GUIDA  Torino/Personalità Illustri/Campo Artistico

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Personalità Illustri di Torino/Campo Artistico

Pittura e Scultura

  • Giacomo Balla
Nacque a Torino il 18 luglio 1871 e morì a Roma il 1° marzo 1958. Dopo gli studi superiori, frequentò l' Accademia Albertina di Belle Arti , dove studiò prospettiva, anatomia e composizione geometrica. Lasciata l' Accademia Albertina venne assunto (nell’anno 1891) da un fotografo pittore, il cui studio fu uno dei più rinomati d'Italia, frequentato dall'aristocrazia e dall'alta borghesia torinese e anche da personaggi quali Edmondo De Amicis e Pellizza da Volpedo. Nell’anno 1895 si stabilì a Roma , dove abitò per tutta la vita. Qui praticò l’arte avanguardista della nuova tecnica divisionista trovando, subito, un buon seguito di allievi e divenne poi un esponente di spicco del Futurismo, firmando assieme a Marinetti e gli altri futuristi italiani, i manifesti che sancivano gli aspetti teorici del movimento. Nell’ottobre dell’anno 1918 pubblicò il "Manifesto del colore", dove analizzava il ruolo del colore nella pittura d’avanguardia. Accantonato in un primo momento dalla cultura ufficiale mentre, dopo il Secondo Conflitto Mondiale, fu rivalutato nelle sue opere e di quelle futuriste in genere. È sepolto nel Cimitero del Verano.
Curiosità:
- L’ingresso di Villa Hüffer a Roma (di proprietà della Banca d'Italia) è stato interamente dipinto a tempera da Giacomo Balla per l'allora Bal Tic Tac, un locale da ballo in stile futurista dove nell'anno 1920 si suonava il jazz. Si tratta di 80 metri quadrati di pitture originali sulle pareti e sul soffitto dove i colori, giallo, rosso, blu, marrone, sono rimasti tutt’ora integri.
  • Alberto Gamba
Nacque a Torino nell’anno 1822 ed ivi morì nell’anno 1901.Padre di Carlo Maurizio Gamba conciliò la professione di medico con gli interessi artistici,insegnando Anatomia Estetica presso l' Accademia Torinese .
  • Francesco Gamba
Nacque a Torino nell’anno 1818 ed ivi morì nell’anno 1887.Figlio di Carlo Maurizio Gamba ,realizzatore del Castello Gamba di Châtillon e fratello di Enrico Gamba ,si formò nell’arte pittorica alla scuola di A. Achenbach , a Düsseldorf e dedicò la sua vita anche a ricerche su antichi maestri piemontesi.Dipinse marine e dall’anno 1869 fu Direttore della Pinacoteca della città.
  • Enrico Gamba
Nacque a Torino il 3 gennaio 1831 ed ivi morì il 19 ottobre 1883. Figlio di Carlo Maurizio Gamba ,realizzatore del Castello Gamba di Châtillon e fratello minore di Francesco Gamba, entrò dodicenne all' Accademia Albertina delle Belle Arti della città e nell’anno 1850 si recò in Germania ,dove frequentò lo Stadelsche Kunstinstitut di Francoforte sul Meno . Tra l’anno 1854 e l’anno 1855 presentò due opere alla mostra della Promotrice di Torino (con l'opera Santa Teresa, 1854) ed all' Esposizione di Brera (I funerali di Tiziano, 1855). I quadri verranno acquistati da Casa Savoia ed il loro consenso all’artista gli aprirono le porte dell'insegnamento all'Accademia Albertina.Nell’anno 1860 ebbe l'incarico da parte del Ministero della Pubblica Istruzione di dipingere il quadro Vittorio Amedeo II soccorre i danneggiati dalla guerra che venne presentata tre anni dopo all' Esposizione di Parigi .Dopo l' Unità d'Italia , divenuto Pittore Istituzionale realizzò principalmente soggetti a carattere storico-risorgimentale o paesaggistico e nell’anno 1872 presentò l'opera "Goldoni", studiando dal vero all' Esposizione Internazionale di Venezia .Il pittore inoltre collaborò con Gastaldi nel restauro del Duomo di Chieri e realizzò tra l’anno 1882 ed il 1883 alcune Stazioni della "Via Crucis" per la Chiesa di San Gioacchino a Torino .

Musicale

  • Padre Ignazio Isler
Nacque a Torino nell’anno 1702 ed ivi morì nell’anno 1778. Di famiglia d’origine svizzera, entrò nell' Ordine della Santissima Trinità e venne ordinato Sacerdote nell’attuale Chiesa Beata Vergine delle Grazie (già Chiesa della Crocetta) di cui fu parroco per molti anni, per poi divenire Padre Provinciale . Visse e si dedicò allo studio delle lettere e della musica. Scrittore piuttosto prolifico, creò Brani musicali e canzonette in Piemontese, prevalentemente di argomento profano, che componeva sul cembalo e sull'organo (questi canti sono improntati ad un tono satirico, triste ma godereccio, il quadro di una situazione popolare ove imperavano miseria, carestia, morte e dove il popolano, approfittando delle poche occasioni che gli offriva la vita, tendeva a soddisfare nel modo più grossolano i propri semplici e primitivi desideri) . Le sue spoglie riposano dietro l’altare maggiore attuale Chiesa Beata Vergine delle Grazie .
  • Giuseppe Valdengo
Nacque a Torino il 24 maggio 1914 e morì a Casale Monferrato il 4 ottobre 2007. Diplomatosi al Conservatorio "Giuseppe Verdi" della sua città, intraprese la carriera di cantante lirico interpretando Figaro nel Barbiere di Siviglia (a Parma nell’anno 1936) ed esordendo nella Traviata ( al Teatro la Scala di Milano nell’anno 1938) . La sua importante attività internazionale cominciò con una rappresentazione di Madama Butterfly (alla New York City Opera nell’anno 1946) e successivamente con le edizioni storiche di: L'elisir d'amore , La bohème ed Il barbiere di Siviglia . Specializzatosi nel repertorio verdiano, divenne il baritono preferito di Arturo Toscanini , con cui eseguì Falstaff , Otello ed Aida ( a New York ). Abbandonato il palcoscenico nell’anno 1966 si dedicò all'insegnamento del canto e della musica da camera (in qualità di violinista). Nell’anno 2008 gli eredi fondarono a Casale Monferrato (dove visse gli ultimi anni e dove è sepolto) l' Accademia Internazionale di musica "Domus Artis Musicae Giuseppe Valdengo" .

