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Foto Striano:
2012, 2009, 2008
Il monumento ai caduti

Striano è situato in Campania, in Provincia di Napoli. L'otto gennaio si festeggia il Patrono, San Severino Abate. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale di San Giovanni Battista; Congrega del SS. Crocifisso; Chiesa di San Severino Abate (XIII secolo). Da Vedere: Arco di San Nicola, risalente al Medioevo; Villa De Sparano - Pisani (XIV secolo).

Confina con i comuni di: Palma Campania, Poggiomarino, Sarno e San Valentino Torio.

Indice

Ritratto della Città

Le origini del toponimo sono varie. Secondo alcuni è collegato all'aggettivo istriano che, probabilmente, era la zona di appartenenza di San Severino, patrono della città. Tuttavia, questa ipotesi non è veritiera, in quanto il Santo era originario dell'Austria.

Per altri il nome della città deriva dalla parola "striga", un termine utilizzato dai contadini per indicare la lavorazione del terreno.

L'ipotesi più plausibile resta, però, quelle che fa derivare il nome dalla parola Histrius, antico proprietario di terre.

I primi insediamenti sono collegabili a un'antica necropoli che risale all'Età del Ferro, il cui centro abitato si trovava poco distante.

Da alcuni scavi fatti nel 1983 sono rinvenuti degli scheletri con vasi, gioielli e armi, che attualmente sono conservati nel Museo archeologico della città.

Durante l'età del Medioevo la popolazione era poca e, principalmente, gli abitanti vivevano in capanne. Verso la fine del XII secolo la contrada fu gestita da San Severino e da San Sossio di Napoli che fecero costruire due mulini di cui restano solo alcune pale.

Nel 1480 Striano passò nelle mani della nobile famiglia degli Orsini che edificò cinque porte intorno alla città cinta da mura, tramite le quali si accedeva verso altre località. Attualmente solo una di esse è ancora in piedi e viene chiamata Arco di San Nicola abbellito da un'immagine della Vergine dell'Arco.

Nei secoli successivi la città passò nelle mani di diverse famiglie nobili, fino al 1806 anno in cui il feudalesimo fu definitivamente abolito da Giuseppe Bonaparte. Fu aggregata alla città di Poggiomarino, ma riuscì ad ottenere l'indipendenza nel 1810 e partecipò attivamente ai moti rivoluzionari del Risorgimento.

Nel 1904 la città si ampliò e fu costruita la linea della vesuviana che la collega a Napoli. Purtroppo con la Seconda Guerra Mondiale Striano fu quasi del tutto distrutta e solo con l'avvento della Repubblica riuscì a rialzarsi, soprattutto grazie alla fondazione di un mercato ortofrutticolo e alle prime industrie.

Da Vedere

Palazzo del Principe
Inizialmente residenza del signore della città, in seguito, divenne sede delle riunioni parlamentari. Attualmente è di proprietà dei De Sparano Pisani. Si divide in due piani: il pianterreno, con la cucina, e il piano superiore, con le camere da letto.
Presenta un ampio giardino ricco di piante e fiori ed è affiancato da una Cappella gotica abbellita da opere dipinte secondo lo stile di Giotto.
Platano
Situato in Piazza D'Anna, risale al 1820. Si narra che al di sotto delle sue enormi radici sia nascosto un tesoro. Tuttavia esso è irrecuperabile: solo se morisse un bambino questa ricchezza potrebbe essere riportata alla luce.

Attività Economiche

Prevalentemente l'attività di Striano è agricola, grazie soprattutto alla piana del Sarno.

La città è specializzata per la produzione di ortaggi tra cui pomodori, cipolle, mandorle, cetrioli, nocciole e noci.

Sono presenti anche alcune industrie meccaniche e conserviere.

Piatti Tipici

Da ricordare, tra i piatti della città di Striano, il ciavone, una pietanza che può essere cucinata sia dolce che salata, prevalentemente a Carnevale.

Durante il periodo di Pasqua, invece, si ha l'abitudine di preparare il casatiello, una sorta di torta salata con insaccati, uova, farina, sugna e pepe.

Dove Mangiare

  • Ristorante Pizzeria Sfittizio, Via Palma, 20
  • Ristorante Villa Venere, Via Caionche, 19

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Volont. N.V.P.C. La Folgore, Via Beniamino Marciano

Lapidi Commemorative

Informazioni Utili

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