di Catania, capoluogo di cantone, ai piedi australi dell'Etna, lungo la via che da questa città conduce a Nicolosi. I suoi dintorni sono in gran parte coperti da antichissime lave, un buon numero delle quali, per accurato lavoro di quei coloni, presentano una fiorita coltivazione. Vi si annoverano circa 1,800 abitanti; ma dicesi che altrevolte ne contenesse un maggior numero, ed avesse il titolo di città. Fu molto danneggiato dalla eruzione dell'Etna nel 1669, ed in gran parte distrutto dal tremuoto del 20 febbraio 1818.