Teatrale

- E’ nato a Torino il 1° gennaio 1951 ed ha frequentato l'Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico di Roma . Già docente alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Torino, per la quale produce spettacoli in collaborazione con gli allievi della scuola: nel 2005 diresse "L'arma segreta" di Archimede di Dumitru Solomon, uno dei maggiori drammaturghi rumeni, presentando così il lavoro di un autore mai rappresentato prima in Italia. Attualmente è insegnante di recitazione presso l' Accademia d'arte del Dramma Antico (INDA) di Siracusa e la Scuola del Piccolo Teatro di Milano . Ha curato decine di spettacoli, prima come assistente di Luca Ronconi ( "Utopia" di Aristofane, "Gli ultimi giorni dell'umanità" di Kraus, "L'uomo difficile" di Hofmannsthal, "Misura per misura" di Shakespeare, "Il caso Makropulos" di Janácek e molti altri), e poi, dall’anno 1987, in maniera indipendente ("Sogno di un tramonto d'autunno" di D'Annunzio - Malipiero, "I ciechi di Maeterlink", ecc.). Come attore è stato impegnato in televisione negli sceneggiati "I Buddenbrook" (nell’anno 1971), "Philo Vance" , "La fine dei Greene" (nell’anno 1974) e "Jazz band" (nell’anno 1978).

Antiquariato

  • Pietro Accorsi:
Nacque a Torino il 25 ottobre 1891 ed ivi morì il 26 ottobre 1982.Dedicò l’intera esistenza al reperimento di opere d'arte che, nel lungo arco della sua attività di collezionista e antiquario, l'ha reso famoso in Italia e all'estero. Le sue ricerche e la fattiva collaborazione con le autorità permisero la ricomposizione di importanti opere d'arte anticamente smembrate e disperse sul mercato (come, ad esempio, il caso del "Polittico di Bianzè", capolavoro di Defendente Ferrari, ora al Museo Borgogna di Vercelli ) oltre alla possibilità di avvicinare, anche per vendita e trattativa privata, opere celebri (ad esempio fu contattato per l'acquisto della "Pietà Rondanini" di Michelangelo passata nelle raccolte del Castello Sforzesco di Milano e trattò riservatamente per lo scrittoio femminile francese di Martin Carlin, conservato alla Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona). Dopo il Secondo Conflitto Mondiale fu impegnato sul versante dell'antiquariato internazionale, con una clientela di grande prestigio e con incarichi importanti, e diede luogo al riordino dell'arredamento del Palazzo del Quirinale a Roma , voluto dall’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
Curiosità:
- Dopo la morte dell’antiquario l'intera collezione di arredi del XVIII secolo italiani e stranieri è stata donata alla Fondazione Pietro Accorsi che ha poi realizzato il Museo di Arti Decorative "Pietro Accorsi", nel Palazzo Pietro Accorsi, ed inizialmente ospitata in una residenza sita nell'area Collinare torinese.

Collezionismo

Magia

  • Bartolomeo Bosco
Nacque a Torino il 3 gennaio 1793 e morì a Dresda (Germania) il 7 marzo 1863. Già dall'infanzia si esercitò con giochi di illusionismo e di prestigio e dopo i primi studi compiuti nella sua città natale, si arruolò nell'esercito napoleonico partecipando alla Campagna di Russia come soldato nel 111° Reggimento Fanteria di Linea. Fatto prigioniero nell’anno 1812, durante la Battaglia di Borodino, fu poi confinato in Siberia dove, durante il periodo di prigionia, affinò il suo talento esibendosi per i propri commilitoni e per i russi (dai quali era addirittura pagato). Tornato a Torino due anni più tardi, intraprese la carriera artistica di illusionista, raggiungendo successo e fama internazionali nonché l'ammirazione dei regnanti di tutta Europa. Morì a Dresda, dopo una serie lunghissima di successi leggendari, ed ivi fu sepolto nel cimitero cattolico di Friedrichstraße.
Curiosità:
- Tra i giochi da lui praticati si ricordano quello dei bussolotti e l'illusione della propria fucilazione, dove, ponendosi innanzi al plotone di esecuzione dava l'ordine di far fuoco, emergendo successivamente vivo e vegeto da una nuvola di fumo con ai suoi piedi le pallottole sparate.
- Nella città di Dresda è presente il circolo dei prestigiatori, a lui intitolato.